Luciano Castaldi ricorda Anna Insante, per tutti “Biancaneve”
BIANCANEVE. Figlia. Rimasta sempre orgogliosamente fedele al suo luogo di nascita, alla sua piazza, alla sua contrada, alla sua comunità, al suo popolo. Moglie, nonna, amica, consigliera. Personalità poliedrica ed ecclettica, esuberante e divertente, drammatica a carniacialesca, nobile e popolaresca, dolce e – se necessario – decisa, distaccata, ma mai fredda, mai cinica, mai insensibile.
Donna dal carattere forte, forgiato dal lavoro, dall’impegno, dalla perseveranza. Commerciava giocattoli. Più spesso regalava sogni: nessun bambino usciva dal suo negozio deluso. Neppure quelli che chiedevano troppo. Impegnata in mille attività sociali, religiose, culturali, astistiche e assistenziali era la nostra Titina De Filippo. Ma che dico? Molto di più: la nostra fatina. La nostra Biancaneve. Il nostro fiabesco ponte verso l’infinito.
Alla famiglia, ed Enzo in particolare, il sincero abbraccio della redazione de Il Dispari.