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mercoledì, Maggio 1, 2024

Cipresso: “il mio primo pensiero va alle 12 vittime dell’Alluvione che ha colpito Casamicciola”

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Il saluto del Comandante Cipresso alla cerimonia di ingresso del nuovo comandante Magi è stato un discorso che ha ripercorso le tappe di questi lunghi tre anni. Un saluto dal quale traspare tutta l’umanità del Capitano e la sua personale (ed istituzionale) partecipazione alla nostra comunità: un segno distintivo che abbiamo apprezzato in questo lungo cammino percorso insieme attraverso momenti che resteranno nella storia di tutti: la pandemia, la ripartenza e la frana del 26 novembre

IL DISCORSO

“Rivolgo un deferente saluto ai gonfaloni dei comuni, ai labari della sezione Marinai d’Italia e delle altre associazioni d’arma, quali testimonianza di storia, tradizione e sacrificio per la liberta. Con profonda commozione il mio primo pensiero va alle 12 vittime dell’Alluvione che ha colpito Casamicciola lo scorso 26 novembre, dove le nostre anime, nello scavare nel fango e nel mare, per cercare di salvare delle vite umane, saranno per sempre segnate dalle tristi e nefaste immagini che ci siamo trovati davanti.

Direzione marittima di Napoli, Comandante D’Amore, Sindaci dell’Isola di Ischia, autorita’ civili, militari, religiose, signore e signori…… Porgo loro il benvenuto ed il sincero ringraziamento perche’ con la vostra presenza avete voluto testimoniare – ancora una volta – la vicinanza e l’affetto alla capitaneria di porto, offrendo quella fiducia e sostegno che giornalmente ho avvertito sempre in modo  forte ed autentico. Il passaggio delle consegne è l’espressione più significativa per la vita di un comando di capitaneria e per il tessuto sociale nel quale tale istituzione è radicata e svolge i propri compiti istituzionali.

Sono trascorsi tre anni da quando ho assunto questo comando, cosciente degli impegni che mi attendevano, una sfida continua alla quale ho inteso dedicare tutte le energie, tutto me stesso, con profondo spirito di servizio. Ho ancora fortemente impresso l’impegno preso al momento dell’assunzione del mio incarico; lavorare con massima disponibilità,  saggio decisionismo e giusto equilibrio affinchè gli utenti del mare potessero contare su di noi come amministrazione efficiente ed efficace, per tutte quelle attività che si svolgono in mare, sul demanio e sulla costa.

Fin da subito ho avvertito la responsabilità di un’intera comunità, un’isola costituita da 60.000 abitanti che costantemente si confrontano con il mare, chi per motivi ludici, chi per lavoro chi per necessità. Una realtà fortemente complessa costituita da 6 Comuni, ben 5 porti, un’area marina protetta splendida da tutelare e proteggere, un tratto di mare vastissimo in cui operare l’arte più nobile per un marinaio, salvare vite umane in mare.

Consentitemi di rivendicare con un pizzico di orgoglio la centralità di questo Ufficio all’interno del sistema Ischia. Ogni anno transitano per l’isola circa 4 Milioni di passeggeri, oltre 350.000 accosti di navi all’anno, centinaia di migliaia di unità da diporto che solcano il nostro mare, migliaia di provvedimenti amministrativi rilasciati per far si che il sistema ischia possa funzionare correttamente. Qui sull’isola le funzioni della Guardia Costiera raggiungono la massima espressione, si tratta di funzioni sociali a tutela e protezione del cittadino, basti pensare alla sicurezza della navigazione e degli accosti, alla tutela dell’ambiente marino e costiero, alla salvaguardia della vita umana in mare, alla tutela della risorsa ittica, ad un uso del mare sostenibile. Tutte funzioni sociali che puntano alla crescita, protezione e tutela della nostra comunità.

