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mercoledì, Maggio 1, 2024

Inizia la caccia ai piromani

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Paolo Mosè | Troppe sono le coincidenze che fanno sospettare che vi sia la mano dell’uomo ad appiccare il fuoco. In zone impervie e non facilmente accessibili dai mezzi di soccorso. E’ una tecnica collaudata e che guarda caso si ripete puntualmente nei giorni più caldi dell’estate. Le colline che sovrastano Fiaiano e vanno via via a congiungersi con le altre che nel promontorio opposto guardano verso Ischia sono state attaccate da sciacalli senza scrupoli.

In tre giorni, guarda un po’, si sono all’improvviso alzate delle fiamme nelle parti più alte, fino a raggiungere le cime delle colline. E per puro miracolo non è stata distrutta la immagine della Madonna che si trova proprio sulla collina che guarda i due comuni (Barano e Ischia). La siccità, la mancanza di pioggia negli ultimi mesi ha reso tutto più facile, il fuoco ha veramente corso prima diffondendosi nella parte che affaccia verso Fiaiano e Piedimonte, per poi girarsi andando a colpire il lato opposto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e coloro che hanno a cuore la vegetazione, che è vita indispensabile per l’uomo. Tutto è stato spento in diverse ore di vera e propria battaglia.

E guarda caso il giorno dopo, ossia giovedì, verso le 10.30, è esploso un ennesimo incendio, toccando la medesima collina. E’ andata in fumo quella vegetazione che era stata salvata dai soccorritori. Grossi sforzi per combattere fiamme alte senza avere la possibilità dell’intervento di un elicottero o delle potenti bocche d’acqua delle autobotti dei Vigili del Fuoco. Zone irraggiungibili. E la settimana prima si è colpito con altrettanta ferocia la collina che si affaccia sullo Schiappone, sempre a Barano. Ed il fuoco ha preso a divampare nella parte estrema della collina. Raggiungibile dai soccorritori solo a piedi o grazie ai mezzi aerei. Fino a scendere in prossimità delle abitazioni. Guarda caso, sono sempre le solite zone attaccate ogni anno.

E’ veramente troppo, ci sono troppi sospetti, troppe coincidenze che non tornano. I carabinieri hanno deciso di vederci chiaro, di cercare di trovare il responsabile o i suoi possibili complici. Avendo già nel passato individuato dei soggetti potenzialmente piromani con tanto di brevetto. Malati del fuoco, di veder bruciare dinanzi ai propri occhi alberi, vegetazione, quel verde che è sempre stato il simbolo dell’isola. Incapaci di capire che queste azioni criminali non fanno altro che rendere l’ecosistema più fragile e che dinanzi a copiose piogge possono provocare delle cadute di massa consistente di terreno misto ad acqua. I carabinieri al comando del capitano Andrea Centrella stanno eseguendo delle verifiche per inchiodarli alle proprie responsabilità. E’ una caccia ai piromani con l’ausilio della Forestale, Corpo che oggi è stato assorbito dalla Benemerita. Questi ultimi sono gli esperti della difesa del territorio e conoscono a menadito tutti i sentieri e come è possibile per questi criminali giungere in determinati luoghi per compiere un vero e proprio assassinio della natura. Si è andati alla ricerca delle “micce” che vengono preparate per dare forza e consistenza all’evolversi del fuoco. Tutto agevolato anche per l’incuria in cui sono caduti questi luoghi che dovrebbero essere preservati con ogni mezzo. Per molti cittadini che hanno assistito alla distruzione c’è stata tanta rabbia ed impotenza. Ma almeno si spera che uno di questi responsabili finisca davanti ad un giudice per essere giudicato e possibilmente condannato. Perché non sono azioni casuali, dettate dalla superficialità, ma programmati attentati alla natura.

2 COMMENTS

  1. Come mai nessuno si sta ponendo il problema che ad ischia manchi un vero corpo forestale efficiente e funzionale per la salvaguardia del territorio onore ai rappresentanti forestali dell isola d ischia che fanno il possibile quando si costrui la caserma forestale a casamicciola tutti a protestare col senno di poi adesso avevamo una caserma efficiente che poteva tutelare meglio il territorio grazie per l attenzione

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