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lunedì, Maggio 6, 2024

Enzo Ferrandino: “De Siano come Attila: a Ischia per imporre il metodo Lacco”

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Gaetano Di Meglio| Non voglio aggiungere nulla a quello che hanno detto, ma credo che l’introduzione di un arzillo Lello Pilato dedicata alla critica degli altri, all’attacco di De Siano sia stata la giusta congiunzione tra le campagne elettorali: quella social (col fango) e quella reale. Ma il vero dato che emerge è che dal palco del Continental, Enzo Ferrandino lancia la sua sfida agli avversari in maniera diretta: senza mezzi termini e infiamma la sala gremita dove il “tavolo” omaggia prima Giosi Gaudioso, poi Carmine Barile (padre politico di questa coalizione, dirà l’arzillo showman) e poi, in ultimo, Giosi Ferrandino che, bloccato da una tracheite (versione ufficiale) incassa solo un applauso, lasciando la scena ufficiale insalutato ospite.
Riporto solo l’intervento di Enzo Ferrandino perché, ascoltando dagli altri interventi non è mai emerso che si era alla serata dell’amministrazione uscente. Qualcuno ha ricordato, addirittura, aiuole sporche e angoli del paese non curati. Ci sarebbe da polemizzare, ma sentire che la lista “Il Girasole” non viene presentata perché non c’è nessun rappresentante del sodalizio, è un dato che analizzeremo giovedì prossimo. Per ora parlano loro.

