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domenica, Maggio 5, 2024

Eccellenza. Ischia, ora tocca a me. Buonocore non ha dubbi: “la squadra è al completo”

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Gaetano di Meglio | Contro l’Ercolanese mi aspetto una partita difficile perché è come noi. Ha una rosa importante, forse in questo momento un po’ in mancanza nei risultati perché nell’ultimo mese non hanno vinto” Enrico Buonocore apre così la conferenza di presentezione del match in programma domani, alle ore 15,00, in casa dell’Ercolanese al “Caduti di Brema”.
“Però ha fatto un mercato importante e sarà una partita molto difficile. Siamo al completo e sono tutti rientrati tranne Patalano che ha febbre, credo che non sia disponibile.
Non lavoriamo di squadra, loro sono una delle migliori con giocatori importanti. Hanno preso il portiere della Puteolana che ha vinto lo scorso campionato. Fanno molti gol, hanno preso Galesio e si sono rinforzati rispetto alla partita di andata. Ci aspetta una sfida molto difficile, però noi siamo una squadra che in questo momento sta molto bene sia a livello fisico sia a livello mentale. Ha conoscenza di quello che deve fare e conosce bene la squadra che va ad affrontare.

Sarà la solita Ischia delle ultime settimane che aggredirà nella metà campo avversaria oppure cambierà?
Come concetto di squadra siamo quelli che ci avete visto. Si, affrontiamo una squadra forte, però come concetto di squadra non andiamo a speculare. Siamo nati così a livello mentale. Ho sempre detto le stesse cose ai miei giocatori e non posso andare a cambiare solo perché giochiamo con una squadra forte come ce l’abbiamo noi. Sappiamo cosa dobbiamo fare e sappiamo che facciamo di solito e non cambiamo. Si, possiamo sviluppare in maniera diversa il concetto della partita, anche con modulo diverso, ma non il pensiero.

Qual è la lezione che ha imparato in questo giorno di andata? Perché è stato un girone di andata particolare
Abbiamo imparato che, se non stiamo concentrati, perdiamo la partita e non bisogna prenderle. Cioè, possiamo avere dei problemi e li abbiamo avuti con squadre che in questo che in questo momento sono in una classificate deficitaria. Oggi, pelò, la squadra ha capito come deve affrontare ogni partita, perché ogni partita ha la sua insidia e quindi sicuramente, i miei giocatori, l’Ischia sa sicuramente quello che va a fare e come lo va a fare. Poi dopo ci sono gli avversari e se dovessero essere più bravi di noi, dobbiamo alzare una mano. Però il concetto, il pensiero e il modo di andare a giocare, fatto di correre in avanti, essere aggressivi, quello è. E’ il nostro modo di fare da sempre e che ci ha portato ad avere dei buoni risultati.

Mister, il ruolo Brienza. Ormai sono già qualche partita, se sta cominciando un po’ a disegnare è un Ischia Brienzocentrica oppure Brienza è al servizio dell’Ischia?
Si può dire tutte e due le cose, nel senso che Franco è un grande giocatore, ancora adesso ha umiltà e ne ho visti poche di persone così. Si mette al servizio della squadra e poi dopo è normale che di conseguenza mettersi al servizio della squadra viene fuori quello che è l’aspetto suo da calciatore. Ti puoi dare con una giocata, un’invenzione e ti può far vincere la partita. Però, poi, dopo noi non siamo questi come squadra. Per esempio, domenica, ha fatto una partita di grande qualità e di corsa ed è stato centro delle situazioni sia quando si andava a fare la fase d’attacco che quando c’era da fare la fase difensiva. E’ stato molto bravo nei negli 80 minuti che ha giocato.

La società ha completato il mercato con Longo e Pastore, sei soddisfatto?
Si, ora abbiamo organico importante e mi soddisfatta quanto fatto in questi giorni. Sono soddisfatto, ho una squadra completa. 24 giocatori tutti molto bravi e abbiamo fatto una rosa veramente importante. La società ha fatto tutto quello che aveva nelle possibilità di fare e quindi va ringraziata. Io sono veramente soddisfatto e adesso è normale che tocca a me come allenatore, che sono il capo, di continuare a vincere. Insomma, delle partite e della squadra che va a giocare sono io il primo responsabile di tutto quello che si va a fare. La squadra deve essere consapevole di essere una buona squadra, di essere un grande gruppo, perché noi, al di là di tutto, abbiamo dei ragazzi che stanno bene insieme, si trovano bene insieme e questo, per me come allenatore, è un vantaggio”

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