LA STRADA MAESTRA di Luigi Boccanfuso
Alcuni giorni fa Renzi è intervenuto di nuovo sulla questione “migranti” ed ha testualmente dichiarato: ” io lo so che ho perso dei voti,ma quando vedo un bambino che rischia di annegare…,la prima cosa è che quel bambino deve essere salvato”.
Renzi con questa dichiarazione ha voluto precisare e ribadire che su alcuni temi non si possono fare calcoli elettorali per il semplice motivo che non si può negare il dirittio alla vita e l’evoluzione della società civile anche attraverso le varie forme di integrazione sociale.
Su alcuni temi non si possono e non si devono fare calcoli elettorali,quindi!
Questo sacrosanto principio a maggior ragione dovrebbe ispirare e caratterizzare l’azione politica degli amministratori locali e soprattutto di quelli che operano in ambiti territoriali ed economici ad esclusiva vocazione turistica con consequenziale tipicità dell’economia.
Di recente sia lo scrivente che l’avv.Vincenzo Acunto hanno denunciato alcuni casi limite che devastano il territorio isolano e che non possono più essere tollerati.
L’appello rivolto alle autorità precostituite è quello di difendere il territorio attraverso il rigore piuttosto che abbandonarsi alla rassegnazione.
Rispetto del codice della strada, repressione delle forme gravi di degrado,rilancio serio del divieto di imbarco, sbarco e circolazione,estetica cittadina,limitazione del traffico pesante su ruota,regolamentazione degli impianti maleodoranti,regolamentazione del deposito di rifiuti inquinanti,tavoli di concertazione tra le Forze Dell’Ordine, sono iniziative assolutamente improcrastinabili.
E allora parafrasando Renzi dico che evidentemente so bene che denunciando certe cose e affrontando certi temi mi creo inimicizie politiche e personali,ma quando vedo il territorio della mia isola ridotto tanto male,la prima cosa che penso è che questa splendida creatura della natura deve essere salvata.
Per quanto mi riguarda, i calcoli elettorali possono andare alla malora e alla malora devono andare anche le logiche di qualche centro di potere la cui organizzazione sta assumendo sempre più le connotazioni di un meccanismo ai limiti della legalità attraverso logiche aberranti, caratterizzate da varie forme di baratto professionale e di prestazioni con procedure semplificate irrituali, che saranno anche legittime da un punto di vista civilistico ma non certamente sotto il profilo penale e che si basano su principi di omertà,connivenza,mistificazione dei ruoli,sfruttamento dei deboli e circonvenzione di incapaci.
È questo un fenomeno e un tema che deve essere assolutamente approfondito nell’interesse di tutto il tessuto sociale perché ISCHIA NON PUÒ TORNARE AL MEDIO EVO.
