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domenica, Maggio 5, 2024

Mmerda‘n faccia! Clean Island: la DDA indaga sugli autospurghi illeciti

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Guardia Costiera e Polizia sequestrano depositi e automezzi. L’inchiesta coordinata dalla Dda nei confronti della Ischia Ecologia e della Isolana Ecologia. Quattro gli indagati: i fratelli Giuseppe e Fabio Impagliazzo, e i dipendenti Luigi Di Spigno e Antonio Buono. Per gli Impagliazzo il pm aveva chiesto il divieto di dimora sull’isola, rigettato dal gip. Contestato il reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti

Ancora gli spurghi nel mirino dell’autorità giudiziaria. Nella mattinata di ieri, su delega del Procuratore della Repubblica Distrettuale Rosa Volpe, Polizia di Stato e Guardia Costiera di Ischia sono state impegnate con grande spiegamento di uomini e mezzi nell’operazione denominata “Clean Island”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli. L’attenzione è stata volta a contrastare le attività illecite di due ditte isolane operanti nel settore della pulizia delle fosse settiche, ovvero gli “autospurghi”: la Ischia Ecologia con sede nel comune di Ischia e la Isolana Ecologia con sede a Casamicciola.

Ai quattro indagati, i fratelli Giuseppe e Fabio Impagliazzo, Luigi Di Spigno e Antonio Buono, viene contestato il reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti. Gli agenti del commissariato e gli uomini della Guardia Costiera hanno eseguito la perquisizione delle sedi delle due ditte. Ed eseguito il sequestro dei depositi e di 10 automezzi impiegati nelle attività illecite in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal gip.

Una indagine iniziata nel 2020 con attività di appostamento, pedinamento e documentazione fotografica. Gli illeciti emersi in sintesi sono legati alla circostanza che i fanghi provenienti dalla pulizia delle fosse settiche, sia di civili abitazioni che di attività commerciali, che la normativa classifica come rifiuti liquidi da smaltire nei centri di conferimento autorizzati, venivano invece riversati negli alvei pluviali o in pozzi assorbenti appositamente realizzati. Un’attività illecita che causava inquinamento ambientale. Solo una parte dei rifiuti, secondo quanto appurato dagli investigatori, veniva smaltita legalmente in terraferma presso centri autorizzati.

LE ACCUSE

Come si evince dalla ordinanza di misura cautelare, sono due le posizioni più gravate, quelle di Giuseppe e Fabio Impagliazzo, titolari rispettivamente della Isolana Ecologia e della Ischia Ecologia. Per i due il pm Giuseppe Visone aveva chiesto il divieto di dimora sull’isola d’Ischia ma il gip Marcello De Chiara ha rigettato la richiesta.

Due i capi d’imputazione contestati per concorso in attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti. Nel primo caso nei confronti di Fabio Impagliazzo, Luigi Di Spigno e Antonio Buono «perché, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso anche in tempi diversi, in concorso tra loro, precisamente Impagliazzo Fabio, quale legale rappresentante della società Ischia Ecologia s.n.c. con sede legale in Ischia; Buono Antonio e Di Spigno Luigi quali dipendenti della predetta società con la mansione di autisti; al fine di conseguire un ingiusto profitto, consistente nel ritorno economico di non sopportare i costi dovuti ordinariamente per lo smaltimento dei rifiuti presso siti all’uopo autorizzati, attraverso l’allestimento di mezzi ed attività continuative e organizzate, ricevevano un ingente quantitativo di rifiuti liquidi, derivanti dallo spurgo di fosse biologiche e pozzetti degrassatori aventi codice Cer 20.03.04, pari a circa 1.436.652,00 Kg, che smaltivano illecitamente, stante anche l’assenza di documentazione che attestasse il loro conferimento ad impianto autorizzato, sversandoli direttamente al suolo o nella rete fognaria dell’isola di Ischia». Attività illecite accertate dal novembre 2017 al settembre 2020.

