A casa nostra abbiamo sempre prestato molta attenzione al consumo di energia elettrica, organizzando l’attivazione di molte funzioni domestiche nei momenti della giornata in cui la tariffa bi-oraria ottenuta da Enel ci assicura di spendere meno.
Dopo aver ricevuto la prima bolletta del metano con un rincaro pari a circa il 55%, siamo in trepidante attesa per quella elettrica, che dovrebbe rappresentare l’ulteriore, considerevole mazzata al nostro bilancio familiare, in linea con quanto preannunciato dal governo Draghi a seguito dei recenti aumenti dei costi dell’energia. E non parliamo del carburante, che sta raggiungendo i massimi storici sulla nostra isola ma, devo dire, anche in terraferma, essendo visibilmente venuto meno il forte divario che c’era fino a qualche mese fa pur non impedendoci, in alcuni casi, di superare i due euro al litro per la benzina verde.Poiché il “sinistro” commissario europeo Gentiloni ha preannunciato che avremo bollette care ancora molto a lungo, mentre pare che al governo centrale manchi ancora qualche miliardo da aggiungere a quelli che saranno sottratti ai fondi sviluppo del PNRR per elargire i promessi aiuti a imprese e famiglie che col caro energia rischiano veramente grosso (il pieno per un tir pare sia passato da poco oltre i 300 euro a circa 1000), almeno i più intraprendenti potrebbero tentare di correre ai ripari provando ad installare un impianto fotovoltaico. Io, come tanti, purtroppo non posso farlo neppure col recente bonus energia, perché la vincolistica locale mi consente di installarlo esclusivamente su una tettoia o su un lastrico solare (che purtroppo non ho) e non su parte dei 3.300 mq di terreno di cui dispongo. Peccato che, percorrendo l’Autostrada del Sole, se ne vedono distese immense su terreni agricoli e che poi, in alta montagna, si autorizzino mastodontiche pale eoliche tra valli e boschi che definire antiestetiche è un complimento.
Torniamo alla morale del #4wd di ieri: maledetti vincoli!