sabato, Luglio 27, 2024

ELEZIONI POLITICHE: IMMATURI | di Anna Fermo

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Non è bastato il taglio dei parlamentari, adesso è la battaglia generazionale per consentire l’accesso al voto ai 16enni l’obiettivo prioritario del M5Stelle di Grillo. Chissà perché!!! Il Rosatellum adeguato alla nuova composizone delle due Camere reca con se non poche criticità: ci vogliono tanti voti e per questo, ecco lo sconto biglietti per raggiungere le urne!!!

“A 16 anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo Paese”. “Ragazze e ragazzi sospesi, già ampiamente maturi e preparati vengono tenuti fuori dalle scelte politiche. Che mondo li aspetta con le decisioni folli fatte dalle generazioni che li hanno preceduti? Generazioni che probabilmente malediranno in futuro? Se un sedicenne è “immaturo” come giudicare maturi o saggi coloro che investono in armi, distruggono l’ambiente, scatenano le guerre, che gli sottraggono il diritto alla pensione e al lavoro? Se un 16enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?”. Ecco servita la nuova provocazione di Beppe Grillo, ecco servita la nuova proposta, dopo quella del taglio dei parlamentari, di cui si farà promotore il M5S. Una trovata bella e buona che però conferma la linea di sempre di questo Comico che ha “imbastardito” di immaturità politico-amministrativo le nostre istituzioni e che adesso, in odore di disfatta, tenta l’ultima carta che più populista non ce n’è! 

“Da anni il M5S porta avanti questa battaglia generazionale. Nel 2013 abbiamo votato per l’estensione del voto ai sedicenni nella riforma della legge elettorale europea e presentammo in Parlamento una mozione di riforma costituzionale e istituzionale per estendere il voto anche ai referendum popolari sulla modifica di Governo e di Stato. Come sempre, entrambe le proposte furono bocciate. Il voto ai 16 anni esiste già in molti Stati. Ora, è arrivato il momento di ascoltare le nuove generazioni, estendendo il diritto di voto ai sedicenni. Il mondo appartiene a loro!”.

E’ davvero squallido speculare sui giovani, sulle nuove generazioni, tanto per agire come ha sempre fatto, Beppe Grillo, come confermato anche da di Di Maio quanto di Di Battista, seppur l’uno contro l’altro: ha bisogno di ingenui per mantenere il suo tenore altissimo di vita, per poterle manovrare come gli pare e chiaramente, semmai dovesse essergli garantito il voto, come limitarne poi anche la candidatura? Nulla contro le nuove generazioni, per carità, ma personalmente, a 16 anni, di certo io non mi sentivo affatto capace di leggere la realtà che mi circondava con sapienza e capacità di discernimento, di certo, non mi sentivo pronta, al di là degli esempi virtuosi di Grillo: “Il matematico e fisico Pascal a 16 anni scrisse il suo famoso teorema. Il matematico James Clerk Maxwell fu un prodigio sin da bambino, a 14 anni scrisse sulle curve ovali e quelle aventi molteplici fuochi. Il matematico francese Évariste Galois scrisse ancora adolescente la teoria di Galois. Recentemente, la scienziata 15enne Gitanjali Rao è stata incoronata dal Time “ragazza dell’anno” e l’Italiano Valerio Pagliarino ha vinto nel 2016 il premio Ue giovani scienziati della Commissione europea. A 13 anni i fondatori della Microsoft, Bill Gates, Paul Allen e altri compagni delle medie, iniziavano a gettare le prime basi per l’impero informatico che avrebbe rivoluzionato il mondo”.

“L’elenco è lunghissimo: sono giovani, brillanti, intelligenti e liberi. Ma non possono votare. Pensate che l’età media dei Nobel della fisica è 45 anni, della medicina 50. Tenendo presente Università, specializzazione e almeno dieci anni di ricerca, vuol dire che cominciano molto precocemente! Siamo il Paese con la popolazione più anziana d’Europa, dove dal 1946, anno in cui votarono per la prima volta le donne, le regole non sono state mai messe in discussione. Un Paese dove anche i giovani che possono votare non lo fanno perché non credono più nei politici. Pensate che solo l’1% dei giovani è iscritto a un partito e 1 giovane su 2 andrà a votare”.

