sabato, Luglio 27, 2024

Domenico De Siano: «Illegittime le delibere approvate in Consiglio comunale di Lacco Ameno»

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Un altro “scivolone” di Giacomo Pascale e del presidente del Consiglio comunale di Lacco Ameno Dante De Luise. Gli atti della seduta del civico consesso convocato per approvare la costituzione dell’Azienda Speciale destinata a gestire il porto turistico, non erano stati per tempo messi a disposizione dei consiglieri. Una anomalia rilevata dal leader dell’opposizione Domenico De Siano che per tale motivo ha abbandonato la sala consiliare.
Ovviamente l’esponente della minoranza non lesina le censure a Pascale e alla sua Amministrazione nell’illustrare i motivi della sua decisione: «Se avessero rispettato le regole di corretta gestione del Consiglio comunale avremmo anche potuto dire la nostra sulle decisioni che la maggioranza sta compiendo, ma il futuro di Lacco Ameno non si può scrivere partendo dagli errori, dalle regole non rispettate e dalla loro fretta di fare le cose. Male e sbagliate, come hanno fatto fino ad ora».

IL REGOLAMENTO
Il fondamento regolamentare della illegittimità della seduta è contenuto in quanto esposto da De Siano al civico consesso ai fini della dichiarazione di voto. Ricordando l’ennesima violazione di quanto scritto nei regolamenti comunali: «L’art. 40 del capo II del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale prevede che “Gli atti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno devono essere depositati presso la segreteria comunale od in altro ufficio indicato nell’avviso di convocazione, almeno 48 ore prima della riunione nel caso di sessioni ordinarie, almeno 24 ore prima nel caso di sessioni straordinarie e almeno 12 ore prima nel caso di eccezionale urgenza. Negli stessi termini gli possono essere trasmessi via pec ai consiglieri comunali. L’orario di consultazione viene stabilito periodicamente dal Presidente. Nessuna proposta può essere sottoposta a deliberazione definitiva del Consiglio se non è stata depositata entro i termini di cui ai precedenti commi, nel testo completo dei pareri di cui all’art.49 del T.U. 18 agosto 2000 n.267, corredata di tutti i documenti necessari per consentirne l’esame. I consiglieri hanno diritto di consultare gli atti d’ufficio richiamati o citati negli schemi di deliberazione depositati o comunque direttamente attinenti alle proposte depositate. All’inizio della riunione le proposte ed i documenti devono essere depositati nella sala dell’adunanza e nel corso di essa ogni consigliere può consultarli. Il regolamento di contabilità stabilisce il termine, entro il quale sono presentati dalla Giunta ai consiglieri comunali gli schemi del bilancio annuale di previsione, del DUP e del bilancio pluriennale, con gli allegati prescritti e la relazione dell’organo di revisione. Il regolamento di contabilità stabilisce il termine, non inferiore a 20 giorni dalla data dell’adunanza del Consiglio stabilita per l’esame, entro il quale devono essere depositati a disposizione dei consiglieri comunali il rendiconto della gestione, gli allegati prescritti. Il rendiconto è approvato, di norma e salvo proroghe di legge, dal Consiglio entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello al quale lo stesso si riferisce. Del deposito del rendiconto è data comunicazione ai consiglieri”».

ATTI DISPONIBILI SOLO IL 15
Ricordando che la prima convocazione era fissata per il 16 maggio (la seconda per il 20), De Siano denuncia che gli atti erano stati tenuti “nascosti”: «Ebbene, tenuto conto di quanto stabilito dal predetto art. 40, che disciplina il deposito degli atti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno dell’adunanza del consiglio comunale, è ictu oculi evidente e provato che il termine di 48 ore non è stato rispettato. Difatti, il sottoscritto si è recato, in data 14.05.2024, presso il Comune per la visione e il ritiro degli atti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno dell’adunanza del consiglio comunale e gli stessi non erano a disposizione in quanto, così come riferito dal segretario comunale, non erano ancora pronti. Infatti, solo in data 15.05.2024, a seguito dei solleciti del sottoscritto ed in violazione del suddetto termine previsto dall’art. 40, venivano trasmessi all’esponente gli atti relativi ai punti nn. 1 e 2 dell’ordine del giorno di cui all’avviso di convocazione del Consiglio Comunale (previsto in prima convocazione il 16.05.2024). Pertanto, è palese la violazione delle norme concernenti il funzionamento del consiglio comunale».
Di qui l’invito al civico consesso, «per i motivi suindicati, ad astenersi dal realizzare una deliberazione pacificamente illegittima». Sulla “cura Pascale” per l’approdo turistico si addensano nubi minacciose.

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