Il Forio sta marciando con lo stesso ruolino di marcia dell’Olimpia Milano del massimo campionato di basket con alla guida il COACH per eccellenza se guardiamo alla nostra Italia. E se Leo Dell’Orco – Presidente dell’Olimpia Milano può affrontare l’opinione pubblica italiana con: “Il contratto del signor Ettore Messina è esteso fino al 30 giugno 2026”, Luigi Amato non può fare lo stesso.
Lo reputation di Angelo Iervolino non è delle migliori e l’ambiente inizia a farsi sentire. Inutili anche le rassicurazioni fatte diffondere ad uno degli sponsor: la crisi c’è.
Ieri, manco a farlo apposta, un altro attaccante ha lasciato la truppa biancoverde. Questa volta è Musso a salutare il gruppo che si allena al Calise. “Il Real Forio 2014 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del rapporto con l’attaccante argentino Musso. La società biancoverde augura al calciatore le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera”.
E quelli di Amato, in un altro, ultimo, sforzo economico provano a tenere alta l’attenzione e a rilanciare: “La società, attenta ad ogni dinamica, rappresenta, altresì, di aver concluso la trattativa con un forte attaccante, dallo straordinario spessore tecnico e realizzativo, che sarà a Forio nelle prossime ore” si leggeva sul profilo social della società alle ore 14.12 di ieri pomeriggio.
Un altro acquisto. Un altro investimento economico in questa parentesi di mercato che ha tutta l’impressione di essere un’altra toppa. Un altro cerotto su una ferita molto più ampia che qualcuno fa finta di non vedere.
Non vorrei ripercorrere alcune tappe ischitane che ha visto protagonista Angelo Iervolino, però, mi sembra che il Real Forio del Presidente Amato stia vivendo un pericoloso dejavu. Che, per ora, tuttavia, non riaccendiamo.
In questo quadro, poi, rientra anche lo smacco rimediato con David Musella. Il giovane portiere in prestito dall’Ischia, infatti, ha terminato la sua esperienza in quel di Forio ed è ritornato alla corte di Enrico Buonocore. Una scelta voluta e cercata dal numero “12” maturata, soprattutto, dopo la trasferta di Coppa Italia dove qualcuno ha preferito non dimostrargli attenzione e interesse.