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mercoledì, Maggio 1, 2024

“Forio, mai più dolore”. Serve tanta umiltà e grande forza di volontà

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Trasferta complicata sulla carta contro una compagine reduce da una pesante sconfitta, ma in un momento di forma importante. Il Real Forio, ottenuto un prezioso successo nell’ultima disputata allo Stadio Calise, affronta il Sant’Antonio Abate di Mario Di Nola al Vigilante Varone. Angelo Iervolino, allenatore biancoverde, ha così presentato la sfida: “Le vittorie danno quella spinta per allenarti in una certa maniera.
Ci siamo allenati bene in questa settimana, abbiamo ancora qualche problema sul piano degli infortunati e come numeri siamo ridotti all’osso. C’è una partita importante e in cui credere fortemente per poter portare altro fieno in cascina per il nostro obiettivo. Sarà un’altra partita difficile, un po’ come tutte le altre in questo girone d’andata.

Il Sant’Antonio Abate ha 35 punti, probabilmente ha già raggiunto il traguardo stagionale ed è una squadra protagonista di cinque vittorie in sei gare. Dobbiamo andare lì con grande umiltà e con la forza di tenerla viva e farlo insieme, un po’ come accaduto con la Maddalonese dove c’è stata una prestazione importante del gruppo, a prescindere dalle questioni tecnico-tattiche, in trasferta dobbiamo farlo ancora di più.
Nello spogliatoio c’è il ricordo di quell’annata, quella scorsa, che non è andata a buon fine per i colori biancoverdi. Dev’essere una grossa motivazione come stagione, domenica ad alcuni potranno passargli davanti i fantasmi dello scorso anno e di quella partita del playout.
Ma non dev’esserci voglia di rivalsa, ma voler rifiutare quel dolore e ne parlo spesso con i ragazzi.

Qualsiasi dolore subito, dev’essere d’insegnamento per non averlo più: è questa la motivazione più grande”.Sulla presenza del grande ex, Sorriso, Iervolino glissa e attende la rifinitura: “Vediamo se ci sarà, in settimana ha fatto gli accertamenti del caso e hanno dato esito positivo. Valutiamo in rifinitura come si sente, ma è un giocatore importante e il suo ritorno ci può dare una mano nel corso delle partite che restano.
Poi aspettiamo tutti quelli che sono fuori, si è aggiunto Castaldi come detto la scorsa settimana, Di Micco, Accurso, Rubino e senza dimenticare qualcuno perché sono tanti.

I loro ritorni rappresenterebbero acquisti come se ci fosse un calciomercato di febbraio o di marzo”. Sui calciatori convocati dalle Rappresentative: “Questo piccolo traguardo per loro dev’essere una motivazione in più, va a dare merito al lavoro, partendo dalla società. I ragazzi sono aggregati in prima squadra, si allenano in un certo modo e in maniera più competitiva rispetto al settore giovanile. Vengo da quel mondo e non bisogna dimenticare tutto il percorso di formazione, con la società e gli allenatori. Mister Billone li ha avuti in rosa dall’inizio, l’anno scorso qualcuno era con mister Flavio.
Il percorso parte dai piccoli. Oscar Cano, un allenatore spagnolo, dice: “Gli allenatori non devono creare il talento, ma non sprecarlo”. Per questi ragazzi è un piccolo traguardo, c’è tanta strada da fare ancora, dato e creato da tutti. Un esempio è Aiello che ha preso dimestichezza ed esperienza, come Peluso che domenica poteva anche far gol. Oppure Castagna che gira nell’orbita nostra, Di Meglio, Seprano: ci sono tanti giovani bravi che devono avere la pazienza di aspettare il proprio turno per fare bene. È importante che i giovani guardino il contenuto della scatola, non solo l’esterno”.

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