Oggi è un giorno dalle emozioni forti e contrastanti perché mi accingo a cedere il comando della capitaneria, ma provo a resistere al distacco emotivo da questa splendida isola e da tutti gli amici che hanno accolto me e la mia famiglia con sentimenti di sincera ed autentica amicizia; quella accoglienza coinvolgente che è parte del DNA di questa terra, come tutti noi abbiamo apprezzato nelle ultime tragedie che hanno colpito il territorio ischitano; territorio di incomparabile bellezza; luoghi da vigilare, da monitorare, da proteggere. Lascio ISCHIA, consapevole di aver operato per il bene della collettività, al massimo delle mie possibilità, grazie al valido ed instancabile supporto del mio personale: sempre partecipi della loro missione e cerniera dei tanti aspetti in cui si configura la nostra complessa realtà; “complessa” è la parola usata più volte dal presidente mattarella per descrivere il nostro operato……. “un’organizzazione così articolata ed importante e la cui professionalità è affiancata dal senso di umanità” (cit.)

Abbiamo lavorato con impegno e passione per consolidare un rapporto inscindibile tra capitaneria e territorio, per contemperare le esigenze di legalità e di sviluppo del sistema marittimo e portuale. La legalità è un tema su cui ho inteso porre la mia attenzione, con il mio equipaggio abbiamo operato con profonda convinzione nella consapevolezza che questa terra debba essere difesa con gelosia. In questi tre anni sono innumerevoli le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, sinistri marittimi, una pandemia che ha reso ancora più complessi i movimenti da e per la terra ferma dei passeggeri, una gestione dei porti in cui si è puntato a garantire una maggiore sostenibilità e sicurezza delle operazioni commerciali, innumerevoli trasferimenti a bordo dell’Idroambulanza di malati Covid verso gli ospedali della terra ferma, centinaia di persone salvate e soccorse in mare in situazioni particolarmente critiche e difficili. 

Tuttavia, ricorre ancora forte il ricordo triste di quella mattina, sabato 26 novembre 2022. Una data che rimarrà segnata per tutta la mia vita. Immediatamente io ed il mio equipaggio ci siamo catapultati a Casamicciola e ci siamo trovati davanti ad uno scenario di guerra, alla furia della natura che aveva spazzato tutto. Ci siamo rimboccati le maniche aiutando la gente a lasciare le proprie abitazioni distrutte, abbiamo cercato incessantemente nelle acque di Casamicciola, abbiamo liberato strade ed il porto da fango e detriti, abbiamo permesso che tutti i soccorsi potessero giungere sull’isola garantendo la piena operatività del porto di Ischia.

Qualsiasi emergenza mette a durissima prova un territorio, ma su di un’isola la portata è completamente differente, ogni cosa è più complessa, ogni supporto o soccorso passa via mare e giunge nei porti. Anche in tale circostanza, di grave criticità, si è potuto fare pieno affidamento sul personale della Guardia Costiera che con grande senso del dovere ha fornito la propria collaborazione e messo a disposizione dell’intera comunità la propria professionalità. Un’esperienza – vi assicuro – unica e ricca di profondi valori umani e professionali; ha rappresentato per noi un forte emozionale, nonchè momento significativo dell’assoluto senso del dovere riconosciuti ai nostri “marinai” attraverso quei valori di altruismo, solidarietà e assistenza.

Terminata la prima fase dei soccorsi, abbiamo dovuto affrontare la problematica del porto di Casamicciola reso impraticabile dall’alluvione. Con sana follia, abnegazione, convinzione, studio e professionalità in meno di 6 mesi è stato pensato, progettato e realizzato il dragaggio del porto rendendo nuovamente disponibile uno scalo fondamentale per i traporti isolani e per l’economia casamicciolese. In quei sei mesi tutte le navi hanno scalato il porto di Ischia garantendo la continuità territoriale fra l’isola e la terra ferma.

Il dragaggio è un’opera che fra progettazione ed esecuzione necessita di 3 anni di lavoro, qui è stato eseguito in 6 mesi, e quando il 12 luglio una nave è rientrata nel porto di Casamicciola dopo l’alluvione è stato per me motivo di forte emozione ed orgoglio, sento di aver fatto la mia piccola parte per la rinascita di questa terra meravigliosa. In questi tre anni di comando ho avuto il decisivo sostegno di tanti che sento il dovere di ringraziare per la collaborazione fornitami.

