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giovedì, Maggio 2, 2024

IL SULTANO. Tutti nell’harem di Francesco. E’ guerra per la successione da Franco Regine a Nicola Monti presidente del porto, da Mario a Michele tra cortigiani infedeli e amanti egoisti…

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Gaetano Di Meglio | Questo secondo mandato di Francesco Del Deo è iniziato azzoppato. E non per le vicende legate ai numeri delle urne, bensì dalla classe dirigente che rappresenta.
Un secondo mandato, quello di Francesco il “vecchio” che si avvicina al giro di boa. Una boa molto grande che, se non presa bene, rischia di farlo finire con le pacchetelle nell’acqua.Il torpore politico foriano, dovuto anche ai molteplici impegni in quel di Lacco Ameno del sindaco Del Deo e suo vice Mario Savio (ormai ha fatto assumere il figlio e tutto il resto può essere buttato nella spazzatura), è solo finta. Una grossa finta che serve a mascherare i movimenti sotterranei.E così, mentre Stani Verde si affaccia dal suo “Sunset” e si gode lo spettacolo (sapendo bene quale sia il suo ruolo e a quale gioco deve prenere parte), in maggioranza si lotta per la sopravvivenza e, soprattutto, per la successione.

Alla corte del Papa, oltre agli attuali personaggi eletti dai foriani, ci sono anche vecchi e nuovi protagonisti.Francesco che dovrà cedere il passo al prossimo turno sembra stia perdendo di vista la direzione nella quale dirigere Forio. Il rischio “scoglio” è sempre più vicino anche se va detto, l’economia Forio gode di quell’abbrivio ricevuto negli scorsi che la pone come prima sull’isola.Per onestà va detto che Forio ha la “macchina amministrativa” più affidabile, una rappresentanza migliore e una spinta diversa che pone il Comune in testa alla classifica ischitana.

In 3 anni Del Deo è riuscito a scippare la leadership “ischitana” a Enzo Ferrandino in scioltezza. Quote EVI, capofilato Ambito e una presenza maggiore su alcune decisioni sono gli elementi positivi di questo sindacato. Certo, Forio ha ancora i suoi problemi e le sue zavorre (Cava dell’Isola, Sorgeto, rifiuti a Zaro, Via degli Agrumi, Colombaia solo per citarne alcuni) da affrontare ma il punto che vogliamo toccare è quello politico.
Mentre la crisi da covid e le conseguenze economiche e sociali della pandemia sembrano non interessare al sindaco che si limita al minimo indispensabile, quando non deve scarrozzare Pascale qua e la, le manovre di Francesco sono destinate a sminare il terreno di casa che gli è sempre più pericoloso.
Francesco sa benissimo che per guardare al futuro non può fare affidamento sugli uomini che tiene.

Michele Regine e Mario Savio non possono essere i successori per gli ovvi limiti che tutti sappiamo così come Gianni Matarese (che è sceso dal carro di Francesco da tempo) e l’altro Gianni, Mattera, sono potenziali leader ma che non darebbero ascolto al vecchio democristiano e così, sperando di poter creare un nuovo fronte, Francesco ha arruolato due player abilissimi.
Il primo è Franco Regine, il secondo, invece, Nicola Monti.
Franco Regine, che manda avanti Michele Calise e Salvatore Serpico, ha iniziato il suo giro insieme a Mario Russo e ad altri vecchi pescecani. Una sorta di riunione di zombie che, però, ha ancora il suo fascino.
Roba del tipo “sto con questo e sto con quell’altro” quando, invece, il vero accordo è quello stretto con Francesco Del Deo.
Un sostituto che deve restare/sembrare nemico. Ma lo sappiamo tutti, Francesco Del Deo prova un po’ di goduria solo quando il gioco si fa complicato. Le cose semplici non sono mai piaciute al sindaco che era stato annunciato al Vescovo come “amante di 10 donne” da “loro stesse medesime”.

E così, per rendere tutto più gustoso, il nostro Mr Grey, volendolo pensare in una sorta di “cinquanta sfumature di verde” (per restare in tema) sta escogitando un altro rientro in grande stile. Direttamente da Panza, immerso in un mood più gomorriano (Ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost”) riecco Nicola Monti.
Per lui, l’uomo di Panza, Francesco Del Deo aveva pensato ad un ritorno sulla scena con una grande palcoscenico: il porto di Forio. Per Nicola è già pronta la poltrona di presidente della Marina del Reggio Verde. Una nomina che serviva a dare forza anche all’area di Franco Regine che, così, avrebbe avuto un po’ di tempo e di agibilità per tornare in moto.
Un duetto, che già in passato aveva avuto successo, tipo Albano e Romina Power, che può essere considerato un evergreen.
Ma il gioco si è interrotto o, almeno, stoppato.
Da 15 giorni, infatti, il verbale del CdA di Maria del Raggio Verde è stato bloccato dal sindaco. La valutazione di riabilitare, Nicola, già da ora, è troppo osè anche per Francesco Del Deo.

Francesco sa bene che Nicola non è Mario o Michele e, quindi, deve stare attento che poi non venga avvolto nella rete della volpe e del Porto non trova neanche più l’ingresso.
Però, mentre per il porto di Forio (come per gli altri) il futuro è legato alle decisioni che assumerà il governo in merito alla concessioni demaniali e, di conseguenza, al famosi 45bis che poi, nei fatti, autorizza la gestione, cosa diversa è per l’altro aspetto demaniale.
Forio, infatti, è l’unico comune ischitano che non ha ancora sciolto la sua riserva nel merito delle autorizzazioni balneari per le spiagge.
Tutti sappiamo che queste ultime sono state prorogate e confermate fino al 2033, ma a Forio, nulla è ancora chiaro.

Tutto questo, ovviamente, non può essere slegato dal ruolo di Gianni Mattera.
Tutto fermo per Francesco. Il ruolo di Gianni Mattera, infatti, deve essere valutato con molta attenzione. Francesco sa bene che Gianni è abile tessitore di strategia, ha feeling in maggioranza, è ben visto in paese ed è un ottimo alleato e un potenziale nemico da cui prendere bene le distanze. Francesco fa il tira e il molla e resta guardingo. Silenzioso, per ora, ma con la visione fissa sui tubi (in gran parte abusivi) di Franco Castagliuolo è Antonio Trofa. L’agitatore per eccellenza, mente fina e mai domo, ha già pronta la doppia partita da giocare. Eggià, Antonio non resta mai fermo.
Mai troppo distante e lontano da quelli che sono i giochi. Anche la rottura con Davide Castagliuolo che, in fondo in fondo, sogna sempre la fascia, sembra sia solo di facciata. Vedremo Francesco quanto resterà lontano. Ci crediamo poco.
Anche perché, voci di palazzo, raccontano che sia pronto (e non si capisce come, ndr) anche il pagamento dei famosi tubi della pluviale. I circa 400mila euro di tubi non conformi che hanno, per molto tempo, agitato le notti di Romis. I cattivi, ma solo loro, raccontano di una possibile pace fatta in nome dei tubi (pagati, questa volta).
Regista?
Francesco Del Deo.
Perché?
Perché Francesco non ha ancora chiaro chi dovrà essere il suo sostituto. Chi dovrà continuare la gestione del comune turrito. E, nel dubbio, da sultano quale gli piace fingersi (ha sempre avuto queste manie di grandezze) invece di un vero harem con tanto di principesse, se ne permette uno di politici.

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