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mercoledì, Maggio 1, 2024

Abusivismo, in Campania ok alla legge blocca demolizioni

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I Comuni potranno acquisire gli edifici e riassegnarli agli ‘occupanti di necessità’.

La Regione Campania salva dalla demolizione gli immobili abusivi. E’ stata, infatti, approvata la LR 19/2017 (Misure di semplificazione e linee guida di supporto ai Comuni in materia di Governo del Territorio) che fornirà, entro il prossimo 20 settembre, ai Comuni campani linee guida non vincolanti per la regolamentazione di misure alternative all’abbattimento degli edifici abusivi.

Abusivismo edilizio: locazioni al posto delle demolizioni
La Legge prevede che i Comuni, in alternativa alla demolizione, possano acquisire gli immobili abusivi che non siano in contrasto con gli interessi urbanistici, ambientali o di rispetto dell’assetto idrogeologico, per poi locarli o venderli, riservando una preferenza agli ‘occupanti per necessità’.
In questo modo, la legge regionale sembra formalizzare il concetto di ‘abusivismo di necessità’ del ddl Falanga sull’abusivismo, attualmente all’esame delle Commissione Bilancio e Ambiente della Camera.

Le linee guida campane indicheranno ai Comuni:
– i parametri e criteri generali di valutazione del prevalente interesse pubblico rispetto alla demolizione;
– i criteri per la valutazione del non contrasto dell’opera con rilevanti interessi urbanistici, ambientali o di rispetto dell’assetto idrogeologico;
– la regolamentazione della locazione e alienazione degli immobili acquisiti al patrimonio comunale per inottemperanza all’ordine di demolizione, anche con preferenza per gli occupanti per necessità al fine di garantire un alloggio adeguato alla composizione del relativo nucleo familiare;
– i criteri di determinazione del canone di locazione e del prezzo di alienazione ad onerosità differenziata fra le superfici adeguate alla composizione del nucleo familiare e quelle in eventuale eccedenza;
– i criteri di determinazione del possesso del requisito soggettivo di occupante per necessità, anche per quanto riferito alla data di occupazione dell’alloggio;
– i criteri di determinazione del limite di adeguatezza dell’alloggio alla composizione del nucleo familiare.
“Con le linee guida – ha commentato il vice presidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola – abbiamo deciso di dare delle indicazioni che riguardano il valore del bene e il valore della locazione laddove questo bene venga affidato a colui il quale ne era utente ad una certa data e rappresenti un soggetto riconducibile al novero di coloro i quali hanno uno stato di necessità abitativa naturalmente precisando che ci sono dei requisiti patrimoniali e reddituali, ma anche morali”.
“Per essere chiari – ha aggiunto Bonavitacola – se uno fa il mafioso e il camorrista non può essere destinatario di un alloggio di necessità”.
(da Edilportale.it)

La polemica ambientalista
“Con il Dl sulle misure alternative alle demolizioni degli immobili abusivi approvato recentemente dal Consiglio regionale della Campania siamo di fronte all’ennesima mostruosità legislativa di una classe politica incapace di gestire il territorio, di far rispettare la legge, di pensare al bene collettivo e non al singolo soggetto, per di più fuorilegge. L’acquisizione al patrimonio pubblico delle opere abusive, con la formalizzazione della bufala dell’abusivismo di necessità e l’indecente riassegnazione delle case abusive sotto forma di canone sociale, è un insulto allo stato di diritto e alle persone oneste; bene dunque l’impugnazione dell’atto regionale campano da parte dei Verdi nazionali”.
Lo dichiarano i coportavoce di Green Italia Carmine Maturo e Annalisa Corrado.
“Con l’acquisizione degli immobili abusivi, questi – continuano gli esponenti di Green Italia – passeranno al patrimonio comunale, e i Comuni si troveranno a gestire immobili costruiti senza la garanzia del minimo rispetto delle norme di sicurezza strutturali. Stiamo parlando di una regione, la Campania, dove si stimano circa 70 mila immobili abusivi e dove circa il 70% dei comuni non ha un piano regolatore. E su queste 70 mila case abusive sono state solo 4600 le ordinanze di demolizione e pochissime quelle eseguite davvero. I Comuni avranno l’obbligo quindi di portarli a norma facendo pagare a tutti i cittadini, anche a quelli onesti e che sono stati danneggiati dall’abusivismo edilizio, l’onere di rendere abitabile la casa di chi ha violato la legge ed è stato perfino condannato a demolire il manufatto abusivo”.
“Il provvedimento voluto dalla giunta De Luca è il ‘tana libera tutti’ per l’ennesima ondata di abusivismo edilizio, e le pendici del Vesuvio messe volontariamente e criminalmente a fuoco probabilmente anche per fare spazio a nuovi immobili abusivi, sono la dimostrazione che al peggio non c’è mai fine” – concludono Corrado e Maturo.
I Verdi hanno presentato un ricorso urgente al Governo per l’impugnazione della legge regionale della Campania in quanto il provvedimento “renderebbe più difficile l’azione di contrasto all’abusivismo edilizio”.

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