sabato, Luglio 27, 2024

Studenti del Liceo “Buchner” al gelo! Parte la diffida alla Città Metropolitana

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L’iniziativa del presidente del Consiglio di Istituto Mariarosaria De Vanna. I genitori insorgono. Prima responsabile la Città Metropolitana, che ha fatto installare sofisticati e costosi impianti di climatizzazione che però non funzionano. Diffidato anche l’Ufficio Scolastico Regionale. In caso di mancato intervento seguirà una denuncia all’autorità giudiziaria e alla Corte dei Conti

Gli studenti del Liceo “Giorgio Buchner” costretti a studiare al gelo! E’ questa la situazione nelle due sedi di Ischia e Lacco Ameno a gennaio del 2023, non nell’800. E in periodo caratterizzato da un freddo particolarmente intenso. Una situazione causata dal disinteresse e inefficienza di tutte le istituzioni preposte, ad iniziare dalla Città Metropolitana di Napoli, competente per gli istituti superiori. Che pure ha speso fior di quattrini per impianti di riscaldamento all’avanguardia che però… non funzionano. I genitori, stanchi di veder tornare a casa i propri figli intirizziti, sono passati dunque all’azione. La presidente del Consiglio di Istituto avv. Mariarosaria De Vanna ha indirizzato una diffida al sindaco metropolitano Manfredi e agli uffici preposti, alla società “Armena Sviluppo” responsabile della manutenzione degli edifici scolastici; al Ministero dell’Istruzione, all’Ufficio Scolastico Regional

Un racconto quasi surreale, quello che emerge dalla diffida. La De Vanna ricorda come le due strutture di Ischia e Lacco Ameno abbiano da sempre mostrato criticità nella climatizzazione. Ebbene, «A seguito di veementi richieste degli studenti, dei genitori e dei dirigenti scolastici pro tempore, articolate in occasione di incontri presso l’ente metropolitano e spesso sfociate, a causa dell’odiosa inerzia di chi era tenuto ad intervenire, in manifestazioni pubbliche molto partecipate, negli ultimi anni sono state finalmente impiegate ingenti risorse pubbliche, tra l’altro, anche per la sostituzione dei vecchi impianti con sistemi di nuova generazione molto sofisticati e costosi, che si presumevano utili al necessario e corretto riscaldamento di alcune aule e laboratori».

ERRORI E GUASTI

Tutto a posto? Nemmeno per idea: «Invece, durante l’anno scolastico 2022-2023 in corso, caratterizzato da fenomeni atmosferici straordinari ed estremi, si è toccato il fondo: gli oltre mille studenti del Liceo Giorgio Buchner, unitamente al corpo docente e al personale ATA, in questo eccezionale periodo caratterizzato da temperature polari che stanno sferzando il sud Italia – spesso vicine a 0 gradi anche nelle zone temperate e miti come la maggiore isola partenopea -, sono costretti a frequentare ambienti scolastici umidi, gelidi e insalubri, seguendo le lezioni con indosso cappotti, cappelli, guanti e coprendosi le gambe con plaid portati da casa!».

I motivi? «L’impianto centralizzato così dispendioso di recente asservito all’edificio di via delle Ginestre in Ischia e collegato ai termosifoni presenti solo in alcune ali del plesso risulta già (paradossalmente e) seriamente danneggiato ed inutilizzabile perché, a quanto pare, collocato in maniera del tutto irresponsabile in luogo esterno e non riparato da locale tecnologico adeguato ma esposto alle intemperie, nonostante la notevole spesa pubblica all’uopo sostenuta da codesta Città Metropolitana; i condizionatori installati in alcune aule prive di termosifoni alle pareti sono (puntualmente) rotti, mal funzionanti o maleodoranti e per tali ragioni sempre spenti o inefficaci a riscaldare aule o laboratori, nonostante le infinite segnalazioni degli alunni, dei docenti, dei collaboratori, dei rappresentanti, dei genitori e della dirigenza. Peraltro, la potenza elettrica nell’edificio non consente il contemporaneo funzionamento di tutti gli split presenti; la costosa pompa di calore dell’impianto geotermico della sede di Lacco Ameno da poco installata: era già priva di timer e richiedeva l’avvio manuale da parte degli assistenti scolastici che, prendendo servizio poco prima dell’ingresso degli studenti in aula, accendevano l’impianto in orario tale da non consentire un appropriato riscaldamento degli ambienti scolastici per il tempo scuola; in questi ultimi giorni si presenta definitivamente spenta in quanto si sarebbe bruciata ed inservibile».