«Sono orgoglioso di essere il candidato sindaco di ognuno di voi» inizia così Enzo Ferrandino e subito continua con «che conosco tutti. Voglio fare un saluto al prof. Gaudioso, al dott. Franchino Zabatta, Mimmo Di Vaia, Carmine Barile e un doveroso saluto e ringraziamento a Giosi Ferrandino. Questa che sta iniziando e che si sta avviando, perchè ora sta iniziando davvero la campagna elettorale, è una campagna elettorale aspra e dura.
E’ iniziata in questo modo. E rispetto a questa modalità di avvio io voglio chiedere a tutti voi e agli amici candidati che mi stanno sostenendo in questa bella avventura di focalizzare la loro attenzione e le loro azioni di propaganda nelle case delle persone sul nostro programma, il nostro progetto politico “la bella Ischia”. Non a caso abbiamo iniziato già da adesso la distribuzione capillare in tutte le case, perchè vogliamo mettere in condizione gli ischitani di scegliere la futura amministrazione in relazione ad un libero convincimento da maturare leggendo le nostre idee, intuizioni e sogni. E poi valutare sulle gambe di chi farle camminare. Donne e uomini che si sono contraddistinti sempre nella loro storia per pulizia d’animo, per coerenza, costruttività, fattività e amore disinteressato della propria terra.
Non potevamo imbroccare uno slogan più bello de “La Bella Ischia”, e ringrazio chi lo ha ideato, per prospettare al nostra idea ai nostri concittadini, partendo dallo status quo e cercando di disegnare delle direttrici per un futuro rilancio.
Dobbiamo – continua – essere onesti nel riconoscere che la nostra comunità sta vivendo un momento di declino economico, dobbiamo scegliere però di intraprendere la strada del rilancio, facendo leva sugli elementi positivi della nostra realtà, come il termalismo, le bellezze naturalistiche, la nostra storia, cultura e enogastronomia. Devono essere punti di rilancio della nostra economia per far tornare Ischia terra di opportunità per i suoi concittadini e per le giovani generazioni. Sono stufo di assistere inerme ala fuga di cervelli che si verifica anno dopo anno. Ischia deve essere per le nuove generazioni terra di opportunità come lo è stata per le passate generazioni. Per fare questo dobbiamo attivare nuove politiche in cui il comune deve intervenire nei processi economici. Non deve più succedere che Ischia venga promozionata come l’isola dei 199 euro a settimana, ma promozionata per il giusto valore che ha, per la sua storia, cultura e tradizioni, per l’orgoglio di noi isolani con la nostra tradizionale cultura dell’ospitalità.
All’interno del programma, per rendere il nostro comune più bello abbiamo previsto dei capitoli appositi per la mobilità e viabilità che sono elementi che oggettivamente hanno dimostrato delle problematicità nel corso degli ultimi anni e rispetto i quali dovremo implementare una politica di mobilità alternativa che vede coinvolta l’EAV presente sul territorio e i nostri parcheggi periferici, collegabili con un servizio di navettaggio con il centro, misura che può far diminuire la congestione delle nostre strade. In questi interventi bisognerà coinvolgere i taxi che devono diventare una risorsa per la nostra terra e non una categoria da osteggiare, riuscendo, con i taxi collettivi a implementare il servizio di navettaggio di cui parlavamo.
Nel programma sono previsti interventi strutturali per riuscire a rendere il traffico più fluido. Ad esempio è prevista la realizzazione di una rotatoria presso l’incrocio dei semafori, progetto che attende solo di essere messo a gara. Sempre per la mobilità innovativa è prevista la realizzazione del “parcheggio jolly” a due piani che deflazionerà dalle auto in sosta le zone centrali del nostro comune.
Sempre nell’ottica della mobilità nell’area portuale abbiamo previsto la delocalizzazione della cittadella dell’accoglienza oggi ai piedi della statua del redentore, sarà riposizionata sul secondo pontile con strutture mobili, invece del progetto della Regione che prevedeva una struttura in cemento armato. Con i fondi risparmiati si farà un intervento di recupero sia del Tondo di Marco Aurelio, elemento storico presente nel nostro porto, e si intraprenderanno, poi, interventi per combattere il fenomeno dell’acqua alta.»
Discorso fino a questo momento pacato, anche un po’ emozionato
«La Bella Ischia continua anche con l’ambiente e l’ecologia – è ancora Enzo Ferrandino a parlare -, due aspetti fondamentali del nostro programma. Quando ci insediammo 10 anni fa trovammo un paese invaso da cassonetti spesso ricolmi di immondizia non si riusciva a svuotarli che erano già pieni di nuovo. Con grande sforzo partimmo con la raccolta differenziata, che fu inaugurata in quella sede e che ci ha portato a risultati di non poco conto, oggi parliamo di una percentuale pari al 50%, con una raccolta oraria nelle zone centrali e porta a porta nelle aree periferiche. Con la Bella Ischia applicheremo nuove procedure di promozione della raccolta differenziata per aumentare questa percentuale e creare delle economie di spesa che potranno essere ribaltate nella tassazione a carico delle attività produttive e civili abitazioni.
La Bella Ischia prevede il completamento del sito di depurazione delle acque posizionato su San Pietro. Questa non è una competenza diretta del comune, ma della Regione. Noi dovremo avere la capacità di implementare azioni forti politiche finalizzate ad avviare a soluzione e completamento l’importantissimo sito che per noi rappresenta il futuro. Nel contempo dovremo essere bravi, come abbiamo fatto, a terminare la rete fognaria. Grazie all’amministrazione uscente abbiamo completato il 50% della rete che riguarda le fogne ed erano opere attese da più di un trentennio, opere fondamentali. Nel progetto de La Bella Ischia continueremo a lavorare in questa direzione.
Inoltre, per quanto riguarda sempre il discorso dell’ambiente, dovremo attuare un piano finalizzato alla riduzione degli sprechi delle energie sia per gli edifici pubblici che privati.
Un altro capitolo importante è quello sulla sanità, anche questo un settore in cui non abbiamo una competenza diretta. Ma anche qui dovremo essere bravi a potenziare i rapporti con la Regione Campania realizzando tavoli di concertazione che vedano partecipi simultaneamente operatori del mondo della sanità, amministratori locali e rappresentanti regionali, così da incidere direttamente sulle problematiche che attanagliano la sanità isolana. Dovremo far riconoscere Ischia come zona disagiata cosa che ci consentirà per potenziare e migliorare il numero e la qualità degli operatori presenti sulla nostra isola che sono costretti a compiere turni massacranti a causa della distanza dalla loro città di provenienza. Dovremo essere capaci di aumentare il numero dei posti letto nel nostro ospedale, coinvolgendo il più possibile professionisti del mondo della sanità, come abbiamo fatto nel momento in cui abbiamo realizzato le liste a sostegno della nostra coalizione. C’è una rappresentanza qualificata che creerà quella stretta sinergia e collegamento tra chi è l’utente finale e chi è chiamato quotidianamente a dare le direttrici per risolvere i problemi.
Non dobbiamo solo pensare al mondo dell’economia e del turismo, ma avere la capacità di identificarci negli ultimi. Noi continueremo con forza a lavorare verso ciò, adotteremo il PEBA, piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, e già lo stiamo facendo con il progetto che porterà alla realizzazione di un ascensore nella casa comunale e del superamento delle barriere architettoniche presenti presso il comando vigili.
Nell’ambito di quelle che sono le politiche sociali e sport andremo a realizzare dei campetti playground per mettere in condizione i nostri figli, come abbiamo fatto noi, di poter fare sport liberamente lungo le strade del nostro paese e socializzare, senza essere costretti a fare sport iscrivendosi alle associazioni.
Con La Bella Ischia saremo vicini alle problematiche del randagismo, saranno programmate campagne per al sterilizzazione dei gatti.
Tenderemo a creare dei regolamenti per ridurre e prevenire al diffusione delle postazioni di gioco, contro la ludopatia. Saremo attenti e sensibili verso questa problematica molto sentita e che sta impoverendo molte famiglie ischitane.
Nel contempo dovremo strizzare l’occhio alle persone anziane crare ulteriori centri di aggregazione oltre quello a Campagnano e quello sulla salita di San Pietro.
Questo programma prevede anche, perchè è giusto che vi sia, un capitolo sul mondo fiscale comunale. Noi in 10 anni non abbiamo aumentato di un euro la pressione fiscale e continueremo sulla stessa strada, cercando di ridurre il costo della gestione della nettezza urbana eliminando gli sprechi e girare questo miglioramento sulla fascia delle attività produttive che stanno vivendo un periodo difficile.
Con la cognizione che, per esempio, le civili abitazioni pagano al mq una delle tariffe più basse d’Italia, noi tenderemo a ridurre la pressione anche lì.
Il comune ha bisogno della risorsa umana per essere amministrato. Implementeremo la stagione dei concorsi, come abbiamo fatto con quello dell’assunzione dei vigili a tempo indeterminato. Questo è un primo passo, anche perchè, per dare una risposta ai nostri concittadini, abbiamo bisogno di donne e di uomini che traducano in atti amministrativi gli indirizzi politici posti in essere da chi è chiamato ad amministrare.
Questa per linea di massima è la proposta politica prospettata. Su questa proposta noi chiederemo, e voi singolarmente dovrete entrare nella casa delle persone, non tanto contando sul rapporto di amicizia o di parentela, ma dovremo avere la serietà se vogliamo rendere un servizio alla collettività, di entrare nelle case e prospettargli le nostre idee e con la serietà che rappresentiamo conseguire la fiducia dei nostri elettori. Adesso, però, un confronto del nostro modo di approcciare la politica rispetto a chi si contrappone a noi lo voglio fare anche per segnare la cifra di differenza».

