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mercoledì, Maggio 1, 2024

BASTA NO VAX E NO GREEN PASS! E’ giunta l’ora di smetterla davvero, non se ne può più di atti vandalici ed idiozie.

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Emergenza Covid-19: la quarta ondata, com’era prevedibile, è in corso con una curva dei contagi in costante crescita!

attori&spettatori di Anna Fermo | Cresce la curva dei contagi da Covid-19 in Italia”: e’ questa la notizia da prima pagina degli ultimi giorni. Nel bollettino di ieri si contano 4.197 casi e 38 morti. Sono a rischio zona gialla entro Natale regioni quali il Friuli Venezia Giulia e la Calabria oltre la provincia di Bolzano. Non fa una piega se dunque si accelera sulle terze dosi di vaccino anti-Covid per contrastare una quarta ondata ormai in corso. Ed intanto, ancora si registrano tensioni per le manifestazioni No VAX e No Green Pass in giro per l’Italia.
Nel mondo i contagi hanno tagliato il traguardo di 250 milioni e c’è ancora chi vorrebbe farci credere che il covid-19 non esiste o che non serva vaccinarsi o che non serva il green pass.

La situazione attuale preoccupa il mondo come tutta Europa. Solo per fare qualche riferimento: in Austria il governo di Vienna ha emanato una serie di restrizioni per i non vaccinati, in Germania è record dell’incidenza essendo arrivata a 201,1 contagi ogni 100mila abitanti e in Francia torna l’obbligo di mascherina nelle scuole. Dall’altro lato del mondo, in Giappone, nessun decesso per Covid solo oggi per la prima volta da 15 mesi mentre gli Usa riaprono i confini ma solo ai vaccinati.
I No Vax e No Green Pass? ancora fanno scintille in piazza come altrove!
Altre due aggressioni ed atti vandalici da parte di attivisti «no vax» sono state denunciate nelle ultime ore ad Ancona ed a Bologna, facendo seguito a quelli messi a segno negli ultimi mesi in diverse città italiane. Sempre nelle Marche, a Pesaro, sono anche comparsi cartelloni pubblicitari contro la campagna vaccinale anti Covid. “Ad Ancona i medici del pronto soccorso in servizio all’ospedale Torrette hanno denunciato un crescente clima di intolleranza culminato in un episodio avvenuto due giorni fa. Due persone «apparentemente no vax» si sono fatte visitare in reparto in codice verde (dunque per patologie non gravi) e hanno preteso di sottoporsi a una serie di esami benché non vaccinati e non in possesso di green pass creando in seguito scompiglio. «Una strategia ben congegnata, messa in atto già in altere occasioni» denunciano i medici anconetani, che hanno messo in programma anche un flash mob per rendere esplicito il loro malessere”.

Ma ci stiamo rendendo conto? Ma questi sparati gruppi di balordi, queste minoranze minorate, hanno capito che la devono smettere?
Un altro episodio inquietante a Bologna è stato denunciato venerdì mattina dall’Ausl: quattro auto delle Usca (le unità che garantiscono l’assistenza domiciliare) sono state danneggiate nel parcheggio interno di un Poliambulatorio. Contestualmente è stata rinvenuta sulle mura dello stabile la scritta «No obbligo vaccinale e no green pass». In mattina, poi, il ritrovamento di vetri rotti e gomme bucate alle auto ha impedito l’avvio regolare dell’attività medico-infermieristica domiciliare”. A Pesaro invece, i no vax hanno espresso la loro contrarietà alle norme anti Covid attraverso l’affissione di grandi manifesti in diversi luoghi della città. Un comitato che si definisce «cittadini liberi di Pesaro» hanno realizzato i cartelloni con la scritta «È perché obbedisci che non finirà mai», riferito a chi si vaccina, raffigurato come una marionetta con una palla al piede.
Le intemperanze del fronte no vax, che ripetiamo, rappresenta ben meno di una minoranza nel paese, stanno diventando sempre più frequenti e violente: pochi giorni fa un centro vaccinale in provincia di Ferrara è stato vandalizzato; nelle settimane precedenti stessa sorte era toccata a strutture analoghe a Pistoia, Mantova, Modena e in provincia di Bergamo. All’inizio dell’estate due bottiglie molotov avevano preso di mira un hub di Brescia mentre a Roma un medico pro vax era stata aggredita fisicamente su un vagone della metropolitana. A Rimini è stata invece vandalizzata la sede della Cisl.