La seconda contestazione per il medesimo reato riguarda Giuseppe Impagliazzo, «perché, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso anche in tempi diversi, in qualità di titolare dell’impresa Isolana Ecologia con sede in Casamicciola Terme, al fine di conseguire un ingiusto profitto, consistente nel ritorno economico di non sopportare i costi dovuti ordinariamente per lo smaltimento dei rifiuti presso siti all’uopo autorizzati, attraverso l’allestimento di mezzi cd attività continuative e organizzate, riceveva un ingente quantitativo di rifiuti liquidi, derivanti dallo spurgo di fosse biologiche e pozzetti degrassatori aventi codice Cer 20.03.04, pari a circa 600.000,00 Kg che smaltiva illecitamente, stante anche l’assenza di documentazione che attestasse il loro conferimento ad impianto autorizzato, sversandoli direttamente al suolo, anche attraverso un sistema di pozzi assorbenti presenti nell’area di deposito». Attività accertate tra il 2018 e il 2020. A Fabio Impagliazzo viene contestata anche la recidiva.

GLI SCARICHI ILLECITI

Nella richiesta il pm parte dall’avvio della attività investigativa: «La presente indagine nasceva da una denuncia presentata da C.D. presso il Commissariato P.S. di Ischia in data 04.07.2019 e integrata successivamente in data 05.07.2019 nella quale dichiarava di essere stato assunto regolarmente come autista nei mesi di Novembre e Dicembre 2017 dalla Società Ischia Ecologia che si occupava esclusivamente di espurghi sia in abitazioni private che in alberghi con l’uso di quattro camion FV010BL – EH149HJ – CW985PB – NAW52022. Oltre a chiarire le modalità di contrattazione con i privati, con i quali l’Impagliazzo Fabio, legale rapp.te della predetta società, si accordava prevedendo prestazioni “in nero” oscillanti tra i euro 300 – euro 350, il denunciante specificava in maniera certosina le modalità di smaltimento di quanto prelevato illecitamente attraverso la finta operazione di disostruzione con il pompaggio ad alta pressione e con il contestuale svuotamento della cisterna contenente i reflui direttamente nelle reti fognarie isolane.

Le dichiarazioni del C.D. venivano confermate, in data 13 Marzo 2020, anche da M.E., dipendente dell’Impagliazzo dal marzo 2017 all’Ottobre 2018. Costui confermava le modalità di azione del predetto indagato nella gestione degli espurghi, con lo svuotamento delle cisterne dei mezzi più piccoli direttamente nelle pubbliche fognature e dei rapporti con i privati senza rilascio di documentazione né di fatture. M.E. specificava, inoltre, anche i punti precisi di svuotamento delle cisterne nelle reti fognarie e nei pozzetti presenti nei Comuni di Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Lacco Ameno e Serrara Fontana, dichiarando anche la compiacenza di qualche dipendente dell’E.V.I. S.p.A. (di cui non conosceva l’identità), che consentiva tramite telecomando l’apertura del cancello elettrico e l’accesso al depuratore della collina dell’ex Hotel San Pietro dopo le 5 del mattino con l’apertura del varco ZTL per andare a scaricare». Un aspetto sicuramente da approfondire.

MINACCIATO E AGGREDITO IL DIPENDENTE

Nel prosieguo dell’ordinanza emergono altri episodi gravi riportati dal pm: «Durante le attività di osservazione, controllo e pedinamento, iniziate nel maggio 2020; la p.g. delegata effettuava diversi appostamenti presso il depuratore della collina dell’ex Hotel San Pietro al fine di confermare quanto dichiarato dal M.E. Pur non riscontrando tali tipologie di operazioni di scarico, veniva accertata la presenza presso il corpo di fabbrica del depuratore di un pezzo di tubazione, comunemente utilizzata proprio per le operazioni di espurgo, posto su una delle finestre dei locali al cui interno si trovano le vasche.

Tale evidenza lasciava presupporre la veridicità di quanto dichiarato, ovvero lo svuotamento abusivo delle autocisterne in maniera rapida, collegando da una parte il bocchettone d’innesto sulla cisterna e utilizzando la parte terminale direttamente nelle vasche di raccolta dei rifiuti.

Il M.E. concludeva il suo verbale dichiarando di essere venuto a conoscenza di tali modalità di sversamento solo dopo un paio di mesi da quando lavorava per l’azienda e che dopo aver rappresentato all’Impagliazzo la sua contrarietà a questo genere di azioni, veniva dapprima rassicurato dallo stesso che tali episodi non si sarebbero più ripetuti e successivamente minacciatovisto il perdurare di tali comportamenti illeciti. Tale situazione portava il dichiarante alle dimissioni dalla società e ad una richiesta all’Impagliazzo di circa euro 6.000 quali spettanze arretrate. Quanto richiesto, avrebbe portato i due in data 23.10.2018 ad avere una discussione prima verbale e poi terminata con una aggressione, con l’intervento di pattuglie sia della Polizia di Stato che dei Carabinieri cd il conseguente trasporto del M.E. in ospedale (Rizzoli di Lacco Ameno)».

FUGA DI NOTIZIE?

Avevano così inizio le indagini che hanno portato alla vasta operazione: «Le attività investigative eseguite dalla p.g., che verranno di seguito diffusamente illustrate, consistite in operazioni di osservazione, controllo e pedinamento degli automezzi in uso alla Società, tracciamento GPS di due delle autocisterne utilizzate principalmente per le operazioni di espurgo sul territorio isolano e le attività tecniche di intercettazione delle utenze telefoniche, hanno fatto emergere l’esistenza di un traffico organizzato di rifiuti liquidi da parte della Società “Ischia Ecologia” di “Impagliazzo Fabio e D’Ambra Donata” e dei vari attori coinvolti nell’attività criminale, tra i quali, lo stesso Imagliazzo Fabio e i due dipendenti della Società, Di Spigno Luigi e Buono Antonio, questi ultimi nelle vesti di autisti ed operatori.

L’indagine, vera e propria, partiva dall’esame e dalla verifica di alcuni interventi fatti dalla impresa dell’Impagliazzo, sul territorio ischitano, nel periodo compreso tra Maggio 2020 e Settembre 2020.

A supporto di questa iniziale attività investigativa, in data 10.06.2020 venivano autorizzate le intercettazioni audio/video dei seguenti bersagli: deposito Isolana Ecologia – Casamicciola Terme; automezzo Isolana Ecologia -Targa FL28lIVN; automezzo Ischfa Ecologia – Targa EH149HJ congiuntamente o in alternativa con FV0lOBL.

In data 23.06.2020, durante le operazioni di ascolto delle ambientali installate a bordo delle autocisterne targate EH149HJ e FV010BL, gli operanti intercettavano una conversazione ritenuta di particolare interesse investigativo, avvenuta tra Impagliazzo Fabio e Di Spigno Luigi (dipendente della Società Ischia Ecologia).

Il dialogo riguardava il ritrovamento da parte di Di Spigno Luigi di alcuni fili elettrici e di alcune scatole (ambientali veicolari) all’interno dei cruscotti delle due autocisterne, che a suo parere non avevano motivo di essere li.

Il repentino ritrovamento degli apparati (a circa 4 giorni dalla loro installazione) unitamente all’avvicinamento dell’Impaglizzo al M.llo Durante il giorno 20.06.2020, data di installazione delle ambientali (annotazione di servizio in atti), lasciava presupporre l’esistenza di una fuga dì notizie».

Una circostanza che rendeva sicuramente più difficoltose le indagini, che però proseguivano comunque con esiti positivi: «Tale evento, portava i vari soggetti coinvolti, in particolare l’Impagliazzo Fabio ad assumere un comportamento “più attento” nello svolgimento del loro lavoro.

Diversamente dalle ambientali veicolari, che dal ritrovamento non consentivano più l’ascolto delle conversazioni dei soggetti presenti a bordo delle autocisterne, i GPS continuavano a tracciare le posizioni delle stesse, consentendo il prosieguo delle attività.

A supportare l’attività investigativa svolta sul territorio erano le successive operazioni tecniche di intercettazione telefonica, che incrociate con il predetto sistema di tracciamento GPS consentiva di comprovare le attività concordate telefonicamente con vari soggetti sia privati che commerciali quali, Hotel, Bar, Ristoranti etc., e per le quali, a seguito di puntuali verifiche non venivano rinvenuti i relativi F.l.R. (Formulari Rifiuti)».

Smaltimento senza costi

«… al fine di conseguire un ingiusto profitto, consistente nel ritorno economico di non sopportare i costi dovuti ordinariamente per lo smaltimento dei rifiuti presso siti all’uopo autorizzati, attraverso l’allestimento di mezzi ed attività continuative e organizzate…»

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