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venerdì, Maggio 3, 2024

Il maestro Giovanni Allevi. Un uomo

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Sandra Malatesta | E che dire quando un uomo malato dice che non potendo contare più sul suo corpo suonerà con tutta l’anima? Dico che si, questo è stato un momento incredibile della seconda serata del festival di Sanremo. Il maestro Giovanni Allevi che da più di un anno lotta contro un mieloma multiplo, e che in questo momento ha due vertebre rotte, è salito sul palco di San Remo come un piccolo pulcino non spaventato, ma consapevole e ha ringraziato tutti medici, infermieri, ricerca, pensando ai malati guerrieri, alle famiglie ai genitori dei piccoli malati.

Prima volta dopo due anni per suonare il piano in pubblico e sceglie il brano “Tomorrow” perché tutti domani dobbiamo avere un “giorno migliore”. Un esile uomo con un cappello blu, che prima di suonare toglie per mostrare tutti i suoi riccioli ormai bianchi per le cure affrontate. Un uomo, un uomo come tanti uniti dagli stessi pensieri. Lui parlava in modo semplice, con parole che arrivavano al cuore, era lui ed erano tutti i malati che ricevono quel tipo di diagnosi che di colpo restringe la parte di cielo che ognuno guarda, che elimina i pensieri che da sempre fanno la vita per far posto ad altro che non è certamente serenità, ma voglia di farcela. Che cosa dolce quell’abbraccio dopo aver suonato, stretto ad Amadeus mentre il pubblico non la finiva di applaudire.

Io lo ammiravo come pianista, stasera ho conosciuto un uomo semplice e forte, uno scricciolo di uomo felice di tornare a suonare, di riprendere in parte quei suoi pensieri di prima, di rivedere quella parte di cielo che si era ristretta, e di dare speranza a tutti. Grazie Giovanni, da parte mia, grazie perché non hai parlato solo di te e del tuo soffrire, ma hai ricordato che tanti e tanti soffrono e questa di stasera è una grande lezione di altruismo fatta da un grande artista, che per mesi ha saputo di essere solo un uomo pronto a lottare come fanno tanti, guardando spesso analisi e cartelle cliniche, sapendo di essere tanto amato e di avere non solo il pubblico vicino, ma la sua famiglia e gli amici.

Qui lui si è fermato, e ha detto che per quelli che stanno in questo momento ancora molto male, lui c’è e con lui tutti quelli a cui è grato. Grazie Giovanni ora puoi anche tornare a suonare, il tuo concerto più bello lo hai tenuto stasera 7 febbraio 2024 sul palco di Sanremo.

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