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Ischia, la “fu” regina del turismo | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 23 febbraio 2024

Oggi Vi snocciolerò qualche dato numerico sulle presenze turistiche dell’isola d’Ischia nel 2023 e sono certo che molti di Voi ne resteranno abbastanza sorpresi.

Partiamo dal dato delle presenze complessive, non prima di aver ricordato che per “presenza” non si intende il singolo turista (quello che tecnicamente viene invece definito “arrivo”), ma il posto letto occupato per una notte. Ergo: un letto occupato per sette notti = sette presenze e un arrivo.

Ricordate i tempi d’oro di circa trent’anni fa, quando la nostra Isola totalizzava intorno ai sette milioni di presenze annue? Ecco, nel 2023 abbiamo chiuso a “sole” 2.502.225, di cui 1.660.094 italiani e 842.126 stranieri, per un totale di 464.809 arrivi.
Ed è cambiata anche notevolmente la provenienza dei nostri turisti d’oltre confine: la Germania è sempre leader del nostro incoming estero, con 293.240 presenze e 34.041 arrivi. Seguono -teneteVi forte- gli USA, con 77.346 presenze e 21.489 arrivi; il Regno Unito, con 67.574 presenze e 12.962 arrivi; la Francia, con 57.197 presenze e 13.273 arrivi e, dulcis in fundo, la Repubblica Ceca, con 56.100 presenze e 7.866 arrivi. Vi sarà altrettanto chiaro che più ampio è il divario tra presenze e arrivi, più lungo è stato il soggiorno medio degli Ospiti di quel paese.

Vi invito a darVi una spiegazione del crollo delle nostre presenze complessive a un numero così basso. Ischia è sempre stata la prima località turistica della Campania (e non solo) e da sola ha rappresentato, nei tempi d’oro, oltre un terzo dell’intero p.i.l. turistico regionale. Oggi, invece, già Sorrento ci precede con ben 3.018.759 presenze e 831.613 arrivi, che se da una parte testimoniano l’adozione in penisola di soggiorni di minor durata, dall’altro confermano l’interesse crescente generato dalla località verso un numero sempre maggiore di Ospiti in cui gli stranieri incidono del 24,2% contro il nostro 18,58%.
E’ chiaro a tutti che l’aumento vertiginoso dei nostri posti letto e delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere non sia bastato a mantenere quella leadership; men che meno, a cavalcare adeguatamente il grande fascino di cui Ischia continua a godere nonostante la mancanza di una brand identity, di un adeguato posizionamento sul mercato, della giusta comunicazione e di un sistema turistico locale degno di essere definito tale, recante quella giusta dose di qualità che, a onor del vero, proprio non dovrebbe mancarci.
Proverò a ritornare presto sull’argomento. Forse già domani!

1 COMMENT

  1. Mi sembra che ci siamo dimenticati cosa era Ischia.
    Vorrei raccontarvi una piccola storia avvenuta una decina di anni fa.
    Lavoravo come carpentiere per costruire una piscina, all’interno di un albergo, direttamente sugli scogli.
    Una signora tedesca ospite dell’albergo mi si avvicinò e mi chiese cosa stessimo facendo.
    Una piscina, risposi.
    Mi guardò triste e mi disse, vengo a Ischia tutti gli anni da 20 anni. Non tornerò mai più.

    Ovviamente non fu per la piscina. Non fu solo per la piscina. Fu per la sistematica distruzione di un Eden che la signora ha potuto vedere anno dopo anno.
    Il grande fascino di cui parli è stato abusato da tutti noi. Adesso si cerca di vendere una salma. Ma basterà rifargli il trucco per poter ingannare i turisti. O come la chiami tu brand Identity.
    AVE dio denaro.
    AVE.

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