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venerdì, Maggio 3, 2024

Antonio Stanziola aggredisce vigilessa, denunciato dal Comandante Monti

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IDA TROFA | L’ex comandante dei vigili urbani Antonio Stanziola ancora, purtroppo, protagonista in negativo di una emblematica vicenda. Accade tutto a Lacco Ameno sotto l’occhio vigile dei sistemi di video sorveglianza cittadina che restituiscono un quadro tutt’altro che lusinghiero per un uomo che, per lunghi anni, ha indossato una divisa e rappresentato una istituzione.
Stanziola, dopo aver parcheggiato la sua vettura negli spazi riservati ai Vigili Urbani in Piazza Santa Restituta, mette su un teatrino al limite dell’incredibile e dell’illecito, la scusa ed il modus operandi tipico di chi sta cercando grane o forse opera per altri intenti, per finalizzare altri disegni.
L’uomo, infatti, ha fermato l’auto accanto ad altre vetture e, poi, si è posizionato poco distante, in piedi su uno dei marciapiedi, e da li ha scrutato l’agire degli agenti in servizio. Stanziola, in pratica, così facendo, ha atteso di essere multato e per poi entrare in azione.
La vigilessa, fischietto alla mano e taccuino in posizione, ha elevato regolare contravvenzione avverso la vettura trovata in sosta non conforme. Così anche per altre vetture trovate in una zona dove è vietata la sosta o senza ticket.
Tutto senza sapere chi e come avesse deciso di parcheggiare in uno spazio riservato alla Polizia Municipale.
Fissata la contravvenzione sul parabrezza, il solerte agente in gonnella, è stato letteralmente investito da una scarica di contumelie ed accuse.
L’interessato è montato su tutte le furie inveendo contro l’agente che aveva solo fatto il suo dovere.
L’agente, appena entrata in servizio, è stata accusata di aver multato la sola macchina dello Stanziola che, dopo aver contestato l’operato, per provare la sua tesi accusatoria, ha percorso avanti ed indietro il corso Angelo Rizzoli e la Piazza registrando tutte le multe elevate e protestando vivacemente.
Ne è scaturito un alterco ed una veemente polemica.
Allertato, immediatamente, il comando vigili, sul posto è intervenuto il comandante Raffaele Monti che ha immediatamente provveduto a denunciare l’accaduto quale autorità di PG sulla base del verbale stilato dall’agente Scotti Iolanda e sulla base delle ricostruzioni e dei dati rilevati grazie ai filmati delle telecamere che hanno documentato l’intera vicenda. L’esposto, ormai, è stato depositato e, proprio in queste ore, trasmesso alla Procura di Napoli. Sarà, poi, la magistratura a fare chiarezza su quanto accaduto e sui modi ed i toni usati dall’automobilista multato benché ex comandante di un corpo di polizia Municipale.
Le ipotesi di reato contestate a danno dello Stanziola sono legate alle minacce a pubblico ufficiale e per l’ex comandante dei vigili urbani di Barano potrebbe scattare anche l’obbligo di dimora ed il “DASPO” da Lacco Ameno. Infatti lo stesso è stato di recente protagonista di fatti e procedimenti che lo vedono coinvolti e per i quali è destinatario di altro provvedimento. Inoltre, proprio nell’ambito delle contestazioni avverso multe ed infrazioni al codice della strada, lo stesso Antonio Stanziola, ha presentato, perdendo, una serie di articolate contestazioni alla Prefettura avverso multe e verbali elevati dagli agenti del comune di Lacco Ameno, a lui in particolare, con una vettura intestata ad uno dei suoi germani, tentando di far rilevare presunte false attestazioni su dove e come si trovasse la vettura al momento della multa.
La Prefettura ha rigettato le sue istanze. Quanto accaduto a Lacco Ameno potrebbe essere l’ennesimo braccio di ferro tra lo stesso e il corpo della municipale lacchese, la preparazione all’ennesima contesa giudiziaria. L’indagine, l’ennesima, è scattata.
Ora ci sono le immagini inequivocabili ad incastrare il trasgressore.

8 COMMENTS

  1. partiamo dal presupposto che il reato minacce a pubblico ufficiale non esiste,poi è assolutamente legittimo da parte di un cittadino che paga le tasse in un paese democratico contestare la negligenza da parte di un pubblico ufficiale(POLIZIA,CARABINIERI,VIGILI,ECC.)anzi! ha fatto bene in quanto su tutto il corso anna rizzoli vige un divieto di sosta e di fermata!qundi da cittadino ha fatto il suo dovere,per essere più CHIARO:TU AGENTE HO MULTI TUTTE LE AUTO IN DIFETTO O NESSUNA!IN QUANTO MULTARE SOLO UN AUTOVEICOLO é UN COMPORTAMENTO CONTRO IL BUON SENSO E CONTRO OGNI CRITERIO DI LEGALITà E PROFESSIONALIà.

  2. Ha fatto benissimo…il lacco e diventato uno schifo i vigili fanno le multe a chi vogliono loro ai loro

  3. Il reato di minaccia a pubblico ufficiale esiste e come. L’Art.337 del codice penale così recita: Chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza, è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni. Se proprio voleva far valere i propri diritti, doveva farr solo ricorso al giudice di pace o al prefetto. Informatevi prima di scrivere fesserie fuorvianti.

  4. Legalità e professionalità? A Lacco Ameno? Stiamo parlando di fantascienza? Ci mancavano anche questie vigilesse e vigilini esaltati e represse per questi due mesi di lavoro che fanno ogni tanto. Ma andate a imparare un mestiere.

  5. Se ai loro amici non li toccano proprio,documentate! Fate foto ,video,contattate striscia la notizia prima o poi impareranno!nei paesini è facile documentare!documentate! Le irregolarità!

  6. Documentare? Caspita, sono anni che documento con foto e video. Denunce fatte ai carabinieri, alla polizia municipale ….nulla, non fanno nulla! Confermo quello che scrive Giulia, non ci riesce nemmeno la magistratura

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