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domenica, Maggio 5, 2024

Ciao Angioletto, un colpo al cuore grande di Barano

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Sandra Malatesta – Angioletto, come tanti lo chiamavamo, stanotte ci ha lasciati. Angelo Di Iorio, 47 anni, marito di Stefania Lombardi e papà di Ludovica e Federica è stato portato via in pochissimo tempo da una malattia assurda e improvvisa. Un ragazzo forte, un pezzo di ragazzo come diciamo noi, sempre sorridente e educato. Il mio balconcino è di fronte alla casa dei suoi suoceri dove spesso lui e la famiglia venivano. Vederlo affacciato al balcone, fare due chiacchiere con lui, parlare di quelle due figlie così brave a scuola, così dolci, lo illuminava e quel sorriso orgoglioso è stampato in me.

Quando una giovane vita piena di sogni che voleva realizzare lavorando tanto va via così, oltre al dolore strano, quasi incredulo, che prende tutti, ci si sente come chi non sa che fare, che dire. Le solite parole che sono importanti per far capire ai suoi cari che il loro dolore ci arriva e vorremmo stringerli forte, servono, e poi subito dopo, io so che niente serve se non la voglia di farcela in suo ricordo.

Angelo amava la famiglia la sua quella dove è cresciuto lì, al Vatoliere (rint e chianul), e quella che poi ha creato con Stefania Lombardi figlia di Rocco e Anna e sorella amata di Peppe e Salvatore. Una piccola donna riservata e sempre pronta a darsi da fare, di una dolcezza che mi faceva pensare che le belle persone esistono.

Vivo qui da 19 anni e frequento Barano da una vita. Ho visto nascere e crescere sia Stefania che Angioletto. Ci volevamo bene. E ora penso a lui che mi disse: “Ludovica e Federica studiano tanto sono brave, Sandra non sono come me, hanno preso da Stefania, a me piaceva subito lavorare andare a faticare” e rideva soddisfatto.

Un ragazzo felice con poco, delle solite cose con la famiglia e gli amici quando era libero dal lavoro. Amava vedere le partite di calcio per seguire la sua squadra del cuore e quando segnava sentivo la sua felicità che arrivava nel mio salone.

Caro Angioletto ti scrivo mentre piango ma devo farlo, te lo devo per tutti quei momenti passati da un balcone all’altro per tutti i ricordi che mi legano a te li sulla spiaggia dei Maronti alle petrelle dove venivi con gli amici che conosco tutti a giocare, a fare tuffi, partitelle di calcio.Lo devo ai tuoi fratelli e in particolare a Franchino e alla sua famiglia e a tua sorella, si perché anche con loro sono stata tanto insieme in quegli anni spensierati su quella spiaggia.Ho scritto come se volessi scrivere non so che per te e niente mi sembra abbastanza.

ara Stefania coraggio, ma tu lo hai sempre avuto il coraggio e la forza e sai che lui ti amava tanto.Pensa a questo, lui ti sarà vicino, lo avvertirai nei ricordi e ti darà quella voglia di farcela in nome del vostro amore che ha dato due frutti dolci come voi due.Sono vicina a tutti voi e vi stringo forte.

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