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domenica, Maggio 19, 2024

De Maio, Zanghi, Di Vaia: i dolori di Enzo

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I tre minacciano di dichiarasi indipendenti: no alla scarti di Ottorino Mattera e Sciarappa

Enzo Ferrandino sta in una palude. Una palude fatta di giochi politici, di strategie e di cazzimmerie varie che fanno male al sindaco eletto, al paese, all’isola intera (se pensiamo alla centralità – persa – del Comune di Ischia) e alla futura amministrazione.
Il panorama che emerge sempre più chiaro e definito è la scelta del sindaco di Ischia di appiattirsi sullo stato di cose “già fatto” e figlio di lunghi dieci anni di equilibrismo giosiano. Una scelta che per molti è un errore, per altri, invece, saggezza.
Fino ad oggi abbiamo parlato si nomi, di assessori, di presidenza del consiglio e, come giusto che sia, abbiamo per un attimo lasciato perdere la vertenza deleghe. Ma alla nascente amministrazione di Enzo Ferrandino serve cambiare tutto se non vuole iniziare col piede sbagliato.
Mentre Ottorino Mattera e Luca Montagna portano avanti le rispettive strategie gli consiglieri comunali iniziano a dare calci. E sono calci seri e che fanno male.
Ma andiamo per ordine.
Come vi abbiamo detto ieri (noi non abbiamo bisogno di annunciarvi che domani facciamo un altro articolo, lo facciamo e basta!) sembra che Enzo Ferrandino abbia trovato una quadra: Ottorino Mattera viene eletto presidente del consiglio comunale e la Sciarappa conserva la presidenza della due partecipate. Questo è lo scenario più credibile. Null’altro che l’ultima divisione che lo stesso Enzo Ferrandino aveva avallato durante l’ultima amministrazione di Giosi.
Questa scelta, ovviamente, non altera il peso delle deleghe perché Ottorino e il suo gruppo conserva sport, cimitero, comunicazione, demanio, turismo, gemellaggi, Ischia Risorsa Mare, Cisi e EVI, AMP, e, inoltre, incassa i 1300 euro da presidente del consiglio e in più anche lo stipendio da assessore che il suo gruppo andrà a nominare.
Dall’altro lato, il gruppo Sciarappa conferma la presidenza e la gestione di Ischia Ambiente e della Genesis. E gli altri?
E gli altri iniziano a scalciare soprattutto perché alcune scelte di Enzo Ferrandino iniziano a non piacere.
La prima è sicuramente quella di aver imposto e garantito Luca Spignese quale “delegato” all’Area Marina Protetta. Una delega, quella del Sindaco che non è piaciuta a nessuno. Così come inizia a dare fastidio la presenza di Salvatore Sodano. La carica di delegato ai trasporti marittimi e terrestri consegnata a Sodano non piace a molti altri.
C’è chi si interroga, infatti, quale sia il suo ruolo.
Le deleghe di Ottorino non si toccano, quella della Sciarappa neanche, quelle di Spignese Enzo le ha già garantite, quella di Sodano anche e gli altri? Cosa fanno? Le belle statuine o verranno chiamati a gestire le deleghe con i problemi e che non portano voti, anzi, portano solo guai, proteste e critiche?
C’è già una fronda che è pronta a dire a no! Ed quella composta dalla lista del sindaco, Ischia Democratica.
Ieri mattina, Ida De Maio, Mario Zanghi e Gigi Di Vaia, hanno iniziato a stabilire la loro strategia e sono già pronti a dichiararsi indipendenti. La mente politica del gruppo, Gigi Mollo, infatti, non è per niente contento di come stanno andando le cose. Il mantra che si sente replicare è che le scelte di Giosi non possono continuare ad essere avallate da questa amministrazione e che un cambio è necessario.
Un problema per il sindaco che, ora, si trova davvero a dover contare meglio le sue carte e calcolare meglio i suoi passi.
Il gruppetto dei tre è deciso: Enzo deve cambiare! E per cambiare, Enzo ha bisogno davvero di azzerare tutto e ripartire. Ma lo farà?
Entro domenica dovrà essere convocato il consiglio comunale nei dieci giorni successivi (entro Sant’Anna) e per allora si spera che la giunta sia completa con tanto di deleghe.
Mission impossibile? Sembra proprio di si.

Traffico, polizia locale, politiche sociali, contenzioso, personale, agricoltura, grandi eventi, lavori pubblici ed edilizia privata sono deleghe sicuramente di prima fascia, ma sono anche quelle più a rischio. Vuoi mettere alla “zuppa” che Ottorino si è preparato al cimitero con il progetto e i lavori pubblici da far gestire al dirigente che lui stesso ha fatto promuovere da part time e tempo pieno? Vuoi mettere che Luca Spignese ha già messo a segno la cambiale elettorale con il bando chiacchierato, come chi lo ha firmato, per la gestione della Torre?
E gli altri che dovranno gestire le strisce blu?
O dovranno salvare capre e cavoli con l’organizzazione di Sant’Anna in una corsa senza tempo e con grandissimi interrogativi?
Dai Enzo, questa è una bella matassa da sbrogliare. Gigi Mollo è coerente, ha già preso le distanze dal modo di fare politica di Ottorino Mattera, Luca Spignese e Carmen Criscuolo. Gigi Di Vaia è sempre il geometra che Ottorino Mattera mette in difficoltà con i clienti e che odia profondamente (è inutile parlare, ancora, di PGS e Barbara Mele). Mario Zanghi non credo abbia voglia di venire ad alzare solo la manina in consiglio comunale e farvi fare la pancia piena a quelli della vecchia amministrazione. Sindaco eletto avvisato, sindaco eletto mezzo salvato.

CARO PAOLO, ABBI CORAGGIO!
In questo vorticoso momento tutto particolare c’è un aspetto molto importante che vorrei non passasse sotto silenzio ed è quello del ruolo di Paolo Ferrandino. Paolo ha la possibilità, reale, di dare un cambio alla classe politica ischitana non cedendo alle pressioni, sciocche, di Giovanni Sorrentino. Giovanni ha fatto il suo tempo e deve capirlo. E’ arrivato il tempo di lasciare Via Iasolino e dare spazio ad altri. E’ il tempo di Mariangela Calise o Elena Leonessa. Paolo, non restare imprigionato nel cadavere della vecchia DC. Già bastate tu e Pasqualino Migliaccio.

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