Gaetano di Meglio | Ci sono degli ordini di servizio che meritano di essere incorniciati come perle. Ordini di servizio, a tratti quasi surreali che entrano nel guinness dei primati.

Questo del dottor Vignola, contestato dal sindacato Orsa entra, di merito, nella top ten.

In pratica il direttore dell’EAV, numeri alla mano, invece di trovare un modo diverso e più efficiente per combattere il fenomeno dell’evasione a bordo dei mezzi aziendali, ha deciso di “stalkerare” gli addetti ai “verificatore dei titoli di viaggio” e di imporgli un numero di verbali minimi al giorno.

O fai la multa o non sei buono. E’ questa la sintesi, forse troppo estrema, della nuova vicenda di casa Eav.

Leggiamo insieme, però, l’ordine di servizio.

«Il trasporto – esordisce Vignola – presuppone il possesso, da parte del viaggiatore, di idoneo titolo di viaggio, aziendale od integrato, valido per la linea, per il giorno ed orario del viaggio. I recenti dati statistici rilevati dal Consorzio Unico Campania relativi a frequentazione ed evasione hanno evidenziato che il numero di verbali emessi dal personale “verificatore dei titoli di viaggio” risultano del tutto insufficienti dal punto di vista numerico rispetto ai viaggiatori trasportati e ai coefficienti di evasione. Pertanto, considerate le non scarse risorse umane messe a disposizione – continua il direttore – per il contrasto all’evasione, si rende necessario introdurre un valore medio di verbali, tracciabili e inconfutabili, emessi per mese da ciascun agente, in funzione delle presenze, che ogni agente dovrà emettere mensilmente. A partire dal 1° giugno p.v., ogni agente utilizzato nelle mansioni di “verifica dei titoli di viaggio” a bordo degli autobus dovrà dimostrare, secondo i canali comunicativi già in corso e con la consegna della copia aziendale ai propri superiori gerarchici, di aver emesso – udite udite – non meno di 3 verbali al giorno di media».

Si, avete letto proprio bene “non meno di 3 verbali al giorno di media”. E’ questo il nuovo stress mentale dei lavoratori EAV che saranno impegnati in una assurda caccia all’evasore e al biglietto non obliterato. O, come rovescio della medaglia, se si trovano in un bus dove tutti sono senza biglietto, potranno “punirne” solo 3. Il resto mancia.

«A tal fine – continua la nota di Vignola – , i responsabili delle attività di controlleria avranno cura di redigere i report mensili e ad evidenziare eventuali differenze rispetto all’indice medio individuato. Atteso che le attività di controlleria sono svolte in squadrette di 2-3 agenti, i verbali saranno emessi e sottoscritti, a rotazione, dai singoli componenti della squadretta. Il presente Ordine di Servizio viene pubblicato per opportuna conoscenza del personale ai sensi dell’art. 1 dell’allegato A) al R.D. n.148/31 nonché per i consequenziali adempimenti delle Unità Operative interessate» si conclude così l’ordine di servizio che sembra, a tratti, uno scherzo.

La reazione dei sindacati

La scrivente 0.S., chiede la sospensione dell’OdS. n. 349 del 29/5/2018 avente per oggetto “Trasporto automobilistico – definizione della produttività degli agenti con mansioni di “verificatori dei titoli di viaggio”. La presente è valida come attivazione della prima fase delle procedure di raffreddamento ex lege 146/90 e s.m.i. e, nel contempo, dichiara lo stato di agitazione del personale e chiede all’EAV s.r.l. di non procedere ad alcun atto unilaterale.