fbpx
lunedì, Maggio 20, 2024

Legnini: «Il Piano fa parte di una strategia complessiva per la sicurezza» Il Commissario spiega l’importanza della pianificazione intercomunale

Gli ultimi articoli

«I progressi finora realizzati nella ricostruzione non sono sufficienti; ci occuperemo di questo il 15, in un incontro con cittadini, comitati e sindaci». La sospensione del Cas «è una misura finalizzata a sollecitare i cittadini»

– Con il Commissario Straordinario e Delegato Giovanni Legnini priviamo a riflettere su questa giornata speciale. Ormai la possiamo considerare un po’ più ischitano e, da ischitani, possiamo dire che finalmente è riuscito a unire i sei Comuni nel rivedere e unificare i Piani di Protezione Civile. Questo è un grande risultato, ma sembra che questa pianificazione intercomunale sia finalizzata anche alla realizzazione di interventi concreti. Attualmente, l’attenzione è principalmente su Casamicciola, nonostante si vedano piccoli lavori a Sant’Angelo e in altri luoghi. Penso che questa pianificazione sia essenziale per garantire la sicurezza generale dell’isola.

«Come sottolineato, il Piano Intercomunale di Protezione Civile, unico per l’isola di Ischia e in linea con le indicazioni regionali, rappresenta un valore fondamentale per i motivi ben noti agli ischitani. Qualsiasi evento catastrofico che colpisca un punto dell’isola influisce sull’intera comunità, impattando la viabilità, i servizi, le scuole e la vita quotidiana dei cittadini. Questo piano non solo è prezioso di per sé, ma costituisce anche un elemento chiave di una strategia più ampia, attualmente in fase di attuazione. Tale strategia include il Piano di Protezione Civile intercomunale e gli interventi di riduzione del rischio, con circa 60 azioni già completate e 200 interventi di varie dimensioni, inclusi quelli recentemente finanziati con 10 milioni di euro per le emergenze. Gli interventi emergenziali, il piano e le azioni strutturali, approvati definitivamente il 24 aprile, sono tutti passi verso la ricostruzione, che deve iniziare con decisione. I progressi finora realizzati non sono sufficienti; ci occuperemo di questo il 15, in un incontro con cittadini, comitati e sindaci, per discutere insieme il modo di accelerare questo processo. Il piano di protezione civile di cui parliamo oggi è, dunque, parte integrante di questa strategia complessiva».

L’ACCORDO CON GLI ORDINI PROFESSIONALI

– Commissario, solo per tornare velocemente all’ultima ordinanza che lei ha emanato, quella per la ricostruzione privata. Abbiamo letto anche delle prese di posizione abbastanza severe, come l’articolo che prevede la sospensione del Cas per chi non presenta il progetto. Tuttavia, dopo l’approvazione di quell’ordinanza ci è arrivata una buona notizia: il governo ha in qualche modo finanziato tutti gli interventi urgenti. Cosa manca ancora da finanziare?

«La sospensione del Cas è una misura che abbiamo introdotto nel Centro Italia, dove è già in vigore. Non stiamo facendo nulla di nuovo. Questa decisione è stata presa in collaborazione con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che ringrazio per il suo costante impegno e supporto, insieme ai presidenti delle quattro regioni del Centro Italia. A Ischia, abbiamo introdotto questa misura dopo aver atteso un anno e mezzo dall’evento catastrofico per stabilire chi può presentare domanda e beneficiare dell’assistenza dello Stato. Ovviamente, se ci sono impedimenti, la misura non si applica. Se qualcuno non presenta il progetto non revochiamo il Cas, ma lo sospendiamo fino a quando non viene presentato. Ho letto le sue parole, che leggo sempre molto attentamente, ma non è un’estorsione. È una misura finalizzata a sollecitare i cittadini: “Vuoi essere assistito dallo Stato? Muoviti, fai quello che devi fare!”».

– Il senso delle nostre parole non era nella direzione dell’estorsione, bensì come cittadini finalmente messi all’angolo, come il pugile che poi deve reagire per uscire da quell’angolo. E poi arriva l’accordo con gli Ordini per aiutare i cittadini a parlare con i tecnici…

«Questa proposta è davvero innovativa. Per essere chiaro, desidero ringraziare i tecnici di Ischia che stanno lavorando alla ricostruzione. Tuttavia, il loro numero è limitato e ci sono due opzioni: dare loro più tempo o aumentare il numero di tecnici. Personalmente, ritengo che sia meglio aumentare il numero di tecnici. Se i tecnici che si occupano del sisma a Ischia saranno in grado di espandere la loro capacità di elaborare progetti, sarò molto soddisfatto e spero che lo facciano. In caso contrario, si attiverà un qualche meccanismo sostitutivo. Inoltre, vorrei informarla che lunedì prossimo, il 13, è prevista a Napoli la firma dell’accordo con gli Ordini professionali della Provincia di Napoli per avviare questa operazione».

Pochi tecnici

«Se i tecnici che si occupano del sisma a Ischia saranno in grado di espandere la loro capacità di elaborare progetti, sarò molto soddisfatto e spero che lo facciano. In caso contrario, si attiverà un qualche meccanismo sostitutivo»

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos