sabato, Luglio 27, 2024

Eccellenza. Amato e il Real Forio 2.0. Bilancio d’inverno del numero 1 biancoverde

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Siamo arrivati al giro di boa di questo girone d’andata un po’ complicato. Vogliamo partire da quest’estate, quando il Comitato ha reso questa partenza più complicata e più difficile anche per organizzarsi.
Avevamo programmato una stagione per una buona Promozione, di vertice e avevamo attrezzato la squadra con mister Monti, praticamente un vero esperto di questa categoria. Una squadra formata da calciatori importanti, appunto, per fare un ottimo campionato di Promozione. Certo, avevamo sempre la speranza di fare il campionato di Eccellenza, però il Comitato fino all’ultimo secondo non ci aveva dato questa possibilità. Ci siamo trovati praticamente agli inizi di agosto, quindi a preparazione quasi da iniziare con la notizia dell’Eccellenza che è stata una notizia meravigliosa per noi, perché da giugno ero al lavoro per cercare di puntare a questa Eccellenza,. Fino ai primi di agosto non c’erano novità e quindi abbiamo affrontato il mercato con un’altra idea. Non c’era tantissimo, perché le squadre si erano già attrezzate e stavano per iniziare la loro preparazione.

Abbiamo, tra virgolette, preso dei calciatori che potevano andare a rinforzare una rosa che, comunque, era una rosa altamente competitiva per la Promozione. Per quanto riguarda il campionato di Eccellenza, abbiamo cominciato la stagione con una rosa improvvisata all’ultimo per il campionato che dovevamo disputare, però è una rosa comunque di tutto rispetto. Poi, nel corso d’opera, a settembre comunque abbiamo fatto gli innesti che il mister ci aveva chiesto perché tutta la squadra, bisogna dirlo, è stata organizzata e voluta da mister Billone. Lui chiedeva i cacciatori, ci diceva che tipo di profilo volesse. Dovevamo andare a sondare e gli procuravamo i giocatori che ci aveva chiesto. Non gli è stato mai imposto nessun calciatore, ma come è giusto che sia. Quindi abbiamo cominciato questo campionato con grande sofferenza, nel senso che le prime giornate non sono state come ci aspettavamo. Sapevamo che quest’anno era un campionato complicato perché il livello dell’Eccellenza è molto molto alto rispetto agli altri anni e abbiamo patito un po’ la sofferenza di questa rosa non attrezzata. Anche se per le prime giornate abbiamo anche ottenuto dei risultati importanti e dei pareggi utili. A Maddaloni abbiamo fatto una buona partita, col Napoli United in casa, che poi abbiamo perso negli ultimi minuti di recupero, abbiamo fatto una buona prestazione. Col Savoia, in casa alla prima giornata, abbiamo perso la partita nel finale. Però, onestamente, non erano questi i risultati che ci aspettavamo e, dopo undici giornate, abbiamo capito che bisognava intervenire per cercare di trovare un correttivo, ma ripeto, senza addebitare colpe o altro, assolutamente. Era soltanto dare una scossa all’ambiente e cercare di trovare un tipo di gioco forse più congeniale a questa tipo di categoria e praticamente abbiamo dirottato su Iervolino

Un aspetto che ha caratterizzato questo girone è stata anche la concentrazione troppo alta di infortuni ed espulsioni. Questo è quello che ha caratterizzato anche la prima parte. E, alla fine, il Real Forio, per intero, non si è mai visto.
Assolutamente. È un punto di osservazione perfetto perché noi praticamente siamo stati colpiti da una serie di infortuni anche importanti, perché ne abbiamo avuto un infortunio al crociato per D’Angelo: era uno dei calciatori su cui Mister Billone puntava tantissimo e ha avuto la lesione. Abbiamo avuto Di Micco out per un infortunio muscolare che sta ancora trascinando. Anche Rubino è stato protagonista di una serie di infortuni. All’inizio, infatti, nelle prime 6, 7 giornate, forse ne ha giocate due o tre, parzialmente. Abbiamo avuto una serie di problematiche, di infortuni importanti che hanno caratterizzato il girone d’andata. In più ogni partita avevamo un’espulsione e un giocatore squalificato. Il Forio al completo si è iniziato a vedere dopo l’undicesima giornata, ancora oggi ci stiamo trascinando. Gli infortuni importanti come quelli di Accurso e Rubino, che è un mese che non si allena praticamente perché comunque ha questo fastidio al ginocchio. Di Micco è rientrato in gruppo e subito dopo si è fatto male nello stesso punto. Abbiamo D’Angelo che probabilmente si aggregherà verso fine stagione o direttamente l’anno prossimo. Quindi una serie di infortuni importanti ci ha caratterizzato tutta la prima fase di campionato. Ogni partita giocavamo sempre con quella squadra rimaneggiata, soprattutto nel settore difensivo dove avevamo un giocatore di ruolo e tre improvvisati.