Ci rendiamo conto delle cazzate che scrive Grillo??? Cosa c’entrano 10 menti geniali, con la normalità di una generazione di 16enni che hanno ancora necessità di studiare e di formarsi in quanto cittadini, ma soprattutto in termini di conoscenze e culture, di sapere oltre che di ideali? Grillo vuole addirittura forgiarne le menti? Lui che non è riuscito a frenare gli istinti violenti del figlio di 19 anni? Lui che vorrebbe forse riconoscergli anche il premio Nobel contro la violenza di genere?

Trovo insensato e gravissimo quanto sta propagandando per il suo M5S. Si tratta di speculazioni della peggior pasta, e tutte nel mentre di una campagna elettorale, a che pro? Per aizzare ancora ed ancora il popolo del web? In che mondo ci vuole traghettare Grillo ed il suo M5S?

Al di là di chi vincerà le elezioni politiche del 25 settembre, una certezza già c’è: il Parlamento, grazie a questo comico che da più l’impressione di un invasato, ed al suo movimento del Vaffa, non sarà purtroppo più lo stesso. Dico purtroppo perché è stato capace di amputare la nostra Democrazia rappresentativa trovando la complicità di un corpo elettorale che è stato aizzato contro le istituzioni ed i vecchi partiti, giocando con un momento di stanca e confusione, di delusione ed anche di risentimento. Ma oggi, alla luce di quanto è già avvenuto, come si può solo minimamente pensare che il M5S di Grillo possa ancora aspirare a mietere consensi? Dopo tutto quello che ha combinato? 

Pensiamo solo che le due Camere dopo il 25 settembre saranno dimagrite di circa il 30% dei parlamentari, con tutta una serie di incognite sulla funzionalità degli organismi parlamentari stessi. Si, perché questo, gli immaturi di Grillo, non lo avevano previsto! Un assetto ed una configurazione inediti, con la conseguenza che si delineeranno degli interrogativi sull’attività parlamentare davvero critici. Ci si interroga adesso sulla funzionalità degli organismi, specie per il Senato, comprendete? Una cosa che bisognava portare a soluzione ben prima di questo taglio! A che son servite direi anche le scuse di Di Maio? Si, abbiamo sbagliato! Sticaz…! Adesso come si risolve? Con il popolo dei sedicenni al voto? E’ il mondo surreale di un pazzo quello che vogliono i 5Stelle di oggi! 

Pensate solo che l’Aula di Palazzo Madama vede ridotto il numero delle Commissioni permanenti da 14 a 10 accorpandone alcune (Esteri e Difesa, Ambiente e Lavori Pubblici, Industria e Agricoltura, Lavoro e Sanità). E gruppi medio-piccoli avranno uno o due senatori in ciascuna commissione, il che impedirà una loro specializzazione e imporrà un maggior ricorso ai tecnici esterni e ai legislativi dei ministeri. Oppure Grillo conta di inserire qualche sedicenne?

“L’altro problema riguarda le Commissioni e gli Organi Bicamerali, come Copasir, Vigilanza Rai, Antimafia. Queste, per fare un esempio, dovranno evitare di riunirsi nel primo pomeriggio (quando non ci sono i lavori delle due Aule) in concomitanza con le Commissioni permanenti di Camera e Senato, pena il rischio di far mancare il numero legale nelle une o nelle altre. Per le Bicamerali in arrivo convocazioni all’alba o al tramonto, dunque. Tutti passaggi che saranno resi indispensabili dal nuovo assetto parlamentare deciso dalla politica. E che forse porterà con sé l’esigenza di altre riforme portanti come quella in chiave presidenziale invocata da Fratelli d’Italia o quella sulle autonomie perorata dalla Lega”.

