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venerdì, Maggio 3, 2024

De Natale: “Osservatorio Vesuviano? Nessun vincitore!”

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Intervento di Giuseppe De Natale | Poiché tanti me lo chiedono, ho deciso di spiegare su Facebook la mia attuale situazione dopo il commissariamento dell’Osservatorio Vesuviano. Riepilogando, il TAR mi ha dato ampiamente ragione, entrando anche a fondo nel merito della questione, seppure per ora in sentenza cautelare (la definitiva ci sarà il 12/10/2016, giorno del mio 57-esimo compleanno). Pertanto, sono stato temporaneamente reintegrato nel mio incarico di Direttore, dal 29/3/2016 al 14/4/2016; il 13/4/2013, infatti, il Consiglio di Stato ha accolto, in via urgente e ‘inaudita altera parte’ (che vuol dire senza ascoltare l’altra parte, cioè io), la richiesta di ‘sospensiva della sospensiva’ fatta dall’INGV, motivata in pratica dal fatto che senza il commissario (cioè con me come Direttore) l’Osservatorio Vesuviano non potesse funzionare (strano che abbia funzionato benissimo, con me, per 2 anni e mezzo!). Dopodichè, la sentenza definitiva del Consiglio di Stato era stata fissata per il 23/6/2016, ma il mio Avvocato ha chiesto ed ottenuto che fosse anticipata, precisamente al 28/4/2016. In quella data, il Consiglio di Stato ha reiterato la sospensiva, SENZA ENTRARE NEL MERITO, ossia sempre per ‘preservare la funzione pubblica’ dell’Osservatorio Vesuviano che, a detta dei vertici INGV, con me a capo non poteva funzionare e svolgere le sue importanti mansioni. Inoltre, il Consiglio di Stato ha riportato passi di una mia lettera POSTERIORE AL COMMISSARIAMENTO (ossia del 18/2/2016, il commissariamento fu deciso dal CdA il giorno prima) in cui, avendo avuto sentore di cosa stessero facendo ma non avendo avuto ancora l’informativa ufficiale, lamentavo un clima ostativo verso le mie funzioni da parte dei vertici dell’INGV, che sembrava teso ad impedirmi di fatto di svolgere il mio ruolo. Bene, quella lettera è stata interpretata dal Consiglio di Stato come una mia stessa ammissione di non essere in grado di gestire l’Osservatorio, ed è stata una delle principali motivazioni addotte per mantenere il commissariamento. Dulcis in fundo, il Consiglio di Stato dichiarava apertamente di non voler entrare nel merito della questione (ovvero se il commissariamento fosse legittimo o meno) asserendo che tale giudizio sarebbe stato dato dal TAR nella sentenza definitiva. Ergo, il commissariamento dura ancora, e durerà oltre la scadenza naturale del mio mandato (che è il 31/8/2016). Per cui, il TAR mi darà eventualmente ragione il 12/10 (sembra molto difficile che non lo faccia, perché già in sentenza cautelare è ampiamente entrato nel merito con un giudizio chiarissimo a mio favore), ma intanto io avrò scavalcato a piè pari il resto del mio mandato.
Che dire: massimo rispetto per la Legge; dopo il 12/10 faremo ciò che c’è da fare, attivando ancora la Legge in tutte le sue forme. E vedremo anche cosa farà l’INGV. Intanto, come quasi sempre accade in casi così ‘particolari’, non sembrano esserci vincitori. Il Presidente INGV ‘uscente’ che mi ha commissariato non è stato rinnovato nel suo mandato come invece sperava; i Direttori delle tre Strutture INGV (Terremoti, Vulcani, Ambiente) sono stati tutti sostituiti (in primis il Direttore di Struttura ‘Vulcani’ che ha certamente avuto, per il suo ruolo, una parte di rilievo nella questione del commissariamento); molti, se non tutti, i Direttori di Sezione saranno quasi certamente sostituiti.
Il nuovo Presidente dell’INGV è uno scienziato di grande rilievo, senz’altro uno dei migliori Geologi Italiani e del panorama internazionale. Una persona capace scientificamente e perbene. Spetterà a lui dirimere i tanti problemi accumulati nella passata gestione. ‘Passata’ si fa per dire: perché gli altri 4 membri del CdA sono rimasti, ed uno di loro era stato in carica già nel passato quadriennio. Quindi, il ‘vecchio’ ed il ‘nuovo’ convivono, nel presente CdA, per cui è molto difficile prevedere l’indirizzo futuro.
E qui devo fermarmi perché, per il rispetto dovuto all’Istituzione, non ritengo di poter dare giudizi oltre quelli che gli Organi di Legge hanno già anticipato e che daranno. Perché le persone possono sbagliare, anche molto, ma passano; le Istituzioni invece restano e vanno comunque rispettate e salvaguardate. E se per errori umani dovessero incepparsi, il nostro dovere è di rimetterle in piedi e farle funzionare di nuovo al meglio, al di là di ogni interesse personale ancorchè legittimo.
Come credo abbiamo fatto con l’Osservatorio Vesuviano, che abbiamo raccolto con numerosi problemi e che pensiamo di aver portato, in due anni e mezzo, molto più in alto: nella sua reputazione scientifica; nel suo ruolo guida per le Istituzioni locali e nazionali nella mitigazione dei rischi naturali; nel suo ruolo di riferimento scientifico e culturale per il territorio, per i cittadini.
Da noi sono venuti con ammirazione e rispetto i Sindaci, i Politici locali e nazionali, gli Scienziati di ogni disciplina, i Giornalisti e Scrittori, i Consoli e gli Ambasciatori, i semplici Cittadini, gli Insegnanti e le Scolaresche di giovani, ragazzi e ragazzini.
Credo che in due anni e mezzo abbiamo ricostruito, nelle funzioni e nell’immaginario di tutti, l’icona di quel monumento culturale che è stato ed è l’Osservatorio Vesuviano: il primo Osservatorio Vulcanologico al Mondo, il ‘Primato Mondiale’ di Ferdinando II di Borbone, immaginato e voluto da grandissimi intellettuali dell’800 tra i quali primeggiò Teodoro Monticelli. Osservatorio che ha vissuto meravigliose avventure scientifiche, interpretate da uomini del calibro di Macedonio Melloni, Palmieri, Mercalli, ed altri.
Io comunque, dal 18 Febbraio scorso, penso intensamente a tutte le questioni precedenti il commissariamento; cerco di capire se e cosa ho sbagliato. Ovviamente, col senno di poi capita sempre qualcosa che avresti voluto fare meglio, che forse oggi faresti diversamente. Ma nel mio caso si tratta semmai di piccoli dettagli; alla fine, mi sento sollevato e tranquillo perché, avendo rivisitato più volte dentro di me la questione sotto ogni aspetto ed ogni angolazione, ho capito che assolutamente tutto quello che ho fatto lo rifarei 100, 1000 volte. Lo rifarei e sono orgoglioso di averlo fatto, esattamente in quel modo e con quei risultati.

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