Il discorso finisce con la parte programmatica e si inizia con la polemica e gli attacchi (finalmente fronali)
«Chi si contrappone a noi – inizia ad alzare i toni Ferrandino -, invece di sottolineare gli aspetti programmatici, gli aspetti su cui fondare la futura azione di governo si sta limitando anche in maniera furbetta slogan che sono privi di fondamento. Qui si parla di cambiare Ischia, ma voi pensate veramente che Ischia possa essere cambiata da persone come Carmine Bernardo, Luigi Boccanfuso, Luigi Telese, Salvatore Mazzella alias Bambiniello, Domenico De Siano. Ve li immaginate tutti loro insieme, che hanno iniziato a fare politica nel 1980…
Domandate a Carmine Bernardo quanti metri lineari di fogna ha mai steso nel paese che oggi lui si batte di rinnovare. Se aspettavamo a Bernardo avevamo ancora il sogno di avere le fogne.
Fate la stessa domanda a Luigi Boccanfuso. Queste sono le domande a chi ha messo un paravento davanti nemmeno tanto originale e oggi vorrebbe interpretare questa campagna elettorale dicendo che loro rappresentano il rinnovamento.
Parliamo di Domenico De Siano che ha collezionato tutte le cariche pubbliche che l’apparato istituzionale italiano prevede, dal consigliere comunale al Senato della Repubblica. Ebbene, quale è stato il ritorno in termini di problemi risolti sul nostre territorio? Nessuno. E oggi come premio si candida a consigliere comunale di Ischia e si è accorto che c’è traffico, che eventualmente il cimitero non funziona come lui auspica o il paese non è curato come lui vorrebbe che sia. E si dimentica che egli è stato amministratore ed è il burattinaio della politica di Lacco Ameno e dove è passato lui, a mo’ di Attila, neanche più l’erbetta sta crescendo. E vorrebbe fare la stessa cosa a Ischia. Vorrebbe venire a Ischia e privatizzare il porto come ha fatto a Lacco Ameno; vorrebbe venire a Ischia e privatizzare la NU come ha fatto a Lacco Ameno con gli stessi risultati e gli stessi meccanismi. E noi faremo barriera. Questo non accadrà mai! Poi abbiamo Maria Grazia di Scala la quale non molto tempo fa si è candidata al consiglio regionale riscuotendo un discreto successo elettorale. Poco dopo la sua elezione sostenne che non aveva tempo da dedicare a svolgere il ruolo di consigliere comunale a Barano. Ebbene, oggi l’hanno presa per le orecchie e l’hanno fatta candidare sia a Barano che a Ischia. A Barano utilizza lo slogan che lei non si dimentica Barano, e a Ischia, se ne dimenticherà o meno? Sapendo e avendo la consapevolezza che non potrà fare il consigliere comunale né a Ischia e né a Barano. Ditemi voi se questa è coerenza. Spiegatemi voi che cosa è. Da quel lato mi sembra il festival dell’incongruenza. C’è il candidato sindaco che dopo aver svolto il ruolo di presidente del consiglio comunale per 5 anni oggi si ritrova quasi ad essere un grillino. Si comporta come un marziano e dopo aver dimostrato tutte le sue capacità sul pianeta Marte vuole venire a risolvere le nostre problematiche che, evidentemente, non sono state risolte da chi ha amministrato in questi anni con tanta fatica e tanta abnegazione. E nel contempo, qualche mese fa si divertiva a farsi fotografare con Vincenzo De Luca, e ieri lo abbiamo trovato dietro al pulpito con il simbolo di Forza Italia in qualità di candidato sindaco di quel partito. Questo come si chiama, cambiamento? Questa è incoerenza allo stato brado e noi questi aspetti li sottolineiamo e li sottolineeremo.»
Giusto per chiarire: Enzo ha perfettamente indicato quanto pubblicato dal sito anonimo incammino.
«Il paese – continua il candidato sindaco – non deve scegliere seguendo slogan posticci. Il Paese non deve scegliere seguendo suggestioni prive di fondamento e veridicità. Il Paese deve fare una scelta oculata, tendendo a premiare la coerenza, la concretezza e la fatica di chi, quotidianamente, mettendo da parte gli affetti familiari, ha cercato di profondere il più grande sforzo possibile a vantaggio della collettività. Ischia non può e non deve scegliere i furbetti del quartierino, coloro che eventualmente si nascondo dietro a slogan vuoti. Ischia deve scegliere stringendo le mani e guardando negli occhi i candidati che si sostengono perchè solo così l’11 giugno faremo una scelta vera per il cambiamento e per il rilancio della nostra isola. Io un ringraziamento particolare lo voglio fare a Giosi Ferrandino, il nostro sindaco da 10 anni- In questi anni sono stati profusi tanti sforzi e sono state realizzate tante cose. Oggi a casa mi divertivo a riportare su un foglio alcune attività svolte: oggi se il Liceo ha una sede lo deve ad una attività politica della nostra amministrazione; se esiste il parcheggio di via Baldassarre Cossa è perchè ci abbiamo lavorato noi; se c’è la bretella di via Nuova dei Conti è perchè ci abbiamo lavorato noi; se c’è l’allargamento di via Nuova dei Conti è perchè ci abbiamo lavorato noi; se c’è un Natale, c’è perchè ci abbiamo lavorato noi; se c’è una Festa del Porto, c’è perchè ci abbiamo lavorato noi; se c’è l’ingresso di via delle Terme, c’è perchè ci abbiamo lavorato noi; se c’è via De Rivaz, ci abbiamo lavorato noi; se tutte le scuole sono stata ammodernate, è perchè ci siamo stati noi; se è stata cambiata la pubblica illuminazione per le strade, ci abbiamo lavorato noi; se c’è un verde pubblico per le strade ci abbiamo lavorato noi. Tutte queste persone che oggi vorrebbero rappresentare il cambiamento, 10 anni fa quando ci hanno lasciato il Paese perchè governavano loro, come ce lo hanno lasciato il Paese se abbiamo dovuto fare tutte queste cose?!? E oggi con un semplice battito di ali si vorrebbero rifare una verginità, ma gli ischitani sanno scegliere e hanno sempre dimostrato, nei momenti topici di essere orgogliosi e intelligenti. E l’11 giugno sono sicuro che la scelta sarà su questo solco. Forza Ischia! Viva Ischia!»

