sabato, Luglio 27, 2024

Promozione, Barano. Massimo Buono “Non sono un presidente da scosse”

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Il Barano vive il suo periodo di semi-crisi. Un crisi che unisce le ultime sconfitte e, soprattutto, le opache prestazioni in campo hanno fatto alzare un livello di allerta. Dopo la mazzata casalinga con l’Agerola, Ciro Mennella, il titolare della panchina bianconera si era detto a disposizione della società e in attesa di decisioni. Chiaro il suo messaggio: “se volete cambiare, io mi faccio da parte”. A queste parole, però, fanno eco quelle del presidente Massimo Buono che, rispondendo a Pancrazio Arcamone, non lascia spazio a nessun fraintendimento. Poi, mercoledì, la reazione in campo con il Santa Anastasia nell’ottavo di Coppa Italia. Il presidente Buono è soddisfatto.
Nelle sue parole, pronunciate prima della gara di mercoledì, comunque c’è una visione lunga e che riesce ad analizzare il problema intero e non si lascia toccare dalla singola prestazione.

Dopo Agerola

Presidente, un brutto stop e che arriva in un secondo tempo dopo un blackout di pochi minuti che hanno fatto capitombolare tanti sforzi. Anche l’entusiasmo.
“Si, dopo un bel primo tempo, negli ultimi 5 minuti, ci siamo trovati sotto due a uno, penso meritatamente per quello che ho visto in campo e abbiamo sfruttato poco le occasioni create. Il calcio è questo, due occasioni su calci piazzati dove siamo anche ben messi. Strutturalmente abbiamo messo meglio. All’inizio del secondo tempo abbiamo preso questo calcio di rigore dove eravamo un po’ fuori posizione. I ragazzi non hanno avuto la forza di energia, lo devono, devono crescere sotto questo aspetto e l’aspetto mentale in un calciatore è la parte fondamentale però, sapevamo già all’inizio è comunque una squadra giovane, si si potevano prevedere questo tipo di risultati”.

Il Barano – chiede Arcamone – in organico ha dei giocatori importanti come Conte, Saurino e Invernini, Trani e non è una squadra proprio costruita male. Questo andamento, secondo il mio punto di vista, può portare solamente a dei dispiaceri enormi. Non sarebbe il caso di dare una scossa all’ambiente perché qualcosa si deve fare per cercare di invertire la rotta?
“Ma io non sono l’uomo da scosse – chiarisce Massimo Buono -, perché quando abbiamo costruito questa squadra l’abbiamo costruita attentamente e convinti di quello che hai detto. Ovvero che è una buona squadra. I nomi che hai fatto sono quelli che devono trainare il gruppo e devono, in qualche modo, mettere per strada quelli più giovani. Comunque, sia chiaro, non credo che in questo momento la soluzione ideale sia quella di dare una scossa. Sono convinto, invece, che bisogna chiudersi all’interno dello spogliatoio e capire comunque bisogna remare tutti nella stessa direzione. Come ho detto precedentemente, l’aspetto mentale è quello più importante. Dobbiamo lavorare, molto, sotto questo profilo”.

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