fbpx
domenica, Aprile 28, 2024

Politica. Orlacchio e Di Meglio: “Con “Azione” di Calenda per dare ad Ischia una visione unita e europea”

Gli ultimi articoli

Giovanni Orlacchio è il coordinatore isolano di Azione: "Che politica è quella che attrae i giovani? La vera politica. Bisogna ridisegnare la nostra storia politica, partitica, amministrativa. Non è una questione di individui, ma è anche una questione di che idea si ha di politica”

Benvenuti a Giovanni Orlacchio e Andrea Di Meglio, rispettivamente coordinatore del circolo multi comunale isolano di Azione e membro del direttivo del partito di Calenda ad Ischia. Proviamo a comprendere qual è la dimensione che vi ha spinto, prima di affrontare qualche problema più politico, sia nazionale che locale, ad affrontare questa scelta. E iniziamo da Giovanni.

– La domanda che ci siamo fatti un po’ prima, mentre parlavamo, “perché Azione”. Mi hai risposto “Perché no?”
“Rispondo ancora: perché no Azione? Io, come Andrea e gli altri, pensiamo che Azione risponda alle esigenze storiche. Da trent’anni l’Italia decresce in tutti i fattori: sanità, istruzione, salari. E questo è legato al sistema bipartitico, a questo falso distinguo retorico tra destra e sinistra, fascisti e comunisti dell’altro secolo, utilizzato per militarizzare l’elettorato e che ha prodotto disinteresse nell’azione pubblica, a dimenticare di fare le cose come si deve e a pensare di portare a termine risultati. Rispetto a paesi simili come Germania e Francia, i salari sono fermi da trent’anni. La sanità è più debole, la scuola è fragile.

I ragazzi che escono dal ciclo di scuola superiore hanno competenze fragili. Il legame tra imprese e università è fragile. Sono tanti i problemi che vanno affrontati con un partito che metta al centro la persona e che abbia un’idea di società e di politica che debba investire sul welfare. Bisogna favorire la mobilità sociale, ma a suo tempo, bisogna favorire l’iniziativa economica privata. L’impresa non va demonizzata, anzi va incentivata perché si creano posti di lavoro e ricchezza re-investibile nella cosa pubblica. Perché Azione? Azione è il partito che tratta i giovani come meritano. In Azione i giovani non sono messi in un acquario come fanno altri partiti con formazioni distinte, in Azione i giovani fanno politica. Sono molto contento di essere riuscito con Andrea e altri ad ottenere questa nomina a coordinatore transcomunale sull’Isola d’Ischia. Essenziale è stata la coordinazione con Giosi Ferrandino, eurodeputato e sindaco di Casamicciola, ringrazio il segretario regionale Giuseppe Sommese e provinciale Marcello Tortora. E’ l’inizio di un percorso che poi ci porterà, nella seconda metà di questo anno ad un congresso per dare ad Azione veste giuridica e organizzativa stabile sul nostro territorio”.

– Andrea, il gruppo di azione che parte da due volti giovani, come inizia a muovere i primi passi ad Ischia? Siete parecchi e mi sembra di aver capito che c’è stato un tesseramento spontaneo da quella che è l’azione politica e di comunicazione di Calenda e di tutti gli altri protagonisti della politica nazionale.
Di Meglio: “Il bello di questa esperienza Azione a Ischia è che sia nata da un caffè al bar come convergenza di idee, di pensieri e non di ideali. Ecco, questo forse è significativo sottolinearlo. Non ci siamo incontrati perché appoggiamo un’idea o un partito nello specifico, quanto piuttosto perché condividevamo una cultura di convergenza e di unità. E questa dialettica vale per Azione tanto a livello nazionale quanto locale. Siamo sei comuni ma pur comunque con una comune intenzione delle istanze che vogliamo portare. Lo scopo è unire quello che è il panorama politico, che intendiamo fondare su basi pragmatiche orientate a fare le cose. In questo ci siamo ritrovati ed è stato molto bello. Attualmente questa veste di pluralismo si riscontra in tutti i tesserati. Ci sono dei consiglieri comunali e un assessore di Casamicciola. Siamo giovani e meno giovani, ma comunque c’è una grande eterogeneità, tuttavia sempre orientata sui medesimi criteri che sono quelli dell’impegno per ‘azione”.

“Esatto” aggiunge Orlacchio. “Prima nella domanda ha utilizzato la definizione “partito di Calenda”. In realtà Calenda è il segretario di un partito che ha una chiara visione di società, con una classe dirigente che cresce sempre di più. Una classe dirigente che speriamo crescerà anche qui ad Ischia ed infatti ci rivolgiamo a tutti gli attuali amministratori locali, consiglieri, assessori e sindaci che sono interessati e possono entrare in contatto con noi. Abbiamo i nostri canali social, possono scriverci alla mail IsoladIschiainAzione@gmail.com. Azione è qualcosa di più di un partito leaderistico come sono stati negli ultimi trent’anni. Questa aspirazione di società ci ha avvicinato in maniera spontanea”.

