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domenica, Maggio 19, 2024

Domenico De Siano: «Lacco Ameno mai “frazione” di Forio»

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Ugo De Rosa | Qualche ricordo, qualche anticipazione, qualche stoccata. Domenico De Siano vince il primo round ufficiale contro Giacomo Pascale. Un confronto a distanza con la presentazione delle liste che concorrono al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Lacco Ameno al voto il prossimo 20 e 21 settembre.
Il discorso di Domenico De Siano, in una Villa Arbusto che anticipa il comizio di piazza della prossima settimana, oltre alla svisata e alla fuga dagli argomenti caldi, ma lo attendiamo al varco del prossimo evento, inizia a tratteggiare un attacco diretto all’avversario, Giacomo Pascale.

Il primo affronto è diretto “perché non è bello rovinare i sogni di un idiota”, ma quello che ha un valore politico vero è quello contro Francesco Del Deo e contro le sue influenze su Giacomo Pascale: “Abbiamo perso la nostra sovranità. Siamo diventati una appendice del comune di Forio. Noi non siamo nemmeno in grado di fare una manutenzione di un basolo, deve venire una ditta di Forio a farla. In cambio di cosa?” E poi, sempre De Siano, rincara la dose: “E’ di qualche giorno fa una determina dove si sono attribuiti competenze straordinarie a funzionari, extra rispetto allo stipendio. Questi funzionari del comune che certamente non sono amici miei hanno fatto determine e attribuito lavori senza gara”

Attacchi chiari e lineari che colpiscono Giacomo Pascale che, però, imprigionato in uno schema vittimistico, ora si troverà a dover rispondere. Si infiamma, così, la campagna elettorale di Lacco Ameno. Un fuoco strano, però. Diciamocelo.

Il discorso di Domenico De Siano

Ho fatto tante campagne elettorali, ma le amministrative sono diverse da tutto. Si vive il rapporto con l’elettore in modo diverso.
Perché siamo a Villa Arbusto per presentare la lista. Siamo venuti per una forma beneaugurante perché ricordo che nel 1999 con l’amministrazione comunale di allora inaugurammo questo patrimonio del comune di Lacco Ameno, acquisito anni prima dal prof. Mennella che qui intravedeva un polo culturale polivalente. C’è una scritta installata durante l’inaugurazione che riporta “Centro Funzionale Polivalente”. Siamo qui nel patrimonio della nostra comunità a presentare la nostra lista, nonostante abbiamo dovuto lottare per avere questo posto.

Si stanno dicendo tante cose in queste ultime settimane e carta stampata. L’uomo che è un dittatore, il sultano, l’uomo che succhia il sangue ai lavoratori e li ricatta che se non lo votano li manda a casa… di tutto di più… ma ho una grande fortuna: faccio il candidato sindaco a Lacco Ameno e non in una grande metropoli in cui il candidato è percepito con distanza dalla popolazione. Lacco Ameno ha 3800 aventi diritto al voto circa e dove tutti mi conoscono. Ognuno può valutare se sono quello come mi descrivono o sono ben altro. Ho 62 anni e faccio da quando avevo 20 anni questo genere di attività. Tutti sanno chi sono, come sono e quale è la mia famiglia. E’ una precisazione che mi sentivo di fare perché io non scomodo sulla carta stampata o social (aggeggi moderni in cui sono negato) rubando frasi non mie, cercando di dimostrare chissà che grado culturale abbia. Io mi sono limitato a scomodare Totò che diceva, in modo semplice: Quando hai a che fare con una persona che si crede superiore agli altri e ne è fermamente convinta, ridici sopra e assecondala, perché non è bello rovinare i sogni di un idiota.

In politica c’è un mimino di ironia e di punzecchiamento dell’avversario.
La verità è che con gli amici abbiamo lavorato in questi mesi per mettere su una squadra che sia coesa e unita, forte e competete. L’abbiamo scritta e riportata nelle prime 5 righe del nostro programma: “Il degrado e l’abbandono in cui versa il paese richiede a tutti i lacchesi uno sforzo per rilanciare il proprio comune.
Questa è la ragione, per la quale io e i miei amici stiamo lavorando con serietà per far sì che il nostro paese possa uscire dal pantano e dalle secche in cui si trova.
Ci tengo molto cari amici ed elettori, ad un punto fondamentale: dobbiamo riportare il nostro comune a far sì che l’ente sia credibile all’esterno. E’ il primo punto del nostro programma. L’ente deve essere percepito da tutti come Istituzione credibile, cui i cittadini possono rivolgersi e avere lo stesso trattamento. Oggi è percepito come un qualcosa di aleatorio in cui per un cittadino può andar bene e per un altro no. Dobbiamo ristabilire le regole, uguali per tutti.
Questa è la regola elementare della democrazia, che diventa forte se il cittadino sente di vivere in un luogo in cui le regole valgono per tutti.
Un punto importante è il terremoto, un altro la portualità turistica. Non voglio sottrarmi a trattare il terremoto e la portualità, ma non in questa sede perché oggi presentiamo la lista e i programmi. Questi sono due punti importanti e fondamentali per lo sviluppo del nostro paese, e li tratterò nei prossimi giorni all’appuntamento in piazza. Lì illustrerò la nostra visione su questi due punti.
Lacco Ameno non è solo quello. Noi viviamo in un comune fermo. Necessita di essere ripensato. Prima di scrivere il programma, noi abbiamo pensato a cosa deve essere il nostro comune per i prossimi 30 anni. Può andare bene per come è adesso? Per me no, va ripensato necessariamente in una forma diversa rispetto a prima.

Io nel 1997 diventai sindaco di Lacco Ameno, lo ripensammo e lo riprogrammammo. Ci furono gli ani a venire dove Lacco Ameno divenne la perla dell’isola, facemmo interventi anche strutturali per far crescere il nostro comune trasformandolo ad esempio.
Quella operazione se la proponiamo oggi, vi dico che non va bene perché sono cambiate le esigenze, il modo di fare turismo e commercio. Noi dobbiamo avere la capacità, se siamo uniti e abbiamo il vostro sostegno, di ripensare un paese che possa rispondere agli standard che all’esterno ci vengono richiesti. Per fare ciò e fare scelte anche difficili c’è bisogno di una amministrazione solida, che propone alla cittadinanza scelte forti. Ecco perché c’è bisogno di un consenso forte, di una platea ampia che può interloquire con il paese e portarlo a ragionare su scelte anche forti.
Si è parlato del Museo di Villa Arbusto e di rilanciare il polo museale, non è scritto nel programma ma vi dico possiamo creare un polo che racchiuda più aree del comune da dedicare alla cultura. Dobbiamo proporre ai cittadini progetti e costruire insieme.
E’ possibile vivere in un paese in cui la viabilità sia come organizzata oggi? E’ possibile vivere in un paese che fa turismo con un corso principale aperto a ferragosto?
Sono domande che devono essere poste e non deve esserci un uomo solo al comando, ma una squadra con un coordinatore che possa dialogare con i cittadini e spiegare perché vengono fatte determinate scelte.
Vi porto un esempio. L’Ortola era piena di macchine e motorini nel 1997. All’epoca facemmo molte riunioni e decidemmo di chiudere l’Ortola. Lo facemmo e ricordo una signora che venne al comune e mi minacciò. Quella signora dopo qualche mese mi venne a ringraziare perché capì il miglioramento. Noi all’epoca commettemmo l’errore di imporre la scelta, oggi dobbiamo condividere le scelte.
Oggi è diverso, sono diverso io.

Abbiamo bisogno di programmare opere strutturali per i prossimi anni e legate al piano urbanistico territoriale approvato dal commissario prefettizio perché preposto dal sindaco e dai funzionari. E il commissario amico dei funzionari, non si è posto il problema di attendere 7 giorni dando la possibilità all’amministrazione di decidere sul piano e non solo ai funzionari che prendono tanti soldi al comune.
Ho sempre avuto massimo rispetto per le istituzioni, ma quando ci vuole ci vuole. I commissari prefettizi che si sono susseguiti (ricordatevi senza covid avremmo votato a maggio) hanno fatto una serie di atti poco opportuni. E’ di qualche giorno fa una determina dove si sono attribuiti competenze straordinarie a funzionari, extrarispetto allo stipendio. Questi funzionari del comune che certamente non sono amici miei hanno fatto determine e attribuito lavori senza gara, a trattativa privata per diverse centinaia di miglia di euro a professionisti amici, lavori a ditte amiche… certo da un punto di vista legale è tutto a posto, ma non potevano aspettare la nuova amministrazione?
Amici avremo nelle settimane a venire la possibilità di sviscerare punti del programma e spiegare cosa, come e quando vogliamo fare per il Paese.
Oggi non posso sottrarmi ad una riflessione. Prima lo hanno detto gli amici che mi hanno preceduto. Da sempre noi siamo stati attori protagonisti in vari campi come sport, cultura, turismo, imprenditoria… non abbiamo mai avuto da invidiare qualcosa dagli altri. Cosa è successo negli ultimi anni? Abbiamo perso la nostra sovranità. Siamo diventati una appendice del comune di Forio. Noi non siamo nemmeno in grado di fare una manutenzione di un basolo, deve venire una ditta di Forio a farla. In cambio di cosa? Sono questi i temi che devono farci riflettere. Noi come comunità non possiamo permettere questo. Noi possiamo insegnare le cose agli altri. Non può venire nessuno da Forio a farci diventare una frazione come Panza. Noi rivendichiamo un ruolo, abbiamo già dimostrato di saper essere protagonisti sull’isola e non solo in qualsiasi materia.
Qualche anno fa un cittadino benpensante di questo comune mi definì essere l’ottava pena capitale. Dicendo che questo paese si poteva salvare solamente nel momento io non ci fossi stato più. Io a distanza di qualche anno lo rispondo: io lo sono per le lobby di avvocati, di tecnici e di imprese che fanno affari, oggi, con il comune di Lacco Ameno. Con noi al comune non c’è trippa per gatti, questa è la verità.
Il paese deve ripartire. E’ un sogno ipotizzare un campetto per dei giochi per i bambini? C’era qua su, ma vedete ora come si trova.

Alla 167 acquistammo il terreno facemmo il progetto… io qualche mese e garantisco che lì ci sarà una area verde per i ragazzi. Sono piccole cose,è un sogno? Sta a noi trasformare sogni in realtà, lo dobbiamo fare con la nostra voglia di fare, con l’amore per il nostro comune.
Io ho fatto il sindaco tanti anni fa, l’ho fatto anche commettendo errori e chi non ne fa. Io da questo comune sono partito per la mia carriera politica e avere tanti ruoli nelle istituzioni fino al Parlamento. Da un punto di vista imprenditoriale la mia famiglia è fortunata perché ha anche qui grandi attività.
Io voglio bene al mio comune e nel caso vinca, lascio tutto. Io devo fare il Sindaco, e bene, del mio comune.
Vedo Pietro Monti e l’avv. Di Meglio e mi è venuto in mente un episodio.
Era il 1985 e il prof. Mennella perde le elezioni. La Democrazia Cristiana si scompose in tre pezzi. Dopo qualche anno ci fu una manifestazione a Ischia dove venne l’on. Gava, un big della DC. E disse: un bravo pugile deve avere la capacità di appendere i guantoni al chiodo quando percepisce che sta venendo il momento della fine. Le parole mi colpirono. Nel 1999 il prof. Mennella ritornò e vinse.
E’ vero che sono passati tanti anni da quando ho iniziato, ma ho tanta forza, tanta voglia di fare bene per il mio paese e di operare, di dimostrare che è possibile amministrare in modo partecipato. Noi dobbiamo vincere bene, abbiamo bisogno di un supporto ampio di consensi per iniziare a lavorare dal giorno dopo le opere e programmi che devono fare uscire il paese dalle secche proiettare il nostro comune nei vertici isolani e campani anche del turismo nazionale e internazionale.
Ce la faremo con voi. Io ho commesso tanti errori,in buona fede, ma ho sempre messo al primo posto il mio paese. SE cresce il mio Paese cresco anche io. Grazie.

5 COMMENTS

  1. In effetti il comune di Lacco Ameno si è trasformata in una succursale del comune di Forio……

  2. 23 anni sono tanti… sarebbe anche giunto il momento di ritirarsi dalla scena politica per favorire un ricambio generazionale

  3. Tanto già so che il mio commento non sarà pubblicato poiché anche i giornali seguono proprie correnti politiche ma scommetto che nel giro di un anno i “due avversari “saranno di nuovo pappa e ciccia il popolo di lacco ameno dovrebbe avere la spina dorsale di non andare a votare o fare annullare le schede e pretendere persone non del luogo ma siccome anche loro ognuno per i propri interessi sono tutti servi quindi non aspettatevi cambio generazionale vincono sempre chi ha i soldi anche se sporchi tanto nel giro di poco ci sarà di nuovo il commissario buona fortuna ai servi del potere

  4. Senti emerito senatore ignorante forse a lacco opera qualche impresa di forio è vero, ma ti ricordo che tu a forio hai i tuoi supermarket. Sai che ti dico? Se volessi essere razzista come te, è sopratutto i cittadini di forio ragionassero come te, le tue attività sarebbero vuote. Detto questo, mi scuso per essere sceso al tuo livello, ti dico semplicemente che se i tuoi discorsi politici vertono su tali argomentazioni, vuol dire che hai poco da dire. Il discorso per il prossimo comizio fattelo scrivere da qualcuno più istruito è un consiglio a costo zero che voglio darti. Infine, trova qualcuno intelligente che ti sappia tradurre questo commento, per il tuo gergo e fatti spiegare bene i condizionali, perché a volte si fa più bella figura a restare in silenzio per non dire altro. Ti sei qualificato agli occhi di chi non ti conosce.

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