Non se ne può davvero più!
La quarta ondata di Covid-19 è ormai in corso in Italia, seppur con un forza d’urto, per il momento, e si spera rimanga tale, limitata rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, grazie allo scudo dell’alto tasso di vaccinazione (siamo all’83,5% di over 12 immunizzati). I parametri però sono in crescita: dall’incidenza, che ha raggiunto i 53 casi per 100mila abitanti, all’indice di trasmissibilità Rt che si attesta sopra la soglia epidemica dell’1 (è a 1,15), ai ricoveri negli ospedali. Siamo ancora al di sotto delle soglie critiche sia in area medica che in terapia intensiva (rispettivamente 10% e 15%), ma il tasso di occupazione delle terapie intensive è aumentato in una settimana dal 3,7 al 4 per cento e quello dei reparti ordinari dal 4,5 al 5,3 per cento. Questo è il quadro fotografato dall’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità.
La situazione nel Paese è comunque non omogenea a livello territoriale: il sorvegliato speciale è il Nord est. Qui l’epidemia corre di più e la situazione è più preoccupante anche a livello ospedaliero. L’allarme è maggiore in Friuli Venezia Giulia ed Alto Adige, ma il trend è in rapido peggioramento anche in Veneto, dove il governatore Luca Zaia ha già messo le mani avanti: «Il Veneto resta bianco ma non è una cosa scritta sulla pietra. Se continuiamo così, in poche settimane qualche viraggio di colore potrebbe accadere». L’Alto Adige, tanto per farci un’idea della situazione, è a quota 189 ogni 100mila abitanti (erano 101,7 la settimana precedente) e va detto che la provincia di Bolzano è al penultimo posto in Italia per tasso di vaccinazione (solo il 77,2% degli over 12 è immunizzato). Segue il Friuli Venezia Giulia con 139,6 nuovi casi ogni 100mila abitanti (erano 96,5 una settimana fa). Un’impennata trainata soprattutto dal caso Trieste. Infatti, i nuovi positivi, dopo l’ondata di proteste in piazza contro il green pass, hanno raggiunto la cifra record di 409 casi ogni 100mila abitanti. Preoccupa anche Gorizia (136) e non è un caso che le due province confinino con la Slovenia dove l’epidemia galoppa (siamo a oltre 800 casi ogni 100mila abitanti). Al terzo posto a livello nazionale c’è il Veneto a quota 75,3, con la provincia di Padova (104) ad essere più colpita.

Come stiamo ascoltando in tv e leggendo sui giornali, allo stato si registra uno sfasamento temporale tra contagi e ricoveri in ospedali, con questi ultimi per il momento sotto controllo.
Va anche detto che per cambiare colore e passare dalla zona bianca (con minori restrizioni) a quella gialla (obbligo di mascherina anche all’aperto) una regione deve superare non solo quota 50 contagi ogni 100mila abitanti, ma anche entrambe le soglie di occupazione di posti letto in ospedale (15% nei reparti ordinari e 10% in terapia intensiva). Ecco perché nessuna delle tre regioni è per il momento davvero a rischio. Ma non è nemmeno un caso che l’Alto Adige registri il tasso di occupazione più alto in Italia nei reparti ordinari, (è all’11,6%, anche se i ricoveri in area medica sono sotto controllo al 3,8%) e che il Friuli Venezia Giulia sfiori la soglia limite delle terapie intensive (siamo al 9,1%, mentre la situazione dei reparti ordinati sembra ancora gestibile con il 7,7%).
Lo scenario del Veneto sul fronte dei ricoveri è decisamente migliore per il momento. Il tasso di occupazione dei posti letto è al 3,1% nei reparti ordinari e al 3,9% in terapia intensiva. Eppure i segnali sono di rapida crescita. È stato lo stesso governatore Zaia a sottolineare come sia «aumentata del 50% in una settimana, da 30 a 46 pazienti, l’occupazione delle terapie intensive da parte dei malati di Covid-19 in Veneto».
Sotto osservazione anche le Marche e la Calabria: le prime hanno una bassa incidenza di contagi (50 casi ogni 100mila abitanti) ma sono l’unica regione con le terapie intensive oltre la soglia limite (10,2%), anche se il dato delle aree mediche è rassicurante (6,1%), mentre in Calabria si registra un tasso di ospedalizzazione in area medica al 10,2%. Ricoveri in aumento anche nel Lazio (4,8% le terapie intensive e 7% in area medica) e situazione più gestibile in Lombardia (rispettivamente 3,2% e 5,2%).
Dinanzi a questi dati che confermano quanto sia importante vaccinarsi, visto che dove la percentuale di vaccinati è più bassa si registrano più contagi e ricoveri, in questo caso, tra l’altro, solo ed esclusivamente di non vaccinati, ripetiamo, non se ne può davvero più di vedere cartelli e striscioni in piazza caricati dalle più improbabili sparate senza senso, ma soprattutto di vedere atti violenti e vandalici che danno il senso dei livelli di senso civico che hanno questi paladini del nulla!

