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venerdì, Maggio 3, 2024

Attimi di paura a bordo della Maria Buono

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Lunghi ed ininterminabili i minuti di preoccupazione vissuti dai passeggeri imbarcati sul traghetto Medmar che da Pozzuoli li conduce a Ischia. A bordo della Maria Buono, questo il nome del traghetto,  partito alle 19:30 da Pozzuoli (anziché alle 18:30), al largo di Procida si è sviluppato un principio di incendio ad un quadro elettrico.

Per fortuna solo un po’ di spavento per i tanti occupanti presenti nel salone passeggeri: il tutto è stato risolto dal personale di bordo ricorducendo la causa ad una possibile rottura di una batteria.

 

2 COMMENTS

  1. Io sono contrario ad elogi a Comandanti che escono dai Porti con queste condizioni meteo…
    Si dirà che invece i loro sono gesti eroici.. Senza dubbio possono anche esser dei veri assi del mare…ma per me queste restano comunque delle imprudenze… soprattutto perché “evitabili” !!
    Non solo le navi di linea sono molto vecchie (Maria Buono .. “1990” forse questa è proprio la più recente attualmente..) ma qualora ci fosse un’emergenza a bordo, e con questa tempesta in atto, gestirla per i mezzi di soccorso sarebbe quasi impossibile.. E le dotazioni di sicurezza e la manutenzione generale.. siamo sicuri che il tutto è meticolosamente controllato, funzionante e a norma.. ? Perché con queste condizioni ogni cosa è messa duramente alla prova…come la bravura e la preparazione di tutto l’equipaggio.
    Ma poi tutto questo rischio di partire per forza ..perché ? Per la volontà di non lasciare isolata per max 24 ore la nostra cara isola e i nostri cari compaesani ..o i motivi aziendali sono di altra natura ?
    La mia è solo una legittima domanda …Può darsi pure che il comandante agisca per spirito di servizio e la cosa è lodevole..ma sempre imprudenza rimane però !
    Un qualsiasi pilota di aereo civile o militare che affronta per lavoro la stessa violenza degli elementi naturali (andare per aria o per mare è diverso di andar per terra) avendo sulle spalle la responsabilità di centinaia di vite..riceve una preparazione tecnica 10 volte superiore a quella di un marittimo.. ma ancor prima ha una preparazione di tipo culturale con continui controlli attitudinali e psicologici ( ovviamente ci sono le eccezioni con rispettive tragedie )
    .. Però.. secondo Voi ..uno “Schettino” che con migliaia di persone a bordo, di notte.. telefona al suo ex comandante per sapere quanto è profondo lì sotto.. perché deve fare la barba agli scogli manco fosse Tom Cruise in Top Gun che fa la barba alla Torre di Controllo … e che non permette manco ad un pescatore Gigliese di uscire con la sua barchetta a remi per farsi una sacrosanta pescatina sotto costa…da quale tipo di specializzazione tecnica ma soprattutto morale è venuto fuori ?
    Ah…e stessa imprudenza ovviamente la compiono i passeggeri nel decidere di imbarcarsi..per poi magari ritrovarsi a piangere, a pregare e a vomitare a bordo..
    La prudenza non è mai troppa così come il rispetto per il Mare ..che quando si incazza meglio non averci a che fare !! Buone traversate…

  2. Caro Alicio Marinato…
    ho trovato il suo intervento piuttosto singolare e, mi permetta, inopportuno.
    La questione non sta in questi termini. I nostri comandanti sono dei professionisti,
    hanno un equipaggio formato da uomini di provata esperienza e con elevate capacità marinaresche.
    Nominare Schettino è del tutto fuori luogo e non pertinente al caso in questione.
    I comandanti del golfo conoscono bene i luoghi e i mezzi loro affidati, e la Maria Buono è una Signora nave, tutt’altro che vecchia e malandata come si potrebbe intendere leggendo il suo superficiale commento.
    Il suo allarmismo mi sembra ingiustificato.
    Se il comandante ha scelto di partire evidentemente sapeva bene cosa faceva, e infatti non c’è stato alcun pericolo reale legato alle condizioni del mare durante la navigazione!
    Le ricordo che molte corse sono OBBLIGO DI SERVIZIO PUBBLICO, e permettere a decine e decine di persone di tornare nelle loro case la sera
    e non lasciarle sulla terraferma è un merito. Nessun eroe, quindi, ma certo dei professionisti seri e ben in grado di portare una nave come
    quella in porto senza reali rischi per le persone che, segnalo, non sono state imbarcate a forza ma hanno scelto liberamente di salire.
    Se vogliamo imputare al comandante, poi, anche il fatto che lo stomaco di qualcuno non hanno retto durante la traversata…
    Suggerisco, per il futuro, maggiore calma e sangue freddo 🙂

    Un Ischitano amante del mare, grato a uomini e mezzi come quelli !

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