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Diporto a Lacco | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 15 agosto 2024

Il ritorno del porto turistico di Lacco Ameno nella disponibilità del Comune è senza dubbio una notizia positiva per il Paese, la sua economia e la sua offerta turistica. Questo è il dato che credo interessi un po’ a tutti, mettendo da parte le beghe giudiziarie e la matrice anche personalistica che potrebbe condizionare questo tipo di commenti ed opinioni.

Voglio premettere che nonostante le sue interessenze -chiamiamole così- con Domenico De Siano, credo di vantare un ottimo rapporto con Giuseppe Perrella, al quale riconosco educazione e rispetto da vendere. Ed è altrettanto notorio il mio ottimo rapporto con il Sindaco Giacomo Pascale, che a tempo debito credo di aver aiutato ad ottenere la prima candidatura a primo cittadino, convincendo il suo capo politico pro-tempore che il merito dovesse avere il sopravvento sulle considerazioni di opportunità.

E vengo al punto! Quando si ha a che fare col “pubblico” e dal “pubblico” dipendono le sorti delle proprie imprese, inevitabilmente la politica si interessa di noi più di quanto noi avremmo voluto interessarci di lei, pur sapendo di esserci di fatto già scesi a patti. Così come avviene quando si è in maggioranza e si gettano le basi per una serie di progetti, molti dei quali si realizzano nel corso del proprio mandato e altri no, restando appannaggio di chi succede a noi, ma non per questo consentendo al legittimo autore di recriminare per un qualcosa fatto a vantaggio del Paese che resta al Paese, salvo vederlo distruggere inopinatamente.

Ho sempre riconosciuto a Domenico De Siano il merito di essere andato sotto processo per migliorare la portualità turistica di Lacco Ameno con Marina del Capitello e il molo dei megayacht. Ma ciò non toglie che aver creato quell’opera, affidata negli anni alla società di Giuseppe Perrella e ad altri partner, al di là di quello che potrebbe essere un palese conflitto d’interessi che non tocca a me valutare, non può e non deve rappresentare un vitalizio per chi lo ha gestito così a lungo; men che meno, un ostacolo per l’Amministrazione in carica di imprimere la propria visione amministrativa ad un’opera pubblica da poter gestire sotto il diretto controllo dell’Ente attraverso una sua società.

Le sedi giudiziarie, col tempo, daranno torto o ragione a chi le ha adite per tutelare legittimamente i propri interessi. Ma oggi, se il porto di Marina di Capitello dovesse presto riprendere ad ospitare tante barche e a rimpinguare le casse del Comune di Lacco Ameno, sarebbe un innegabile, oggettivo vantaggio per la collettività all’ombra del Fungo. E non solo.

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