Le istanze che porta avanti Azione che sono quelle che caratterizzano un po’ l’azione, non come partito, verso il centro di questo grande paese diviso a metà. Dove una sinistra invoca il pericolo fascismo da un lato, dove dall’altro lato invece, non si riesce ancora a capire se sono tutti pronti ad avere la caratura giusta di poter amministrare un paese e voi puntate al centro. Il famoso centro, quello che negli anni prima della grande sciagura di Mani Pulite era la Democrazia Cristiana. C’è spazio al centro?
“Azione – aggiunge Orlacchio – non ha ambizioni come altri partiti della stessa area di fare l’ago della bilancia. Non è il centrino, non è il centro che si pone a disposizione delle maggioranze di turno, il nostro partito è nato avendo ambizioni maggioritarie. L’ambizione no è essere il centro, è di diventare centrale. E’ corretto il richiamo alla Prima Repubblica e a quel partito che ha governato il nostro paese per più di quarant’anni. Ma si tratta di un periodo storico differente, che è interno ad Azione dove ci sono popolari, quindi democristiani, ci sono i riformisti, ci sono i liberali. Tutti quanti messi insieme dall’idea di essere un partito della Repubblica, della Costituzione, dei primi dodici articoli, in particolare dell’articolo tre, comma due, della Costituzione: la mobilità sociale, la rimozione degli ostacoli così da permettere a tutti lo sviluppo della propria personalità. Bisogna focalizzarsi su scuola, salari e sanità. E poi incentivare l’iniziativa privata che deve essere sempre finalizzata alla funzione sociale”.

“Credo – spiega Di Meglio – inoltre che ci sia spazio al centro, anche perché il centro come posizione forse neanche c’è. Noi siamo abituati culturalmente a pensare al centro come mediazione tra istanze opposte. Quello che vorremmo sostenere è un centro come posizione autonoma, votata al pragmatismo a ciò che c’è di concreto e necessario da fare”

Orlacchio: “Questo elemento centrale si declina anche nelle posizioni sulle riforme costituzionali. Gli italiani sono moderati, siamo una popolazione predisposta al dialogo. Non ci sono gli estremi in Italia. Il ruolo del Parlamento è molto importante. Purtroppo possiamo affermare che il Parlamento, che dovrebbe essere espressione del popolo, è attualmente il luogo meno rappresentativo di questa nazione. Questo qualcosa va affrontato con riforme costituzionali, va affrontato con leggi che possano in qualche modo inserire la democrazia all’interno dei partiti. Ora Azione sta tentando di organizzarsi in maniera autonoma con norme auto messe e democratiche così da favorire la nascita di una dirigenza migliore e più rappresentativa. In molti partiti le persone che vengono candidate e che prendono posto in Parlamento, hanno l’unico “merito” di essere quelle più vicine al capo partito. Questa è una cosa che va a stimolare populismi, estremismi, sovranismi. Tutto ciò non fa bene al nostro Paese e da trent’anni ci porta a decrescere.

Faccio una domanda per mettere un po’ in piedi su quella che è la realtà locale. Forse due domande. Vi chiedo di illustrare il ruolo di Giosi Ferrandino nel partito ad Ischia. Ferrandino è forse uno dei politici che ha raggiunto più successo rispetto a tutti gli altri, è un politico dal peso non indifferente, unisce quelli che gli stanno vicino e tiene lontano gli antagonisti. Abbiamo parlato di Azione, avete in qualche modo anche ben illustrato la posizione del partito rispetto ai temi nazionali, però vi volevo portare un attimo ad Ischia e a quello che Azione può realizzare ad Ischia rispetto a quelli che sono i nostri problemi. Aggiungo, per esempio, la rappresentatività istituzionale del territorio che si è persa rispetto a quello che è l’ente Regione. Siamo completamente alla deriva nel mar Tirreno e la lontananza da Napoli aumenta e non sappiamo dove stiamo andando. Qual è anche la vostra proposta locale.
Orlacchio: “E’ Isola d’Ischia in Azione. Le divisioni amministrative sono una cosa da rispettare, ma quando si parla e si ragiona di politica sull’Isola non si può che avere una visione unitaria, la geografia ci rende uniti. E poi ci sono interessi strategici, economici, di promozione che non possono essere trattati se non unitamente. Saremo, fin dalla nascita, un partito trans comunale. Per quanto riguarda il rapporto con Giosi Ferrandino, è per noi un punto di riferimento, è il nostro europarlamentare, nonché sindaco di Casamicciola, nonché membro del comitato nazionale di Azione. Il nostro gruppo è nato in maniera spontanea, come dicevo prima. Molti ragazzi sono tesserati ad Azione perché Azione è terreno fertile per i giovani.