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5 COMMENTS

  1. Sarebbe sufficiente ricordare l’anno in cui il candidato sindaco giosiano ha iniziato la sua attività politica: 1994. Poi dovremmo ricordare quello di Paolo Ferrandino 1975, di Giovanni Sorrentino forse anni 60 e dei “padri nobili “da lui citati con gli ovvi e brillantissimi risultati conseguiti . Quindi prima di parlare degli altri ( come sarebbe anche giusto ) guardasse in casa sua

  2. Non c’è nulla da contraddire. . Tutto esatto! Di giovane nell’altro schieramento c’è solo il candidato sindaco.. il resto è tutta minestra riscaldata. .

  3. Nella coalizione giosiana nemmeno il candidato sindaco, ex vicesindaco e consigliere comunale dall’anno del Signore 1994.

  4. Ma voi credete veramente che in caso di vincita di Gianluca sarà lui a decidere… Il vero a comandare sarà il senatore. . Trani sarà una pedina da manovrare a piacimento. . Con il listone Forza Italia creata a propria immagine e somiglianza avrà potere decisionale su tutto.. le altre liste non valeranno nulla….

  5. Perché voi credete che se vincerà Enzo Ferrandino comanderà lui? O forse non comanderà l’ex sindaco di Casamicciola con la sua cricca?

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