“Un errore c’è stato, noi abbiamo abdicato a parlare ai cittadini perché c’è stata un un’unica comunicazione: quella dei social alimentata da fake news. Dobbiamo parlare ai cittadini perché credo che molti di coloro che non si sono vaccinati hanno paura, dobbiamo dare una informazione corretta. Il vaccino funziona e oggi ci permette di essere liberi”: ha detto Luca Zaia aggiungendo:“In Veneto abbiamo l’84,6% di vaccinati, il vaccinato ha 6,8 possibilita’ in meno di contagiarsi e 8 possibilità in meno di finire in ospedale. Finiamola poi con la baggianata che si possono chiudere gli ospedali e i cittadini si possono curare tutti a casa. Dobbiamo chiedere fortemente ai cittadini di vaccinarsi”. “In un paese democratico e civile nessuno è contro le manifestazioni – ha aggiunto il presidente della Regione Veneto commentando le recenti manifestazioni contro il Green Pass -, ma quando si priva delle libertà altre persone vuol dire che qualcosa non funziona. Qui parliamo di 16 settimane di privazione della libertà di altri cittadini”. “Siamo tolleranti e rispettiamo le manifestazioni – ha detto ancora Zaia – ma queste devono avere un principio: non ci deve essere violenza, veder picchiati i poliziotti e non vedere rispettare le regole significa che non siamo più nell’alveo delle manifestazioni civili, le immagini parlano da sole, abbiamo visto atti di violenza e in alcuni casi di guerriglia che non sono più tollerabili”.

Chi vuole protestare non può calpestare i diritti degli altri. E’giusto dunque che molte città stanno chiudendo strade e piazze alle manifestazioni di questo tipo nel rispetto di tutte quelle persone che hanno deciso di fidarsi delle istituzioni e della scienza, nel rispetto dei commercianti ed imprenditori che stanno raccogliendo firme per non vedersi danneggiare da atti vandalici come quelli registrati e su richimati.
Per Bologna, hanno addirittura litigato su Facebook su chi convoca la piazza del presidio del sabato e si sono spaccati rinfacciandosi a vicenda di voler sfasciare il movimento. Nell’ambizione di fare addirittura il salto politico da movimento anti-sistema e contro il “governo liberticida” , la partita sarebbe adesso aperta su chi comanda?
Nella pancia dei ribelli al vaccino e alla certificazione verde c’è di tutto ed i no- tutto si moltiplicano al microfono della piazza insieme agli insulti al governo, a Draghi (“messo lì per torturare il popolo italiano ” , ” dobbiamo chiedere una Norimberga per i banchieri corrotti “), al Presidente Mattarella, a chi ne ha più ne metta, anche a Greta: “Non ci limitiamo a dire no al Green Pass, diciamo no a una cultura che prevede che una sedicenne che non sa l’algebra ci dica come dobbiamo vivere. Greta vai all’inferno”. La piazza della minoranza minorata applaude sempre, grida ” libertà” e ” giù le mani dai bambini”, se la prende coi “nemici”. Ma quali nemici?
Basta, non ne possiamo proprio più! Questi non sono manifestanti democratici, pacifici e sensati. Questi sono solo dei balordi che non hanno nulla da fare!
Che si scenda in piazza, noi tutti vaccinati, maggioranza assoluta degli Italiani per cacciare via questi vandali a pedate!

2 COMMENTS

  1. Buonasera cara Anna Fermo, mi puoi dare una risposta concreta senza girare attorno, per i bambini ci sono tanti vaccini sicuri obbligatori che sono sicuri e non mi sembra che si scateni il mondo, perchè questo vaccino non è reso obbligatorio?

  2. tra l’altro perchè in alcuni paesi il tampone ha un costo bassissimo e in Italia costa di piu?
    ma perchè dobbiamo essere sempre il paese dei ladri alla luce del sole? perchè a Lacco Ameno alla luce del sole il porto sta in mano a un camorrista? ovviamente il mio commento sotto falso nome non sarà pubblicato 🙁

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