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domenica, Giugno 16, 2024

Io e il by night | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 23 maggio 2024

La mia vita ha avuto un fortissimo legame con il mondo del by night , pur articolandone il rapporto in quattro fasi completamente diverse.

Nella prima, il mondo della notte mi ha visto come deejay, presente inizialmente in tantissime feste private a cui ero chiamato sia da organizzatore che da disc-jockey in diversi locali ischitani, sin da quando avevo solo quattordici anni e fino ai diciotto/diciannove. Una fase molto bella: ci si esponeva in un’esibizione che comportava scendere a patti col rischio di successo o insuccesso. Ma ci si riusciva bene, si guadagnava bene e… quanto si acchiappava…

Nella seconda, anche grazie al fatto che a soli diciannove anni, dopo il militare, avevo già aperto la mia azienda, si sono fuse le esperienze di animatore e rapper con quella da semplice nottambulo, accanto al bravissimo brother-deejay Pierre Di Meglio, ben consapevole che con le rispettive qualità ci saremmo scambiati una notevole marcia in più che è andata avanti molto a lungo. Avevo così abbandonato la “carriera” da deejay perché, in ogni caso, ero consapevole di dover curare la mia attività principale, senza per questo pretendere di svolgerne altre con la stessa intensità rubandole tempo. E anche allora… che acchiappanze…

Eccoci, poi, nella terza fase, quella da uomo più maturo e avanti con gli anni, in cui la difficoltà di identificarsi in nuovi generi musicali lontani dai miei gusti e, soprattutto, mescolarti ad una generazione che ha tempi e modi di divertirsi fin troppo diversi da quelli della tua epoca, mi ha portato a fare del by night un fenomeno del tutto raro ed occasionale, allorquando anche il semplice fatto di andare a letto oltre una certa ora e sacrificare una parte delle abituali ore di sonno, oltre una certa età pesano e non poco. In queste situazioni occasionali, rientrano ad esempio le feste di compleanno dei nostri figli e dei loro amici, di qualche nipote, qualche concerto durato over midnight con tutti gli “annessi e connessi” e, perché no, serate speciali come quelle de “La Pinetella” dello scorso anno, dove nella prima edizione mi sono trovato a dover improvvisare, un po’ a tranello, i vecchi tempi di “Rapper’s Delight” e “Kool & The Gang”.

Ecco perché, mai come in questa occasione, la morale è una sola: nella vita c’è un tempo per ogni cosa. L’importante è saperlo vivere con la giusta intensità e, soprattutto, nel momento giusto, evitando di andare oltre quel che realmente appartiene al proprio essere e che molto spesso spinge tanti a rendersi invisi, se non ridicoli, pur di ostentare un’attualità e una sovraesposizione che proprio non gli appartiene più.

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