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lunedì, Giugno 17, 2024

Covid-19, aumentano i prezzi dei farmaci e degli alimenti

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Speculazioni. Riscontrati su alcuni prodotti negli ultimi 15 giorni. Necessari i controlli della Guardia di Finanza per colpire chi sgarra e conoscere chi nella filiera della distribuzione sta tentando il colpo per aumentare il gettito degli utili

Paolo Mosè | Tutta l’attenzione è riversata a conoscere quanti positivi si registrano sull’isola, quali provvedimenti vengono adottati dagli amministratori, dalla classe politica. Ma soprattutto l’attenzione massima a che non vi sia una presenza massiccia di persone in strada che violano i provvedimenti del governo che impongono di rimanere tappati in casa. Ma c’è un’altra situazione che incombe, che non si manifesta in modo evidente, e cioè l’aumento di alcuni prezzi di alimenti di primaria necessità.

Se ne sono accorte le massaie, che si sono sempre confrontate con i prezzi imposti dai grandi gruppi che detengono il monopolio sull’isola d’Ischia. Facendo un raffronto a quanto veniva venduto un determinato prodotto prima dell’emergenza e ora nel pieno di una situazione che con il passare dei giorni si è aggravata. Ma non solo nel campo alimentare questo fenomeno a manifestarsi in tutta la sua crudeltà. In quanto a subirne le conseguenze sono solo i soggetti che non hanno grosse disponibilità economiche, che sono rimaste tali e con il rimanere in casa molti hanno dovuto prelevare ciò che avevano di poco messo da parte. Prevalentemente per mangiare. E’ una filiera che inizia dal confezionamento del prodotto con i vari passaggi di mano, fino ad arrivare sul banco vendita. Il che vuol dire che non sempre la colpa è di chi vende direttamente al consumatore, ma c’è qualcosa che dovrebbe essere approfondito, verificato per tagliare i polpastrelli a chi di fronte ad un’emergenza specula come il peggiore speculatore in Borsa.

E ciò che è più grave, è che anche nel settore farmaceutico ci sono Case che fanno prodotti da banco che hanno pensato bene (per noi male e in malafede) che in quindici giorni hanno aumentato prodotti con un rincaro di 4 euro a confezione. Stiamo parlando dei famosi fermenti lattici che quindici giorni fa costavano 12 euro e qualcosa, oggi in piena emergenza la stessa confezione costa 16 euro. C’è una spiegazione?

E ciò è stato registrato in una farmacia dell’isola d’Ischia. Lasciando stupefatti i compratori che ne fanno uso con una certa frequenza e quindi sono costretti ad acquistare il medicinale. Anche qui c’è una filiera dal produttore per raggiungere il consumatore e ognuno ci ha azzoppato, eccome. Tutto a discapito dell’anello più debole, che durante una situazione così confusionaria a volte non si accorge dei rincari. Avendo come unica attenzione acquistare e tornare nel più breve tempo possibile a casa. Allontanarsi da possibili rischi. E tutto con somma soddisfazione di chi vuole incassare di più in questo momento difficile.

Sarebbe quantomeno indispensabile un controllo più approfondito e a campione da parte degli attenti militari della Guardia di Finanza. Personale esperto nel combattere questi fenomeni ingiustificabili, al fine di capire chi sta giocando sulla pelle e sulla tasca degli italiani e degli isolani più indifesi. In modo da sferrare una bella mazzata e segnalarne le responsabilità direttamente al procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo.

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5 COMMENTS

  1. Spero che la Guardia di Finanza faccia veramente dei controlli questo fenomeno e gia da 15 giorni che tutti abbiamo notato e non possiamo dire che i prezzi sono stati cambiati dai fornitori perche parliamo di prodotti nello scaffale di un supermercato che il giorno prima costava 2 euro in meno stessa scatola anche maltrattata e questo era un esempio ma su tutto hanno caricato qualcosa VERGOGNATEVI la gente fra un Po non avrà neanche i soldi per un pezzo di pane spero che i controlli includano anche un Po di igiene in più ….

  2. Per non parlare delle semplici mascherine che in farmacia, sono stati capaci di chiedere anche 15 euro!

  3. Magari il fermento lattico era venduto in offerta e poi, finita l’offerta, è stato venduto a prezzo pieno? Da farmacista le garantisco che non c’è stato nessun aumento di prezzo, anzi, nonostante le spinte speculative (gel per le mani aumentati del 30% in acquisto) la nostra categoria si sforza di mantenere gli stessi prezzi al pubblico, poi le pecore nere ci sono in tutte le categorie.

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