sabato, Luglio 27, 2024

Visite museali, “archivi liquidi” e Storiæ di Cantina al Festival STORIÆ 

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Un’altra giornata ricca di incontri e visite sul territorio al Festival STORIÆ, che si avvicina alla sua conclusione: l’appuntamento mattutino ha condotto gli ospiti in un viaggio attraverso il tempo e la storia della Basilica di S.M. di Loreto insieme ad Agostino Di Lustro. Nel pomeriggio “gli archivi liquidi” hanno svelato numerose curiosità su ciò che il mare conserva, profuse con passione dell’archeologa subacquea Alessandra Benini. La serata, ha celebrato il buon stare insieme con i “racconti intorno a un tavolo” cantati da Denis Trani e Agostino Iacono

La visita guidata presso il Museo della Basilica di Santa Maria di Loreto, a cura del direttore Agostino DI LUSTRO, ha immerso gli ospiti nelle pieghe di un tempo antico: Il museo è stato dapprima confraternita e poi per un lungo periodo ospedale. La pinacoteca al primo livello espone appena otto quadri dei cinquanta circa, tra tavole e tele di cui è ricca la Basilica (epoca 1560-1740); altre sale espongono pianete, stole, manipoli, veli per il calice e numerosi argenti. La sala dei manoscritti custodisce alcuni dei documenti più importanti dell’Archivio dell’Arciconfraternita e della Basilica e i registri più antichi dell’amministrazione dei beni della Confraternita che vanno dal 1577 ai nostri giorni.

“Non c’è niente di meglio del mare come luogo dove si conserva una memoria storica dei popoli che copre la durata stessa dell’uomo sulla terra; tutto ciò che lasciamo sott’acqua, dai tempi antichi fino a oggi in qualche modo ci rappresenta. Così la prof. Alessandra BENINI introduce la conferenza presso la Sala Multimediale Aenaria sul tema “Gli archivi liquidi del Mediterraneo”, convogliando in questo argomento tematiche come l’inquinamento marino intenzionale che dovunque nel mondo e nelle epoche è un dato di fatto della nostra presenza. Spazio anche all’ingegneria romana, di cui abbiamo tracce grazie al lavoro di recupero dal 2010 dei resti ritrovati dell’antico abitativo romano sepolto sott’acqua nella baia di Cartaromana: tecniche edilizie per costruire in mare erano le casseforme, strutture in calcestruzzo, pozzolana e calce, erano degli stampi dentro i quali veniva versato il cemento, che a contatto con l’acqua solidificavano.

La giornata si è conclusa con un momento conviviale presso il ristorante “La Sosta di Bacco”, per l’incontro abituale del festival “Storiæ di cantina”. I racconti intorno a un tavolo, musicati e cantati da Denis TRANI e Agostino IACONO, sono tratti dalle tradizioni isolane e campane e narrano avvenimenti e metafore sulla vita del passato, intervallati da melodie classiche napoletane come “ ‘O surdato ‘nnammurato”, “Era de Maggio”, “ ‘O Scugnizzo ‘e porto d’Ischia” e “Ischia de li santi”, brano scritto e musicato dallo stesso Denis Trani, racconto in musica che parla dei santi venerati sull’Isola d’Ischia

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