Presidente, un’altra valutazione che volevo fare è quella sul mercato. Il Real Forio ha fatto interventi mirati e ragionati a dicembre, rispetto ad altre squadre che magari hanno dovuto completamente rifondare. Questo lascia ben sperare?
Col mercato di dicembre sono molto drastico. Per me questa deve essere una finestra di riparazione, bisogna migliorare quei reparti che sono stati in difficoltà nella prima parte di campionato. Anche il cambio del mister è legato alla finestra di dicembre, il tipo di gioco è diverso da quello precedente. Abbiamo dato a Iervolino la possibilità di amalgamare una squadra congeniale al suo credo calcistico. Quindi abbiamo puntato su dei calciatori di livello. Gualtieri è un calciatore che ha fatto soltanto la Serie D e si vede, ha un passo completamente diverso. Sorriso è un profilo che ha fatto la Serie C con la Juve Stabia e numerose presenze in Serie D, in Eccellenza ha sempre segnato. Abbiamo preso Martinelli, viene dal vivaio dell’Empoli. Abbiamo inserito in rosa Capone, è un giocatore che oltre a dare tanta quantità aiuta sul piano della leadership. Vogliamo riportare il Forio nelle zone di classifica che ci competono, non mi piace vedermi lottare per la salvezza. Adesso stiamo vedendo la luce, ma penso che possiamo competere con chiunque. Abbiamo una rosa importante con giocatori di livello, è cambiato il tipo d’approccia alla partita, cerchiamo di portare sempre la vittoria a casa. È meglio giocarla la partita, una sconfitta non è un problema: è importante la mentalità di voler affrontare le gare a viso aperto, pensando di poter vincere contro chiunque. Non bisogna assolutamente partire per conquistare un pareggio, non lo comprendo. Il mister parla molto con i ragazzi in questo senso.

Questo è stato comunque un campionato di Eccellenza molto particolare perché abbiamo visto le grandi perdere contro le piccole della classifica. Anche nell’ultima partita del Forio contro il Pompei, al di là del vantaggio immediato dei padroni di casa, il Forio è stato bene in campo, con tutte e differenze tra le due squadre. Noi abbiamo avuto un paio di occasioni nitide, tra cui una con Pistola che era da solo davanti al portiere. Anche la dirigenza del Pompei ha ammesso di aver sofferto, noi fino all’ultimo minuto siamo stati in partita. Eravamo pronti per poter raddrizzare la partita, siamo stati sfortunati, anche considerando la differenza dell’organico, non solo sul piano della qualità ma anche della quantità. Tutta la differenza in campo però non si è vista, sono tornato con la convinzione che siamo frenati solo dalla classifica che ci fa giocare un attimo col freno a mano tirato. Dobbiamo purtroppo fare attenzione alla classifica, in una situazione più tranquilla probabilmente avremmo giocato in maniera più spensierata e magari avremmo potuto portare a casa un risultato diverso. Non ho visto un Pompei che ci ha surclassati, anzi a tratti il Forio sembrava la prima in classifica.

Proprio questa è l’ultima domanda perché penso sia importante anche lo spirito proprio di chi fa sport. Ovviamente non si può essere che felici di avere i cugini dell’Ischia in vetta.
Facciamo il tifo per l’Ischia. Sono un foriano di adozione, non sono nativo. Però vivo l’isola, sono affezionato e sono tantissimi anni che sono qui. Sono molto molto contento del campionato che sta disputando la squadra di Buonocore, penso sia la più forte. In questo momento, assolutamente, non solo per la posizione, ma per la mentalità. Ha i calciatori giusti nelle posizioni giuste, ma anche una mentalità forte che è frutto del mister. Buonocore ha infuso questo spirito vincente e di sacrificio nei ragazzi, quindi il gruppo entra in campo con la consapevolezza di essere il più forte. Questa è una cosa positiva, quindi sono estremamente contento che l’Ischia sia prima. Mi auguro e sono fiducioso che rimanga in quella posizione.

Presidente, cosa vorresti da questo 2023
Salvezza diretta e immediata, raggiungere subito la quota per la permanenza nella categoria e toglierci qualche soddisfazione. Non dico di voler arrivare ai playoff perché sarebbe una chimera, però voglio una soddisfazione in termini di classifica. Anche perché come dirigenza vogliamo prenderci qualche sorriso dopo l’annata passata triste, anche lì però è stata una stagione particolare e sfortunata. Deve essere un 2023 alla riscossa.

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