Un vero grazie: Al direttore marittimo della Campania,  Ammiraglio Vella, perché la sua azione e la sua autorevole regìa hanno sempre supportato  il mio operato, sostenendomi nelle decisioni e nelle scelte qualificanti per il comando, ma anche per la preziosa attenzione e disponibilità che hanno permesso di valorizzare il patrimonio umano e professionale di questo circondario marittimo. Un ringraziamento lo esprimo con forte stima al Commissario Straordinario per l’Emergenza,  Onorevole Legnini, per Sua continua vicinanza e considerazione dimostrata e per aver costantemente contato sull’apporto della Guardia Costiera al servizio della collettività locale.

Una menzione particolare alla Procura della repubblica di Napoli:  indispensabile punto di riferimento del nostro operato al servizio della legalità, e per tutte le questioni d’interesse istituzionale che si riflettono sul mare.

Ringrazio le Amministrazioni comunali con le quali si è mantenuto sempre un dialogo sereno e costruttivo e per aver condiviso con noi l’impegno nel preservare il patrimonio costiero e marino. Ringrazio il Personale dell’Area Marina Protetta con la quale abbiamo sempre collaborato per tutelare una delle aree più belle del mediterraneo. Ai colleghi delle forze armate, delle forze di polizia ed ai vigili del fuoco che con noi dividono il controllo e la tutela del territorio, esprimo grande segno di gratitudine per la puntuale collaborazione assicurata: espressione più nobile dell’efficace sinergia territoriale;

Riservo un affettuoso saluto e un ringraziamento a tutti i titolari delle strutture balneari, a tutti coloro che operano in porto, ai circoli nautici, ai pescatori isolani ed alle società di navigazione che operano sull’isola. A tutti i rappresentanti degli organi di informazione con i quali sin dal primo momento si è instaurato un eccellente rapporto di piena e fattiva collaborazione, votato a fornire immediata, chiara conoscenza delle attività marittime. Accomuno in un sincero abbraccio gli amici, che mi hanno consentito di vivere questo splendido territorio intriso di cultura e di storia marittima. Porterò con me l’amicizia e l’affetto che indissolubilmente mi lega a loro e lascerò qui un pezzo del mio cuore.

Al mio equipaggio, alle nostre chiacchierate, al nostro stare bene insieme, ai nostri momenti che porterò per sempre nel cuore come il più grande dono, come il più grande tesoro di questo periodo trascorso insieme. Uomini e donne dell’Ufficio Circondariale marittimo di Ischia. sappiate trarre forza dalla vostra preparazione, generosità dalla coscienza del quotidiano impegno, passione dalla solidità dei vostri valori.

In questo giorno che rappresenta un momento del vostro percorso professionale presso questo comando, e che per me invece ha il significato del commiato, permettetemi di testimoniare la soddisfazione dell’esperienza personale e professionale qui maturata ….e l’orgoglio di essere stato il vostro comandante.

Caro Antonio nell’augurarti vento in poppa, consegno, con gelosa attenzione, al tuo impegno, all’intelligenza delle tue capacità, alla solidità del tuo valore, la cura di quest’Isola, di questo equipaggio, perché tu possa continuare a saper assumere appieno la responsabilità della funzione della capitaneria di porto – guardia costiera e del proprio significativo ruolo nella comunità ischitana.

Consentitemi – infine – di ringraziare le famiglie di tutti i nostri militari, perché ci consentono di portare avanti il nostro lavoro e di rientrare a casa, la sera, trovando quella serenità, quei sentimenti, quella gioia di stare insieme che poi è l’essenza della vita. Ringrazio, infine, la mia famiglia per il supporto che mi ha sempre assicurato perché avete condiviso in silenzio i disagi, il peso del lavoro, sopportato il sacrificio del distacco ma anche la gioia di poter condividere con me questa appassionante navigazione.

Viva l’Isola di Ischia ed il Corpo delle capitanerie di porto. Viva la marina militare. Viva l’italia

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