L’ODISSEA DEGLI STUDENTI

Un disastro totale. E dunque «I ragazzi di Ischia, cittadini della settima potenza industriale mondiale al pari dei loro coetanei in tutta Italia e figli di famiglie che pagano regolarmente le cospicue tasse ed imposte necessarie a sovvenzionare i servizi essenziali quali la scuola statale, stanno subendo l’ennesima umiliazione, la peggiore, perché indotta da una colpevole inadempienza degli uffici pubblici competenti in un Paese che si definisce progredito».

Una situazione di grave disagio che si va ad aggiungere a quelle già patite dalla popolazione scolastica in questi ultimi anni e che viene ricordata nella diffida: «Dopo aver vissuto il grave sisma del 21.8.2017 e aver praticato defatiganti turni pomeridiani anche fino a tarda sera per la conseguente carenza di spazi scolastici e l’obbligato avvicendamento di più classi nelle medesime, poche aule disponibili; dopo l’allontanamento forzato dalla vita sociale, dai propri compagni ed insegnanti durante il lungo periodo di isolamento determinato dalla pandemia da Covid 19 e a seguito di interminabili mesi di DAD, DID e di “istruzione” somministrata mediante collegamenti a distanza (cade la linea!, non vedo!, non sento! non ho capito!, siete connessi?); dopo la lunga sospensione delle attività didattiche per l’ulteriore calamità naturale che ha colpito l’isola d’Ischia il 26.11.2022 e che ha causato, oltre a crolli, voragini e smottamenti in tutti i 6 Comuni insulari, una devastante frana nel territorio di Casamicciola Terme, con 12 vittime conosciute ai più, improvvisamente e tragicamente scomparse dalla loro quotidianità, oltre allo sfollamento di moltissimi liceali dalle proprie abitazioni e del trasferimento di ciò che resta della loro vita da sopravvissuti e dei pochi effetti personali recuperabili in un asettico hotel».

Un quadro desolante che la De Vanna completa rimarcando come tuttora gli studenti siano costretti ad affrontare gravi disagi per raggiungere la scuola a causa della viabilità critica. Senza dimenticare che «I ragazzi del biennio, peraltro, continuano a seguire una turnazione per mancanza di aule per cui frequentano solo cinque giorni su sei settimanali. E il profitto scolastico generale è comprensibilmente in caduta libera!».

INTERVENTI RISOLUTIVI

Non manca una ulteriore dura critica al disinteresse di chi dovrebbe intervenire: «Le tristi vicissitudini degli studenti ischitani non sembrano interessare chi, a prescindere, dovrebbe fare semplicemente il proprio dovere controllando costantemente le strutture di propria competenza, anche e soprattutto durante i periodi di chiusura della scuola (ad esempio durante le vacanze natalizie), e garantendo mediante assidua manutenzione il regolare e costante funzionamento degli impianti di riscaldamento, soprattutto alla ripresa delle attività didattiche, senza attendere i giorni più freddi dell’anno e le numerose ed inascoltate segnalazioni di guasto, per poi magari intervenire al termine della stagione invernale quando, ormai cessata l’esigenza di riscaldamento, ci si ritroverà molto probabilmente a fare i conti con disfunzioni agli impianti di raffrescamento degli ambienti».

E dunque le istituzioni competenti vengono diffidate «a provvedere ad horas e con estrema urgenza alla risoluzione delle problematiche su evidenziate mediante: riparazione o sostituzione e contestuale riattivazione dell’impianto di riscaldamento centralizzato dell’edificio di via delle Ginestre in Ischia; riparazione e sanificazione ovvero sostituzione di tutti i condizionatori installati nelle aule degli edifici del Liceo Giorgio Buchner; riparazione o sostituzione della pompa di calore della sede di Lacco Ameno, con dotazione di un timer per il funzionamento ad orari prestabiliti per consentire un appropriato riscaldamento degli ambienti scolastici per tutto il tempo scuola; in subordine, eventuale acquisto ed installazione di nuovi condizionatori che si rendessero necessari per garantire il tempestivo riscaldamento di tutti gli ambienti scolastici con adeguato aumento di potenza per assicurarne il contemporaneo utilizzo».

In caso di inerzia, avverte sin da ora che scatterà una denuncia: «Con avvertenza che, elasso infruttuosamente il predetto termine, la sottoscritta, unitamente a tutti i genitori interessati, si vedrà costretta ad esporre e a denunziare tutte le circostanze di cui alla presente diffida alle Autorità Giudiziarie deputate e alla Corte dei Conti per l’accertamento delle responsabilità amministrative, penali e contabili, nonché per le valutazioni ed i provvedimenti di rispettiva competenza».

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