Giovanni Sorrentino non è l’unico, ha buona compagnia. Ci sono degli atteggiamenti e degli esempi che danno fastidio. Delle usanze che non sono si possono tollerare e che, diciamocelo, andrebbero via con poco. Pochissimo.
Negli anni ci siamo presi la briga di metterlo in evidenza e, per tutta risposta (anche quando era il palazzo ad amare gli spara merda sui social) non abbiamo ricevuto nessun segno. In queste ore, tuttavia, ci sono almeno due post social che hanno attirato la nostra attenzione.
Ecco il primo: “Ieri sera, 19 settembre 2024, in Via Alfredo de Luca, si è verificato un episodio davvero increscioso. L’ausiliare del traffico V.B., intorno alle ore 20.30, ha multato una macchina per ticket scaduto. Dietro la macchina appena multata, c’era parcheggiata la macchina grigia di un noto consigliere comunale, G.S., che è solito parcheggiare lungo la suddetta via, tutte le sere senza mai pagare il posteggio e il più delle volte in malo modo sulla fermata del bus per recarsi in tabaccheria e trascorrere lì un bel po’ di tempo. Spesso i vigili si recano addirittura in tabaccheria per sollecitarlo a spostare la macchina pur di non multarlo. Comunque, l’ausiliare del traffico V.B., dopo aver multato la macchina di cui ho scritto prima, ha letteralmente corso dinanzi la macchina del consigliere comunale per non multarla. A quel punto gli ho chiesto perché avesse multato una macchina con ticket scaduto e non una del tutto sprovvista di ticket e lui mi ha risposto che in precedenza aveva multato la macchina del consigliere comunale in Via dello Stadio e quest’ultimo, resosi conto della multa, aveva reagito in malo modo arrabbiandosi tantissimo. Come si chiamava questo? Abuso di potere da parte del Consigliere comunale ex sindaco o favoritismo da parte del codardo ausiliare del traffico? VERGOGNATEVI ENTRAMBI”
Il secondo, invece, è questo: “Il consigliere comunale si parcheggia sulle fermate dell’autobus (e non solo) tutte le sere e i vigili casomai lo vanno a chiamare mentre ai “Pinko Pallino”, allo stesso momento, li multano. Pubblico targa e tutto anche se la legge dice che non si può perché certe “leggi” non deve cambiarle da solo il Padreterno ma siamo noi che lo dobbiamo aiutare… altrimenti siamo complici dello schifo di questa vita…!”.
Due lampanti esempi, con tanto di foto, che dovrebbero spingere il sindaco di Ischia a richiamare il proprio consigliere e fargli capire che non è più tempo di fare certe cose. Perché, queste cosa, si chiamano “figure di merda”.