sabato, Luglio 27, 2024

Legge salva suicidi: quali sono i requisiti per ripartire puliti dal debito col fisco

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Fornitori che non pagano, aziende che chiudono, crisi economica, chiusure forzate, problemi personali, “cartelle pazze”: i debiti con il fisco ammontano a decine di miliardi di euro e sono sempre di più i cittadini italiani che non riescono – e non riusciranno mai – a pagare il debito contratto con Agenzia delle Entrate.

Uscire da questa situazione debitoria è possibile grazie alla legge salva suicidi che permette la cancellazione del debito con Agenzia delle Entrate.

Che cos’è la legge salva suicidi e cosa promette?

La legge salva suicidi – conosciuta anche come legge anti suicidi – è stata formulata nel 2012 per rispondere ai terribili fatti di cronaca che hanno spinto numerosi imprenditori verso atti drastici a causa di debiti impossibili da pagare dopo la crisi del 2008.

Leggi simili erano già in vigore da anni in varie nazioni: in Inghilterra il “fresh restart” è previsto addirittura dalla Costituzione.

Lo scopo della Legge 3/2012 – ad oggi riformulata e contenuta nel Nuovo Codice per la Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza – è quello di tutelare e preservare la dignità di ogni cittadino verso i debiti che non potrà mai pagare.

Tramite delle specifiche procedure è possibile cancellare definitivamente tutti i debiti che non si possono pagare in modo che un soggetto sovraindebitato possa ripartire pulito e tornare a vivere una vita serena.

Quali sono i benefici della Legge 3/2012 in merito a debiti verso Agenzia delle Entrate?

La problematica principale dei debiti contratti con AdE è che spesso il cittadino è ignaro del debito fino a quando non riceve la tanto temuta “busta verde”.

Anche un piccolo mancato pagamento di una tassa si trasforma in una vera e propria valanga in cui interessi e more possono compromettere seriamente il benessere economico, e non solo, di una famiglia.

Grazie alla legge salva suicidi è possibile uscire da questa situazione debitoria in maniera legale e pulita tramite delle procedure specifiche che riguardano i debiti con Agenzia delle Entrate (così come banche, fornitori, finanziarie, ecc…).

Le procedure alle quali è possibile accedere dipendono da ogni singolo caso e in linea generale sono:

  1. la ristrutturazione del debito del consumatore: consiste nel proporre al giudice un piano di rientro sostenibile per chi ha contratto debiti nell’ambito privato in veste di consumatore e non per ragioni legate all’attività d’impresa;
  2. il concordato minore:a differenza della prima ipotesi è a disposizione solo dei soggetti che hanno debiti legati a un esercizio d’impresa (come i professionisti, gli imprenditori minori, gli imprenditori agricoli, le start-up innovative e quindi gli appartenenti alla categoria dei “soggetti non fallibili”). Prevede che si possa appianare tutto il pregresso raggiungendo un accordo con i creditori;
  3. la liquidazione controllata:questa è l’opzione che prevede di mettere in vendita le proprietà del debitore per tentare di soddisfare al meglio gli interessi dei creditori. Tutto il debito che non verrà soddisfatto si renderà inesigibile, quindi di fatto il debitore sarà libero (anche se la somma recuperata non riesce a soddisfare per tutto il debito, neanche in minima parte).

Il Nuovo Codice per la Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza introduce alcuni cambiamenti e semplificazioni rispetto alla Legge 3/2012 come:

  • la possibilità di accedere a una procedura familiare;
  • l’eventualità di esdebitare un soggetto incapiente per una volta nella vita;
  • il giudizio per istituti bancari che hanno concesso del credito senza aver verificato la reale possibilità del debitore di sostenerlo.

Quali sono i requisiti per accedere alla Legge 3/2012?

Vista la complessità dei temi trattati i requisiti per accedere alla legge salva suicidi sono molto specifici: non è possibile usufruire dei benefici delle procedure contro il sovraindebitamento nel caso in cui si è contratto un debito con dolo (ovvero sapendo già che non era possibile onorarlo) o peggio, nel caso in cui si sia tentata una frode ai danni dei creditori (per esempio donando o vendendo il proprio patrimonio per salvarlo in caso di azioni esecutive, mentre si era già indebitati).

Ogni pratica richiede una ricerca approfondita per valutare con esattezza il caso specifico e uno dei criteri per accedere ad alcune procedure (nello specifico la ristrutturazione del debito del consumatore) è proprio la meritevolezza: occorre meritare di essere esdebitato.

Oltre a questo la legge è rivolta a due categorie di soggetti:

  1. i privati consumatori;
  2. i piccoli imprenditori come i professionisti, gli imprenditori minori, gli imprenditori agricoli, le start-up innovative e quindi gli appartenenti alla categoria dei “soggetti non fallibili”, coloro insomma che non possono accedere alle procedure concorsuali.

Per debiti di carattere matrimoniale – come gli alimenti – oppure debiti relativi al risarcimento danni occorre una precisazione: è possibile accedere alle procedure ma questi debiti se non soddisfatti in pieno, non si esdebitano a differenza di altri.

Chi contattare per liberarsi dal debito grazie alla legge salva suicidi?

Sembra incredibile eppure la maggior parte dei cittadini italiani non conosce questa legge: purtroppo vi è ancora tanta, troppa disinformazione a riguardo.

Questo produce due effetti:

  1. i cittadini non sanno come uscire dalla morsa del debito e passano le giornate a nascondersi dai creditori;
  2. i professionisti che dovrebbero aiutare i debitori in difficoltà fanno fatica a stare dietro a queste procedure perché richiedono conoscenze specifiche – il tasso di insuccesso delle pratiche si aggira attorno al 72%.

A chi rivolgersi per la legge anti suicidi?

Esiste una realtà italiana specializzata in pratiche di esdebitamento fondata da un uomo che conosce bene cosa significa vivere con il peso del debito sulle spalle.

Gianmario Bertollo e la sua azienda Legge3.it si impegnano ogni giorno ad aiutare i cittadini italiani che non riescono a pagare i loro debiti.

Tutta la squadra è specializzata nelle procedure contro il sovraindebitamento, introdotte in Italia dalla Legge 3/2012 e oggi contenute all’interno del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Grazie al loro metodo di lavoro e di aggiornamento circa le novità della normativa e le relative sentenze, l’azienda vanta il 100% di pratiche risolte in modo positivo – con tutela del cliente circa un buon esito tramite la garanzia soddisfatti o rimborsati – e da più di tre anni è stata premiata con il bollino “servizio sicuro verificato” promosso da Il Salvagente.

Un soggetto sovraindebitato che si rivolge a Legge3.it viene coinvolto con una consulenza specialistica attenta e personalizzata al fine di comprendere fin da subito l’eventuale buona riuscita delle pratiche.

Il tasso di soddisfazione per il lavoro svolto da Legge3.it è altissimo e ad oggi sono centinaia i cittadini che sono riusciti a ripartire puliti dal debito grazie all’aiuto di questa squadra speciale.

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