Ma che problema c’è per il M5S, abbiamo un popolo di sedicenni pronto a dare soluzioni sensate al riguardo come su tanto altro!

Sullo sfondo poi, ricordiamoci che abbiamo ancora il Rosatellum!!! Che non c’azzecca proprio con questa epurazione parlamentare! Più che una legge elettorale, adesso appare una vera e propria perversione, non uno strumento di applicazione del consenso. E’ una legge elettorale pessima, perché le liste bloccate sviliscono il ruolo del parlamentare, ne condizionano i comportamenti,e finisce solo per acuire gli effetti distorsivi sulla rappresentanza legati al taglio dei parlamentari.

Per quanto detto, in vista della chiamata alle urne del 25 settembre prossimo, in previsione di una giustificabile astensione quasi del 50%, ecco spuntare fuori la novità che davvero non ci aspettavamo: arrivano sconti ed agevolazioni sui biglietti per raggiungere in aereo o in treno regionale e a lunga percorrenza le località di voto.

Un modo come un altro per dirci, tutto sommato, andate a votare. Peccato che l’iniziativa confermi anche del livello altissimo al quale è giunto il discostamento tra cittadini elettori ed istituzioni. Alla politica degli attuali politicanti, purtroppo non ci crede più nessuno e le istituzioni in se, in effetti, non è che possono restare sempre a guardare cosa succede. Di qui, la decisione: “gli elettori potranno raggiungere il proprio collegio elettorale usufruendo di particolari riduzioni sui biglietti di viaggio di andata e ritorno. La misura è frutto di una convenzione fra il ministero dell’Interno e le imprese ferroviarie (fra cui Trenitalia, Trenitalia Tper, Trenord, Fse) e prevede uno sconto del 70% sui servizi alta velocità, intercity, eurocity Italia-Svizzera, ed una riduzione del 60% per spostarsi con i treni regionali a tariffa di corsa semplice regionale e interregionale”. “Si potrà viaggiare in treno a prezzo scontato a partire dal 16 settembre, per gli spostamenti di andata, e non oltre il 5 ottobre per quelli di ritorno. I biglietti comprensivi di agevolazione sono acquistabili anche sul sito internet e la App di Trenitalia e sono validi per i viaggi realizzati nell’arco di venti giorni a ridosso del 25 settembre. Per usufruire delle riduzioni è necessario essere provvisti di documento di identità e tessera elettorale da esibire al personale dedicato. Possono usufruire dei biglietti a prezzo ridotto sia gli elettori residenti nel territorio nazionale, sia quelli residenti all’estero”.

Anche Ita airwaysagevola i cittadini italiani che vogliono tornare nel proprio comune di residenza per esprimere il voto. “Gli elettori che voleranno con Ita airways potranno infatti usufruire di uno sconto sul biglietto aereo, andata e ritorno, del 50% sulla tariffa base per i voli nazionali, al 40% sulla tariffa base per gli internazionali e al 25% sulla tariffa base sulle tratte intercontinentali. L’iniziativa è rivolta ad agevolare i cittadini italiani residenti all’estero non iscritti all’Aire.L’offerta si applica sui biglietti acquistati dal 30 agosto al 25 settembre per viaggiare nel periodo compreso dal 22 al 28 settembre. L’acquisto può essere effettuato sul sito Ita airways, compilando il form di booking presente nella pagina dedicata, oppure attraverso il call center della compagnia, le agenzie di viaggio e le biglietterie degli aeroporti. Al momento del check-in e dell’imbarco, al passeggero verrà semplicemente chiesto di esibire la propria tessera elettorale. Al ritorno, il passeggero dovrà esibire la propria tessera elettorale regolarmente timbrata e datata dalla sezione elettorale”.

Immaturi! Lo sono quelli che ci hanno portato a tutto questo e che ne vorrebbero di nuovi, di Immaturi, per continuare a governarci nel disfacimento più totale.

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