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martedì, Maggio 7, 2024

Pachidermi e Pappagalli

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Il titolo della nuova canzone di Francesco Gabbani, quello della scimmia nuda balla, calza a pennello per commentare l’ennesima pacchianata nata tra Casamicciola e Lacco Ameno: il consiglio comunale congiunto.
Una ridicolaggine così estrema che, se non fosse nata tra Casamicciola e Lacco Ameno, ci saremmo chiesti se l’idea fosse venuta ad un casamicciuolo o ad un laccaiuolo.
Due organi che non hanno nulla a che fare tra di loro. Due organi dello stato che, per convenzione, sono autonomi. E, metterli insieme, non serve a niente. Forse a prendersi gioco dei cittadini che non seguono le pagliacciate dei propri eletti. Forse a buttare un po’ di fumo negli occhi di chi non li conosce. Ma chi li segue, tutti i giorni e da sempre, sa bene che quella di domani mattina sarà l’ennesima presa per i fondelli con la qualche una classe politica indegna si prende gioco dei suoi cittadini.
Non hanno saputo neanche scrivere lo stesso punto all’ordine del giorno. Per Lacco Ameno è “Terremoto. Emergenze e ricostruzione”. Per Casamicciola, invece, “emergenza terremoto”.
Dopo lo show, il comune di Casamicciola si avvierà ad approvare il bilancio consolidato, lo stato delle partecipate, la rettifica di una delibera e una variazione di bilancio. Ma a cosa serve questa presa in giro?
A chi giova questa ennesima pagliacciata firmata da pachidermi e pappagalli? A nessuno.
Civici consessi che non hanno nessuna utilità. Oggi, con il terremoto alle spalle, è inutile ricordare agli amici che in tempi non sospetti i due comuni avevano votato per l’unificazione dei servizi essenziali. Casamicciola e Lacco Ameno dovevano condividere, insieme, i 9 principali rami della pubblica amministrazione. Una sorta di “unione” che avrebbe permesso una gestione più efficace ma un minor mercimonio di diritti e piaceri. Come potete ben immaginare non c’è mai stato nulla di fatto. Se non lo scambio del “firmarolo” per eccellenza e dei suoi pupilli…
Cosa ci dirà il pachidermico Castagna? E cosa il pappagallo Pascale? Nulla di intelligente e di opportuno. Non ci sono strumenti normativi, non ci sono decisioni da poter assumere in maniera collegiale, non c’è unità di intenti, altrimenti l’avremmo letta negli atti pezzotti che sono stati emessi fino ad oggi. Ma niente, bisognava prendere in giro gli sfollati di Casamicciola e di Lacco Ameno. Bisognava ridicolizzare l’istituzione ancora una volta. Arriva oggi perché si sente l’odore della ricostruzione? Si sente l’odore dei soldi. E, oltre alle tangenti sulle macerie, agli affidamenti diretti, alle somme urgenze e gli squallidi eletti si sente l’odore del business e dell’occasione che fa, come si suol dire, il consigliere o l’assessore comunale ladro!

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