fbpx
domenica, Maggio 19, 2024

San Vito, a chi serve questa fiera?

Gli ultimi articoli

 

La polemica. Per il presidente di Confesercenti Francesco Pezzullo è inammissibile ripetere gli stessi errori I bancarellari continuano a farla da padroni dopo i fatti dello scorso anno con la coraggiosa denuncia del vigile D’Aiello. Ma evidentemente a Del Deo va bene così. Per Pezzullo una fiera che non si rinnova oggi non ha senso: «Servono idee diverse e un po’ di amore per il territorio»

Infuria ancora una volta la polemica per la fiera di San Vito. La lezione dello scorso anno, con i bancarellari a farla da padroni e gli amministratori a chiudere tutti e due gli occhi, tanto da indurre il maresciallo della Polizia municipale D’Aiello a rinunciare al compito da sempre assegnatogli di controllare la fiera, non è servita. Il Dispari titolò «Gomorra tra le bancarelle di San Vito». Scoppiò il caso, ma oggi è come se nulla fosse accaduto. E infatti quest’anno Del Deo ha autorizzato l’installazione di oltre settantacinque bancarelle nel Piazzale Marinai d’Italia e come se non bastasse anche in diverse strade del centro storico. Privando per cinque giorni gli automobilisti dell’unica area di sosta a servizio del centro. Il piazzale, via Marina, via Genovino, via San Vito, le strade percorse dalla processione. Del Deo ha lasciato discrezionalità al Comando della Polizia municipale di autorizzare una vera e propria invasione. Di male in peggio. E nemmeno le ultime critiche, come riportato da Il Dispari, lo smuovono dalla sua posizione.
Una scelta contro la quale si è già scagliato, come riferito da queste colonne, il consigliere di opposizione Vito Iacono, stigmatizzando l’occupazione di un’area strategica per il paese. E gli ha fatto eco l’altro consigliere di minoranza Chiara Conti, definendo la fiera una baraonda vergognosa. Ma tutte le critiche sembrano non toccare Del Deo. Del resto, anche dopo la coraggiosa presa di posizione di D’Aiello, lasciato solo da amministratori e colleghi, lo scorso anno dal “palazzo” non partì alcuna iniziativa. I “caporioni” dei bancarellari si aggiravano tranquillamente per le stanze del comune, compresa quella del sindaco. E come se fossero loro a comandare a Forio, davano suggerimenti al comandante della Polizia Municipale Iacono. Nessun bancarellaro, a quanto pare, è stato punito per i fatti del 2016. Tanto che oggi si assiste alle stesse scene. Questi personaggi sono “di casa” in municipio ed evidentemente a Del Deo e a qualche altro occupante del “palazzo” va bene così, fa comodo ai loro interessi.
Peccato che a rimetterci sia il paese. Per una fiera che ogni anno appare identica a se stessa, organizzata evidentemente solo in base alle esigenze di chi amministra e non a quelle di una località turistica, che dovrebbe proporre qualcosa di più accattivante. E una critica anche costruttiva arriva da Francesco Pezzullo, presidente di Confesercenti Isola d’Ischia. Che si richiama proprio a quel titolo de Il Dispari per denunciare i fatti dello scorso anno. Per poi chiedersi: «E’ cambiato qualcosa oggi ? Dopo gli incresciosi episodi del 2016, che videro coinvolto il vigile D’Aiello, siamo punto e a capo. E’ inconcepibile che si possano commettere gli stessi errori. Errare è umano, perseverare è diabolico».
Ma Pezzullo appunta le sue critiche anche sulla utilità della fiera per come ogni anno viene riproposta: «Forse andava bene quarant’anni fa, certamente non oggi. La merce proposta è la stessa in vendita tutti i giorni nei vari mercati isolani… Che senso ha oggi continuare a fare una fiera con 75 banchi e più i vari permessi ad personam, senza proporre nulla di nuovo?».
Anche per il presidente di Confesercenti sottrarre un’area di sosta al paese è una scelta scellerata: «Che dire della location? Il Piazzale Marinai d’Italia è l’unico grande parcheggio della zona e viene occupato dalle bancarelle, togliendo un servizio essenziale alla comunità e ai turisti. Chi arriva a Forio dove deve andare a parcheggiare?».
Ma quello che Pezzullo suggerisce, ammesso che Del Deo abbia mai ascoltato qualche suggerimento sensato, è un “guizzo” di fantasia: «E’ auspicabile cambiare tendenza e dare lustro a questa festa patronale con idee diverse e un po’di amore per il territorio. Forio ha bisogno di idee e non di improvvisazioni…». Lo ripete ogni anno, non solo in occasione di San Vito ma anche delle manifestazioni natalizie. Peccato che chi governa Forio se ne freghi.

5 COMMENTS

  1. Concordo con Pezzullo ci vogliono le idee…..
    la prima ?
    Un progetto che coinvolga tutti , per prima la Chiesa, poi il comitato ,la confesercenti ,le Associazioni , l’Amministrazione comunale,gli albergatori ecc ecc . Un progetto che si scriva sin da ora, lasciando le polemiche
    Come Scuola lancio la mia idea :coinvolgere gli alunni in un concorso per la festa di S.Vito 2018 : La festa che vorrei….Lo spirito della Festa potrebbe essere quello di fortificare la tradizione religiosa coinvolgendo i giovani di tutte le Parrocchie e dal punto di vista folkloristico trasformare l’attuale fiera in una significativa mostra di prodotti tipici eno-gastronomici , antiche arti e mestieri con giocolieri e artisti di strada.
    Questi sono solo piccoli suggerimenti costruttivi e non inutili critiche e sterili polemiche.
    Spero che S.Vito accompagni benevolmente il fiorire di questi buoni propositi .

    • Una parola Chiara Conti. AMORE per il territorio…che non hanno,fanno le cose tanto per farle idem per Natale..

  2. 3 giorni incessanti di fuochi d’artificio (in realtà vere e prorpie bombe. Bambini e animali terrorizzati. Inquinamento acustico e ambientale. Spreco di denaro pubblico e degrado sempre più dilagante: i gazebo del molo di Forio non hanno la copertura!!! Immaginate bambini, anziani e donne incinte in attesa di un aliscafo alle 14.00. BARBARI e INCIVILI!

  3. a cosa servono più di settantacinque bancarelle? cosa vendono di utile?
    non sarebbe meglio mettere qualcosa di più caratteristico che è attinente a Forio e all’isola??

  4. Gianni e proprio di questo che parliamo,si possono invitare altre località dove si festeggia San Vito. addirittura ho saputo che in Russia ci siano delle ossa di san Vito si possiamo gemellare,poi cè l’Artigianato locale e tante altre ideee che il comune non vuole sentire.basta improvvisazioni..

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos