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domenica, Maggio 5, 2024

Plesso Lembo, arriva il via libera con prescrizioni. La “solita” Soprintendenza

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Ida Trofa | Un passo avanti, ma sempre lentamente visti gli standard pachidermici della burocrazia italiana verso la ricostruzione del Plesso Lembo ed il piano di edilizia scolastica.
Il progetto riguardante il plesso “Lembo” della Sentinella ha ottenuto parere favorevole della Soprintendenza. Quello solito con prescrizioni mentre a novembre scorso aveva ottenuti il via libera dei Vigili del Fuoco dal punto di vista della valutazione antincendio. Si tratta di uno dei pareri necessari per poter poi procedere con l’iter di aggiudicazione dei lavori. La valutazione positiva è accompagnata da una serie di condizioni e prescrizioni: dovranno essere rispettate le norme di sicurezza in vigore, comprese quelle per i luoghi di lavoro. In particolare nell’opera di demolizione prodomica alla successiva ricostruzione dello stabile secondo i nuovi standard di sicurezza.

Demo-ricostruzione per il Lembo. Una buona notizia per tutti?
Questa del parere positivo della Soprintendenza al progetto di demo-ricostruzione per il Lembo potrebbe essere un buona notizia per tutti. Almeno questo è l’auspico leggendo il parere della Soprintendenza.
Un buona notizia che dovrebbe far riflettere e chiarezza sull’articolo 25 comma 3 e sull’ordinanza 7bis di Schilardi che, non prevedono il ristoro per gli edifici che seppur condonati necessitano di essere demoliti e ricostruita seguito dei danni subiti dal sisma del 21 agosto 2017. A maggior ragione è necessario conoscere la ricognizione dei danni e relativo fabbisogno se esiste. Anche in questo caso si attende che il Commissario pubblichi i dati, in uno con la mappature sismica, urbanistica e idrogeologica come promesso per la predisposizione dell’ordinanza per la perimetrazione dei centri maggiormente colpiti dal sisma e che necessitano di piani attuativi (piano ricostruzione e delocalizzazione art 24 bis). Infatti lo stesso commissario nell’ordinanza 7 bis fa presente che per ottenere il ristoro è necessario che l’intervento sia conforme alle prescrizioni dell’art. 24 bis. Che l’attesa non sia vana. Ormai sono 4 anni.

Il parere della Soprintendenza
Nel merito della richiesta di autorizzazione paesaggistica per opere di ricostruzione con adeguamento sismico e funzionale del Plesso Scolastico “Lembo-La Rita” alla via Castanito 100 come da Istanza di autorizzazione paesaggistica art. 146, D.Lgs. 42 del 2004 la Soprintendenza esprime parere favorevole con prescrizioni.
Leggiamo insieme i tratti salienti.
“Considerato che il progetto prevede la demolizione del vecchio plesso scolastico Lembo fortemente danneggiato dal sisma del 21 agosto 2017 per realizzare uno nuovo, costituito da carpenteria metallica, sviluppato su due livelli di cui uno è seminterrato, diverso per sagoma ma con altezza invariata, La volumetria prevista per il nuovo fabbricato è maggiore al fine di dare maggiore funzionalità di spazio alle aule e ai laboratori già presenti nella vecchia struttura ma del tutto
insufficienti a soddisfarne le funzioni. E’ previsto inoltre uno spazio per i servizi e la palestra, attualmente mancante, da realizzare al piano seminterrato c un tetto giardino a verde. Il fabbricato da demolire è legittimo, come dichiarato nella scheda Urbanistica prot. n. 101 del 16.12.2020 del Comune di Casamicciola. Cosi considerati che sotto il profilo paesaggistico, di poter condividere la prostata pervenuta in quanto le opere a farsi risultano oltremodo necessarie, non risultando pregiudizievoli alle visuali panoramiche oltre a non comportare sostanziali variazioni al paesaggio circostante né alterare il contesto ambientale preesistente“.

Le prescrizioni
Da qui il parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in conformità della proposta pervenuta e fatto salvo il diritto dei terzi, con le seguenti prescrizioni:

  • al fine di valutare la compatibilità dell’opera di particolare interesse pubblico c sociale con la tutela del patrimonio archeologico, è necessario effettuare una campagna di saggi archeologici preliminari nell’intera arca edificabile, da concordare con questo ufficio. Detti saggi dovranno essere eseguiti da archeologi professionisti, dotati dei necessari requisiti formativi c professionali, i cui curricula dovranno essere preventivamente sottoposti alle valutazioni della scrivente Soprintendenza, che darà specifiche istruzioni sulla documentazione da produrre;
  • l’area esterna pertinenziale e le pareti cieche del nuovo fabbricato siano
    incrementate di alberature c/o di essenze vegetali di tipo autoctono;
  • Il telaio delle pareti finestrate dovrà avere una sezione e uno spessore sottile e
    leggero, non dovrà essere di alluminio anodizzato e presentare colori dalle tonalità neutre, chiare e opache (es.: grigio, pervinca o blanco). Le pannellature in vetro dovranno essere trasparenti ma non riflettenti;
  • i meccanismi di avvolgimento delle tende retrattili siano installati all’interno
    del vano finestrato e non posti sulla superficie muraria esterna;
  • per l’installazione di pannellature solari e di altri impianti accessori citati in
    relazione ma non rappresentati chiaramente nei grafici allegati alla pratica, sarà
    necessaria una nuova richiesta di parere paesaggistico.
    L’Amministrazione comunale interessata, in ragione della necessità di adempimento del potere di vigilanza in materia edilizia ed urbanistica, vorrà verificare il puntuale rispetto delle prescrizioni impartite in sede di rilascio dell autorizzazione paesaggistica.
    Il Responsabile del Procedimento è l’arch. Marco de Napoli e la firma al parere è quella del soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro.

I Vigili del Fuoco
In particolare dai Vigili del Fuoco viene prescritta l’istituzione del registro dei controlli sui dispositivi e attrezzature antincendio, la conformità di impianti elettrici, uscite di emergenza, estintori, impianto fotovoltaico. Ora, al termine di un ulteriore passaggio tecnico, si potrà mettere a bando l’appalto per la realizzazione concreta dell’opera.


Le parole. Castagna: “Una nuova scuola e un nuovo presidio di protezione civile”

Il plesso scolastico Lembo sarà completamente abbattuto e poi ricostruito, oltre che dotato di un piano in più. A spiegarcelo è il sindaco Giovan Battista Castagna ovviamente ricolorato dai recenti pareri favorevoli che portano fare scuola anche per la ricostruzione privata in termini di demoricostrzuione. “Ci sarà la realizzazione di un piano a livello seminterrato, con la realizzazione di una grande palestra di oltre 200 metri quadrati, e altri servizi come la palestra che prima non esisteva, e che l’amministrazione ha voluto per dotare la zona di questa importante infrastruttura. Il Lembo, come gli altri edifici scolastici casamicciolesi risale a circa mezzo secolo fa, e tutti furono realizzati con criteri ormai superati dalle successive legislazioni in materia, a partire dalla normativa tecnica del 1973, e con materiali ormai inadeguati. Sarebbe stato antieconomico tentare una riparazione dell’immobile, ma soprattutto quasi impossibile con le regole e le tecniche costruttive odierne.

La demolizione completa del complesso e la sua ricostruzione sono inseriti in un progetto da due milioni di euro, che consentirà di ricostruire la scuola con le più evolute tecniche e rispettando le norme di sicurezza più recenti in materia” spiega ufficialmente Castagna. I finanziamenti sono già stanziati dal Commissario alla ricostruzione nell’apposita ordinanza. “Il plesso, una volta ricostruito, sarà anche destinato ad essere presidio della Protezione Civile. Quello scolastico è un settore-chiave del tessuto sociale del paese, e progressivamente, si va quindi delineando il nuovo scacchiere dell’edilizia scolastica casamicciolese: l’amministrazione ha più volte ribadito di volere un patrimonio immobiliare nuovo, duraturo, che sia in grado di servire per i prossimi cinquant’anni. Ed in questo abbiamo avuto sempre ampia condivisione con la struttura commissariale”.

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