fbpx
sabato, Maggio 4, 2024

Il caso di Mattia. Giacomo Pascale: “Il giorno più brutto da sindaco”

Gli ultimi articoli

Sindaco Giacomo Pascale, questo è forse uno dei giorni più tristi di un vicenda che lo ha visto protagonista non solo oggi, ma anche quando si raggiunse una sospensiva e, in entrambi i casi, ha provato in qualche modo a trovare una composizione bonaria in questa vicenda difficile, ma non ci è riuscito
“Oggi è il giorno più triste da quando sono sindaco. Non pensavo di vivere un’esperienza di questo tipo. Non pensavo di vedere strappato il figlio dalle braccia della mamma. Non ricordo che i peggiori criminali in Italia siano stati catturati con una tale violenza. Una tale barbarie, come questo bambino. E’ una sconfitta per tutti. Una sconfitta per le istituzioni, una sconfitta per il tribunale. Non entro nel merito del provvedimento che comunque è divenuto esecutivo dopo il provvedimento della Corte d’Appello. Ho provato tutto il pomeriggio a trovare un punto di mediazione. Devo ringraziare il vicequestore che è stato in contatto con il tribunale, che anche all’interno dell’esecuzione del provvedimento avevano aperto uno spiraglio affinché si potesse eseguire in un modo diverso. Non c’è stato verso, purtroppo non sono riuscito a convincere la mamma, né io, né le amiche di cui lei si fida. Non siamo riusciti a farci aprire quella porta senza che venisse demolita e far accompagnare il bambino dalla mamma, per poi continuare a interloquire dimostrando al giudice una collaborazione come lui stesso aveva richiesto.

Alla fine in questa vicenda mi sembra ci sia pure un padre che in qualche modo cerca di avere diritti.
“Sì, Io non discuto, non conosco il papà. Sicuramente starà soffrendo molto più di noi e sicuramente sta soffrendo come soffre la mamma. E’ chiaro che un bambino di otto anni vivere un’esperienza del genere è un’esperienza che ti segna, che inevitabilmente rimane indelebile nel cuore e la mente. Ancora il bambino grida “Lasciatemi con mamma”, “Voi chi siete perché mi portate via”. È complicato anche commentarlo. Io ho vissuto dal vivo questa esperienza”.

Dove andrà il bambino
Nella casa-famiglia di Casamicciola. Io sono stato tutto il tempo all’interno del palazzo, fuori dalla porta ed è una cosa inspiegabile. Sicuramente questo non sarà facilmente superabile da parte del bambino. Andava evitato. Ho apprezzato nella prima fase, che non ci sono lampeggianti o macchine di servizio. Gli stessi vigili urbani sono venuti in borghese. Il commissariato ha fatto un lavoro eccezionale. Poi, purtroppo, spinti dal magistrato, hanno dovuto agire anche con la forza allontanandoci. Si è reso necessario perché non c’è stata nessuna altra via d’uscita”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here