Giosi Ferrandino è stato un supporto costante nel percorso che abbiamo seguito per ottenere questa nomina di coordinatore trans comunale. Il rapporto con Giosi è di coordinamento e di supporto ma c’è una autonomia reciproca. Per quanto riguarda il partito, ad Ischia, mi ricollego a quello ho detto prima, partiremo da questa necessità di ragionare con una prospettiva unitaria sugli interessi strategici dell’Isola. Una sanità che sia più adeguata ai 60.000 abitanti del territorio, nonché a tutti i turisti che ci sono durante il periodo estivo. Investimenti sulla scuola che ci sono stati, ma non sono abbastanza, investimenti per salvaguardare il territorio dal rischio idrogeologico, investimenti per promuovere il brand Ischia all’estero. E poi le prime attività che faremo saranno un ciclo di eventi in vista delle elezioni europee. E non è casuale”.

Sarebbe stata la prossima domanda.
“Questo ciclo di eventi sull’Europa vuole far sì che in Ischia diventi un posto non solo di benessere, non solo di terme, ma anche di cultura e di dialogo. E ripartire dall’Europa, Calenda lo ha detto più volte, vuole essere un segnale, cioè, costruire un’isola che sia europea. E questo significa tante cose.

Di Meglio: “Il primo problema da cui partire è che siamo sei comuni, sei amministrazioni, sei identità. Un problema culturale e quindi amministrativo e funzionale. Noi dobbiamo unire le amministrazioni, le associazioni di categoria. Il fatto, mirabile senz’altro, che si sviluppi un piano turistico, ma solo per un comune, il Comune di Ischia, non includendo tuttavia o non trovando la condivisione in questa programmazione di altre cinque entità amministrative, è già di per sé una denuncia gravissima della divisione programmatica e organizzativa che vive il nostro territorio. Quindi esistono queste istanze critiche di divisione, ancor più avvertite dai giovani. Un altro aspetto positivo che è emerso dalla modalità con cui è nato questo gruppo è lo spazio che è stato dato agli stessi giovani.

Giosi Ferrandino è sicuramente un politico di una certa esperienza, ben inserito senz’altro, ma ci ha lasciato anche tanto spazio e ci ha lasciato operare in libertà. E’ interessante e bello anche per i giovani che vorranno interessarsi di questa nuova realtà di Azione. Per quanto concerne invece il ruolo politico di Giosi, è sicuramente il più proiettato per quanto concerne il territorio in ambito politico. Ed è una cosa buona perché ci aiuta a nutrire una prospettiva di un’isola internazionale, che parte dal territorio campano e arriva in Europa e arriva nel mondo. Se riusciremo in questa organizzazione di eventi e queste attività per le europee, daremo questo genere di segnale. Ischia può essere un palcoscenico centrale all’interno della scena politica italiana ed europea”.

Orlacchio: “C’è un certo pragmatismo misto a una chiara visione ideale. Prima nella domanda c’era anche un riferimento all’assenza di un rappresentante isolano nel consiglio regionale.  Rappresentare Ischia in terraferma è essenziale, ma non va bene se non accompagnato da progetti concreti. Per essere precisi, l’obiettivo della politica è quello di servire. E’ quello di portare a terra dei risultati per i cittadini. I politici vengono pagati per soddisfare i bisogni della popolazione. Chi fa politica deve farlo per l’onorabilità. Cose diverse da improvvisate carriere politiche per avere uno stipendio che forse, in alcuni casi, molti politici non riuscirebbero ad avere con la loro vita professionale. Questo è il binomio e la caratterizzazione che a noi giovani entusiasma: pragmatismo misto ad una visione chiara di cosa si vuole fare”.

Domanda scontata e forse stupida. Però la faccio semplicemente perché immagino che in qualche modo il vostro cono di luce si rivolga a più o meno ai vostri coetanei. Spesso leggendo, seguendo le televisioni, in qualche modo seguendo il dibattito, si dice i giovani non sono attratti dalla politica oppure i giovani sono distanti oppure i giovani inseguono altre chimere. C’è veramente spazio per i giovani. Dovete conquistarlo? State lottando? Oppure vedendo soltanto giovani, magari qualcuno pensa di poter svecchiarsi in qualche modo. Correte il rischio di diventare delle pedine sulla scacchiera della politica? Aggiungo soltanto una piccola nota a quello che diceva Andrea rispetto al Comune di Ischia e il piano di turismo e al non coinvolgimento degli altri comuni. Tuttavia, ti devo dire da chi guarda da un po’ di tempo alla nostra politica reale, che magari mettere insieme sei teste su un argomento così complicato, è una vera utopia. C’è spazio per i giovani realmente?

