fbpx
venerdì, Maggio 3, 2024

Riforma: quali scenari per la politica locale?

Gli ultimi articoli

4 dicembre: voce al popolo per una riforma costituzionale che potrebbe anche saltare, ma che tuttavia, e su questo siamo tutti d’accordo con Renzi, volenti o nolenti, determinerà “nuovi scenari politici chiunque vinca!”. Può dirsi lo stesso per Ischia? Vittoria del SI o del NO, quali scenari politici anche per Ischia? Il Referendum influenzerà o meno anche la situazione politica locale?

Gli incontri/scontri tra Si e No qui da noi stanno assumendo toni e connotati eterogenei in queste giornate che si riducono sempre più avvicinandoci alla data della verità popolare.

Sarà per le diverse location interessate ad ospitare i promotori di iniziative locali d’ informazione, sarà per i relatori che sempre di più dai banchi di tribunale si stanno alternando alle diverse tavole verdi, sta di fatto che ne vien fuori una interessante platea di attori “politici”, quand’anche non sia questa la loro intenzione. Benvenga! Finalmente la società civile si fa avanti e fa sentire la propria voce! E che voce! Argomentata, motivata, mai urlata, ma chiara e pacata, in una sola parola: civile.

Sottotono è la voce della politica locale ufficialmente disinteressata al Referendum, o forse preoccupata dallo stesso? Fatte chiaramente le debite eccezioni, quelle che per intenderci, non ci meravigliano più di tanto in quanto meri atti dovuti nel corso di iniziative promosse da altri, i nostri primari rappresentati politici così come si stanno atteggiando in vista del 4 dicembre motivano serie preoccupazioni!

Renzi non le manda a dire ed apertamente ci tiene a sottolineare lo stato dell’arte: “questo referendum sta tenendo banco sullo scontro politico e non sul piano riformistico”. Un errore che rende ancor più velate le vere finalità di questa proposta costituzionale. Lo scontro non è se tenere in piedi il Senato così come lo conosciamo o meno, il CNEL o meno, il Titolo V o meno, ma l’attuale sistema partitico con tutte le sue contraddizioni o meno, per non dire, con tutta la pletora di deputati ed omuncoli vari che rischiano la poltrona o meno.

L’assunto, vista la straordinaria strumentalizzazione politica cui stiamo assistendo, non può essere altro che questo: il 4 dicembre decreterà vincitori e vinti sul fronte politico e non costituzionale.

Davvero un peccato!

Nessuno di noi potrà essere certo di aver votato in coscienza su di un testo costituzionale od a sostegno di una strategia politica piuttosto che di un’altra. Tutto questo è colpa delle circostanze, di un clima politico lontano anni luce dalla pacificazione tra le parti su questioni di interesse generale. E se questo vale su scala nazionale, non è che ci si discosti più di tanto lanciando una occhiata più da vicino, non oltre i nostri municipi, quand’anche permei il completo disinteresse rispetto il SI o NO alla riforma.

Ci sono maggioranze ed opposizioni, uomini del SI e uomini del NO, pronti a tenersi banco su tutto, fuorchè in questo momento, sul Referendum. Il motivo è solo uno: se a livello nazionale la battaglia è sul se andare al voto anticipato o meno forti dell’esito referendario, qui da noi il dubbio è se sia il caso di esporsi promuovendo o meno la riforma tra i propri elettori e dunque stimolando pronostici in vista del maggio 2017, consapevoli che comunque questo appuntamento sarà determinante sullo scacchiere politico locale in vista proprio delle prossime amministrative.

Lo sappiamo tutti che ogni chiamata alle urne determina una lettura del voto. Per cui, è chiaro che le nostre maggioranze ed opposizioni locali abbiano concordato almeno su questo: niente campagna referendaria!

Vinca il SI od il NO il 4 dicembre, se le Politiche saranno comunque il nuovo campo di battaglia della politica nazionale, nessuno scampo ci sarà allora per la nostra politica locale, quella che per conseguenza romperà gli indugi.

Senza l’attuale Senato dove credete che possa posizionarsi il nostro attuale Senatore? E per l’attuale Primo Cittadino di Ischia, potranno davvero aprirsi le porte d’Europa?

Cosa accadrà dunque ad Ischia all’indomani del Referendum?

Mentre il civismo del fronte del SI e del NO si palesa nelle piazze, la politica locale attende in disparte il 5 dicembre, tra manovre occulte ed incontri improbabili.

La stampa si costringe in locubrazioni mentali su rose e rose di papabili candidati ed altrettante liste di supporto, scatenandosi nell’elencazione dei soliti noti. Eppure c’è qualcosa che comunque non convince. Non sarà la solita mossa dei nostri politici di sempre? Confondere l’opinione pubblica propinando nomi che verranno saltati appena i giochi si chiariranno? Appunto appena dopo la chiamata referendaria?

Non può essere altrimenti! In caso contrario vorrebbe dire che Ischia è davvero alla frutta!

Ed allora ben vengano davvero le tavole verdi, ben vengano le voci di chi ha reale interesse sul futuro della nostra società.

Se quel fronte del SI e del NO alla riforma non s’arrestasse il 4 dicembre, se queste voci continuassero a farsi sentire sul futuro del nostro territorio in vista del prossimo maggio, non credete che potrebbero rivelarsi due alternative reali all’attuale e stantia compagine politica locale sia di maggioranza che di opposizione?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos