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giovedì, Maggio 2, 2024

Ah, quanti dolori per il TRIAGE del Rizzoli

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Il servizio di accoglienza al pronto soccorso non decolla. Farmaci sotto chiave: attenzionati i consumi e verifiche anche al centro San Giovan Giuseppe di Ischia. Ortopedia e Ginecologia ancora in crisi.

Ida Trofa | Finalmente anche il Rizzoli ha avuto il suo Triage e, tra poco, anche i nuovi interpreti con un meno 2mila euro sulle spese di assunzione rispetto al passato. L’accettazione dei pazienti al ricovero presso il Pronto Soccorso è finalmente una realtà, oltre le dichiarazioni di intenti ed i progetti fatti sulla carta. Dopo anni di attese e di promesse, parte uno dei servizi fondamentali per un presidio di pronto intervento, ancor di più per una struttura come quella lacchese. Una realtà non più relegabile al ruolo di Ospedale di provincia, Cenerentola dell’ASL. Eppure manca ancora qualcosa, anzi di più.
Il servizio di accettazione informatizzato stenta a decollare cosi come vive i suoi ormai cronici problemi l’ortopedia e l’assenza di un servizio pomeridiano e nei giorni festivi. Senza contare la massima allerta sulle attività ospedaliere dopo la lo scandalo Cardarelli per analisi e referti esterni realizzati, al contrario, all’interno della struttura. Rizzoli osservato speciale.
Al momento, la vera notizia e che a Lacco Ameno non ci sono stati riscontri in tal senso.
Ancora, tiene desta l’attenzione l’indagine voluta dalla direzione Capuano sull’uso e l’eventuale abuso dei farmaci ospedalieri. Al momento si lavora si alcune piste e gli indizi portano tutti all’esterno dell’ospedale su associazioni e realtà che gravitano intono alla struttura, ma non proprie della stessa.
Anche la ginecologia vive il suo primo vero momento di crisi con quella che rappresenta una vera e propria crisi di parti.
Eppure molti dei disagi lamentati, quelli che più fanno imbufalire l’utenza sono i ritardi e la paralisi del servizio di pronto soccorsi e degli ambulatori. Ieri oltre 100 persone sono rimaste in attesa al PS sin da metà mattinata fino al tardo pomeriggio. Più di mezza giornata per essere visitati. Continuando di questo passo quel che aspetta il Rizzoli è una estate infernale…

IL TRIAGE NON DECOLLA
Il triage avrebbe dovuto avere sin qui un ruolo tutto incentrato sul paziente e dedicato al personale dipendente appartenente al profilo di collaboratore professionale Sanitario Infermiere D che opera presso i PP.OO. Ischia.
Gli infermieri reclutati infatti sono stati allocati nel Pronto Soccorso del Presidio di afferenza per l’espletamento delle attività connesse nelle more che il nuovo sistema entria regime dopo i primi giorni di rodaggio ed attivazione definitiva del TRIAGE nel Pronto Soccorso. E li che nasce l’intera rete del lavoro ospedaliero. Il Pronto soccorso è il cuore del Rizzoli.
Eppure vuoi la novità, vuoi la fase di rodaggio o vuoi forse ancora la scarsa conoscenza di una materia del tutto nuova o forse ancora acredini e gelosie interne scaturite dal nuovo regime di controlli serrati del Dottor Luigi Capuano, il sistema si è inceppato.
Il pronto soccorso con la nuova gestione organizzativa e i nuovi programmi di accettazione e’completamente in crisi. Nonostante l’ impegno di medici del 118 trasferiti che ivi vi lavorano (12 ore su 24), l’impianto non decolla! Serve quasi certamente più professionalità e dimestichezza, serve chi ha già fatto altrove il triage e porti le sue competenze sul presidio Ischitano . Cosi tutto e’ stato scaricato nelle mani di questi pochi medici che lavorano a ritmo pieno e che devono anche fronteggiare un problema di attesa, disagi e paralisi dell’accettazione, mettiamola cosi, per scarsa dimestiochezza.

IN ORTOPEDIA DISAGI
INTOLLERABILI
L’ortopedia del Rizzoli, i servizi agli isolani stanno di certo passando la fase più buia della sua pur lusinghiera storia. La vicenda è ormai arcinota. Nei fine settimana e nei festivi non c’è modo neppure di essere assistiti per le urgenze. Unica alternativa è ritornare a casa con le ossa rotte o farsi ricoverare in attesa e nella speranza che passi presto il week end per far posto ad un nuovo lunedì di lavoro per gli ortopedici in servizio. Solo di lunedì c’è la speranza di essere visitati dallo specialista. Al di fuori delle emergenze e delle ossa rotte per accedere alla visita specialistica bisogna spostarsi a Procida.
Intanto con Delibera n. 323 del 06.04.2017 è stato indetto l’Avviso Interno per il conferimento di un incarico provvisorio di Dirigente Medico per la UOC di Ortopedia e Traumatologia P.O. “A. Rizzoli” di Ischia, ai sensi dell’art. 18 CCNL 1998-2001 e smi, Area Dirigenza Medica Veterinaria. Ciò in esecuzione della deliberazione del Direttore Generale con cui si è indetta la selezione interna per soli titoli, per l’attribuzione di un incarico temporaneo di Dirigente Medico Direttore della UOC Ortopedia e Traumatologia del P.O. Rizzoli-Lacco Ameno-Ischia.
Resta la realtà di un servizio monco e dei gravi ed inenarrabili disagi per l’utenza.

GINECOLOGIA AFFRONTA LA PRIAM VERA CRISI DI PARTI NEL DOPO CONTE
Con il pensionamento di Attilio Conte, pur con l’anno di collaborazione gratuita concessa dall’ASL all’ex primario ormai in quiescenza, la Ginecologia dell’Ospedale Anna Rizzoli vive la sua prima vera crisi di parti. Pochi, se sono vicini allo zero i nascituri venuti alla luce in quel di Lacco Ameno in queste settimane di cambiamenti e ricambio generazionale ai vertici del reparto. Senza una svolta e continuando di questo passo, il reparto rischia di essere pesantemente ridimensionato se non chiuso.

FARMACI SOTTO CHIAVE, TROPPI GLI STRANI CONSUMI, ANCHE AL SAN GIOVAN GIUSEPPE SCATTANO LE VERIFICHE
Anche la farmacia finisce per essere un’osservata speciale, un eccessivo consumo di alcuni prodotti, non ancora sfociato nell’anomalo, ha fatto partire l’indagine interna. Un’indagine voluta dalla direzione Capuano sull’uso e l’eventuale abuso dei farmaci ospedalieri. Al momento si lavora si alcune piste e gli indizi portano tutti all’esterno dell’ospedale su associazioni e realtà che gravitano intono alla struttura, ma non proprie della stessa che avrebbero preso troppo alla leggere il reperimento e l’suo di questi prodotti attinti dalla farmacia ospedaliera. Analogo controllo su richiesta di alcuni interni si sta effettuando presso la clinica San Giovan Giuseppe ad Ischia.La storia potrebbe essere analoga a quella, vecchia, dei ricettari spariti e poi rivenduti in continente.

TEMPI DI ATTESA
INTERMINABILI
Al Cardarelli analisi cliniche e referti fantasma hanno avviato procedimenti disciplinari per 6 operatori napoletani, ad Ischia lo sceriffo Luigi Capuano avvia, per prevenire li dov’è è meglio che curare, un processo di autocontrollo per regolamentare i flussi. Ciò renderà meno snelle le operazioni, ma di sicuro restituirà garanzie e tranquillità nel lavoro.
Gli scandali della sanità campana, fanno vedere mostri ovunque ed è meglio tenere la massima allerta.
Sarebbe infatti intollerabile registrare anche in una realtà cosi piccola come la nostra schifose pratiche clientelari, accessi fasulli al PS senza ricetta, mentre in realtà la povera gente aspetta che si sfoltiscano le lunghe file d’attesa.
C’è un malcontento generale tra la gente, ma anche tra i medici stessi,in ciò dopo i tanti scandali che hanno offeso la sanità Campana, hanno fatto perdere la fiducia nelle istituzioni portando ad uno scoramento generale.
La direzione del Rizzoli sceglie ancora una volta la massima rigidità e controlli meticolosi riscontrando in ciò la collaborazione dell’intero comparto.

UTENTI INVIPERITI, SCINTILLE ALL’ACCETTAZIONE
Noi de il dispari abbiamo provato a chiedere ad alcuni pazienti in attesa di una visita ASL: “Qua non si capisce niente più è uno schifo. Mesi e mesi di attese poi vedi gente in giacca e cravatta che va e viene, fanno schifo tutti quanti…“- ci ha detto un anziana in ansia per la sua salute e speranzosa di poter ricevere a breve la sua visita.
Molti altri hanno preso di mira politici, sindaci e vicesindaci, obbiettivo Ischia, che avrebbero superato le liste d’attesa, favorendo i propri parenti e prendendo cosi in giro i propri concittadini. Ovvero il povero paziente che, regolarmente con il ticket aspetta fuori.
Anche i dipendenti dell’ospedale parlano di una situazione non proprio tutta rose e fiori: troppi carichi di lavoro, troppo stress, pazienti inviperiti ed ostici, un mix pesantissimo che rallenta non solo il lavoro del Pronto Soccorso ma di tutto l’ospedale.
Non resta che auspicarsi che la cura Capuano cominci presto a fare effetto e che magari arrivino prima possibile i rinforzi, in Ortopedia, Radiologia, Reparti e sopratutto che il TRIAGE cominci a funzionare a dovere.
www.ildispari.it

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