E’ scontro! Nelle pieghe dell’ultimo consiglio comunale di Casamicciola sono volate parole pesanti. Accuse dirette e senza sconti tra il sindaco Giosi Ferrandino, l’assessore Annalisa Iaccarino e il consigliere comunale di minoranza, Stani Senese. Lo scontro, in particolare, nasce dalla volontà del Comune di Casamicciola di avviare i controlli sul rispetto delle ordinanze di sgombero emesse dopo il sisma del 2017 e dopo la frana del 2022.
“L’Ufficio Tecnico del comune di Casamicciola Terme – come vi abbiamo riportato nello speciale dedicato all’inchiesta sul contributo per l’autonoma sistemazione pubblicato domenica mattina – ha inviato una comunicazione alle forze dell’ordine (e per conoscenza al Prefetto di Napoli ed al Commissario Straordinario alla Ricostruzione) per chiedere controlli sullo sgombero degli edifici danneggiati dal sisma del 2017. L’ingegnere Gaetano Grasso, capo dell’UTC comunale, ha inviato l’elenco delle ordinanze di sgombero emesse dall’ente a seguito dei danni rilevati a causa del sisma del 21 agosto 2017 e le ordinanze n° 44 del 22/03/2023 del Commissario Legnini e n° 12 del 04/07/2023 del sindaco, con l’individuazione della zona rossa interdetta alla cittadinanza a seguito dell’alluvione del 26 novembre 2022.
La richiesta è finalizzata a garantire la pubblica e privata incolumità; complessivamente sono 978 le ordinanze di sgombero aventi ad oggetto edifici tra privati, pubblici e di culto”.
Rispetto a questa iniziativa l’ex assessore Senese è intervenuto durante il civico consesso: “Sembrerebbe che il comune abbia attivato una serie di procedure per verificare l’eventuale presenza di persone all’interno di fabbricati oggetto di ordinanza di sgombero. Volevo chiedere quali sono queste tipo di attività. Quali sono i provvedimenti che il comune intende prendere e soprattutto cercare di capire lo stato della ricostruzione strettamente correlate al Piano della Ricostruzione perché, chiaramente, oggi i cittadini che si trovano a dover fronteggiare queste problematiche non sanno ancora quale sarà il loro futuro e quali saranno le decisioni prese. E chiaramente – ha aggiunto ancora Senese – tanti oggi sono in fortissima difficoltà senza una certezza di sapere quando potranno ricostruire, parecchi con delle pratiche presentate di richiesta di contributo che sono ferme nonostante quello che si possa dire sui giornali…”
La prima risposta, tagliente, gli è arrivata dall’attuale assessore (ed ex compagna di lista alle ultime elezioni, ndr) Annalisa Iaccarino: “La nostra iniziativa attuale attiene alle regole e alla salvaguardia delle persone. Questo provvedimento e questo modo di andare a fare i controlli non sono mirati alla perdita del CAS ma per la perdita della vita. Deve finire questa storia del messaggio che le persone possono stare in casa e prendere il CAS. Il CAS non lo perde nessuno – chiosa la Iaccarino -, al massimo non si perde la vita perché tutte le ordinanze che sgombero sono state emesse perché quelle case sono pericolose e dobbiamo solo vergognarci quando si attaccano i terremotati dicendo “Ah quelli stanno prendendo il CAS. Ah, quelli stanno negli alberghi”. Qui la stagione di “Mettiti nella casa e non ti preoccupare”, “Mettiti nella casa e non ti preoccupare e poi facciamo il condono” è finita. Basta con il ricatto morale e basta con questi metodi camorristici”
Senese ha poi corretto il tiro e, in qualche modo, chiarito la propria posizione: “Voglio esortare il comune e tutti gli organi competenti di non infierire pur garantendo sempre la sicurezza e il rispetto delle regole tenendo in considerazione che molte situazioni non dipendono dai cittadini stessi. Spesso capita che ci sono cittadini che addirittura hanno avanzato delle richieste di condono e hanno attivato le procedure, ma occorrono dei tempi tecnici e per attendere queste risposte ad oggi si trovano in una situazione di totale incertezza, quindi magari di non farla pagare a loro tutta questa serie di problematiche”
Al dibattito tra Senese e Iaccarino si aggiungono le parole del primo cittadino Giosi Ferrandino che, come si suol dire, aggiunge altro fuoco: “Le difficoltà derivano da una totale inerzia delle amministrazioni precedenti e in particolare dalle amministrazioni nelle quali il consigliere Senese esercitava un ruolo di vitale importanza essendo presente in giunta. Per 6 anni praticamente non si è mosso nulla. Non è stato fatto nulla. Sappiamo benissimo che ci sono dei ritardi enormi nei confronti dei cittadini e che nonostante siano trascorsi 7 anni c’è chi ancora percepisce il Cas e non ha un’abitazione, ma credo che la maggior parte di responsabilità derivi dall’inerzia che si è registrata dal 2017 al 2022”.
Annalisa Iaccarino, riprende la parola e alza il tono delle accuse. “Voglio concludere dicendo una cosa. È molto grave, ingegnere Senese – ha detto l’assessore -, quando proponi di “non inferire”. Non ti fa onore. A questo tavolo siamo tutte persone oneste e nessuno vuole inferire. Dire di “non infierire” equivale a dire “di commettere qualcosa di non legale”. Ti vorrei ricordare, e mi assumo la responsabilità di quello che dico, che, se la tua amministrazione avesse controllato le case che avevano lo sgombero, forse oggi non avresti 12 vittime”.
Accuse pesanti e nette che, forse, andrebbero contestualizzate nel dettaglio ma che, in un certo senso, fanno emergere una realtà per nulla nascosta a chi conosce il territorio e conosce anche qualche “vizio” tollerato fin dall’inizio della tragedia territoriale che ha coinvolto il comune di Casamicciola in particolare.