Orlacchio: “Parte della risposta che sto per dare, è stata data nella prima risposta alla prima domanda. Azione è il partito più rappresentativo dei giovani, ciò si vede dai risultati elettorali nel 2022, al secondo posto c’era Fratelli d’Italia. I giovani sono tendenzialmente disinteressati dalla politica. Ma a che tipo di politica? Quella che negli ultimi trent’anni è stata alla guida del territorio nazionale. L’idea di fare politica in Azione è molto diversa. Trattare i giovani come meritano è qualcosa di diverso dall’utilizzarli per ringiovanire una classe politica ormai fossilizzata. I giovani vanno messi in campo per fare politica e noi vogliamo prenderci responsabilità. Vogliamo dare il nostro contributo e avere l’ambizione di prenderci lo spazio politico e non aspettare che ci viene concesso da altri. Quella che crea disinteresse non è politica, è altro”.

Di Meglio: “Penso in buona fede che ci sia spazio per i giovani. E c’è uno spazio da conquistare e occupare che fisiologicamente si sta liberando per delle ragioni funzionali e lo abbiamo visto nel contesto locale con la frana della fine del 2022. Ci sono schemi politici che non funzionano, non hanno dato frutti, sono stati sterili e sono gli stessi amministratori che hanno avuto esperienza politica, che si sono resi conto di questo. I cittadini se ne sono resi conto e nutrono molto interesse nei confronti di iniziative giovanili, perché ci si è resi conto che quegli schemi sono non fruttiferi sul piano culturale”.

Orlacchio: “Esattamente. Che politica è quella che attrae i giovani? La vera politica. La politica che etimologicamente, Calenda lo ripete sempre, è l’arte di governo. La politica ha in sé un compito architettonico. Che cosa fa il politico? Si occupa della cosa pubblica. Cos’è la cosa pubblica? È lo spazio in cui tutti noi sviluppiamo la nostra personalità, cresciamo come uomini, come cittadini, come imprenditori, come professionisti. Se le cose negli ultimi vent’anni non hanno funzionato, è perché i responsabili dell’architettura pubblica non si sono occupati di questo. Non hanno creato le condizioni per far sì che tutti possano dare il loro contributo. Bisogna ridisegnare la nostra architettura politica, partitica, amministrativa. Non è una questione solo di qualità individuali, ma è anche una questione di che idea si ha di politica e quali sono gli strumenti che possiamo utilizzare per occuparci della cosa pubblica. I giovani, se hanno questa idea di politica, sono i primi a interessarsi della cosa pubblica per costruire al meglio il loro futuro”

Veniamo all’appuntamento dell’8 e 9 luglio che è cruciale. Quali sono le vostre sensazioni che si vivono all’interno del partito? Qual è la prospettiva di Azione rispetto a quello che è il banco di prova, importante, delle elezioni europee?

Orlacchio: “Azione fino ad ora si è sempre presentata alle varie elezioni in coalizione con altri partiti, tranne nel caso di Roma, in cui la lista Calenda sindaco è andata molto bene ci siamo presentati soli. Le elezioni europee del 6 e 9 giugno saranno un banco di prova in cui ci si misurerà. Però sono elezioni di opinione. Sono elezioni molto sentite dai giovani e dalla base imprenditoriale. Siamo fiduciosi e tranquilli di superare la quota di sbarramento del 4%”.

Di Meglio: “Ad ogni modo l’intenzione è quella di organizzare un gruppo il più comprensivo possibile anche su basi europeiste, necessarie per quello che concerne il contesto storico. Contesto in cui anche noi siamo chiamati a riflettere su quella che è la proiezione europea in un mondo geopoliticamente sempre più complesso e a cui bisogna necessariamente rivolgere uno sguardo”.

Farete campagna elettorale come siamo abituati è un po’ noi boomer con comizi e piazze, oppure pensate di portare avanti una campagna elettorale magari più basata sui social?

Orlacchio: “Pensiamo che la chiave sia mettere insieme il metodo di fare politica che è sempre stato quello dei comizi e della piazza con attività social. Ormai viviamo contestualmente nella vita fisica e nella vita online. Viviamo onlife. E’ bene che la politica sia presente in entrambi i campi da gioco”.

Di Meglio: “ Vorremmo provare a non fare solo rumore. Vorremmo provare a fare azione per portare un contenuto”

Orlacchio: “E questo contenuto partirà dagli eventi che sicuramente lanceremo nelle prossime settimane. Ragioneremo su cosa è l’Europa, quale sia il suo futuro e perché queste elezioni sono molto importanti per il nostro paese e per il nostro territorio”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here