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domenica, Maggio 5, 2024

Bounty sul Don Peppino: c’è lo “sbarco” in Capitaneria? La Gestur “abbandona” Procida

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...da domani i bancari e la frutta e verdura arriveranno in ritardo a Procida e gli toccherà chiedere di nuovo il favore a Caremar e Medmar di metterci una pezza: perché sarà pure vero che la cultura non isola ma le chiacchiere invece si.

Mentre l’EAV, la regione e il sindaco di Bacoli se la cantano e se la suonano da soli per i presunti grandi successi della linea marittima da Torregaveta per Ischia e Procida, che detto per la cronaca porta poche decine di passeggeri al giorno, arrivano pessime notizie per le vie del mare vere e proprie giusto per la capitale della cultura che da domani sarà orfana delle corse di traghetto della Gestur. Se le notizie diffusesi in serata saranno confermate il Don Peppino resterà inchiodato all’ormeggio a Pozzuoli privando Procida di una decina di corse al giorno, gettonate soprattutto dai pendolari e dai trasportatori isolani e della terraferma.

Bounty sul Don Peppino

Oggi pomeriggio, infatti, l’equipaggio del famigerato traghettino della compagnia di Monte di Procida avrebbe deciso di non continuare a lavorare e addirittura, a quanto racconta radio banchina, avrebbe effettuato lo sbarco negli uffici della capitaneria di porto dell’approdo flegreo mettendo di fatto la nave in disarmo, un evento davvero raro per una unità in servizio regolare.

Alla base della decisione si racconta ci siano le difficoltà finanziarie della Gestur che si sarebbero riverberate negativamente anche sui marittimi che lamentano di non venire pagati da diverso tempo; dopo aver dato degli ultimatum agli armatori ed atteso inutilmente per giorni, l’equipaggio del Don Peppino dopo l’arrivo a Pozzuoli ha ormeggiato la nave ed ha chiuso il rapporto con la compagnia. Che Gestur navigasse in cattive acque si era capito già da qualche mese; negli ultimi giorni a Procida già girava la voce di una imminente sospensione del servizio poiché anche per i marittimi del Lady Carmela, pare, che gli stipendi arrivassero con forte ritardo e si ipotizzava che i montesi volessero mettere a riposo la nave ammiraglia per mantenere in linea il solo Don Peppino sulla più remunerativa linea Pozzuoli/Ischia rispetto a quella di Procida.

Un’altra figuraccia voluta dalla Regione Campania

Queste notizie avevano mandato in fibrillazione i clienti abituali della Gestur che negli anni è riuscita ad accapparrarsi alcuni degli orari migliori nei collegamenti da e per Pozzuoli, utilissimi soprattutto a chi viaggia per ragioni commerciali o professionali. La notizia di stasera conferma che la situazione della compagnia montese comincia a diventare delicata, da un lato per le sorti dei numerosi lavoratori, di mare e di terra, che potrebbero a questo punto rischiare il proprio futuro ma pure per le esigenze di mobilità dei procidani e dei loro turisti che, in caso di definitivo default di Gestur, rischiano di perdere un vettore importante nell’attuale scacchiere marittimo.

Le traversie della piccola compagnia che da qualche anno è approdata pure ad Ischia confermano però quanto diciamo da anni: in primis l’assoluta insipienza dei nostri amministratori che quando si tratta di trasporti marittimi diventano smemorati, afasici, asfittici, ignavi ed inattivi; anche quelli procidani così pronti ad autocelebrarsi – sui media e sui social – per aver agevolato l’ingresso sul mercato di tanti nuovi player marittimi, di essere sempre vigili con la matita rossa e blu a correggere il compitino degli armatori, a sottolineare ad ogni piè sospinto (da Sabia alla Mameli la solfa è uguale) il loro know how marittimo che gli permette di poter maneggiare con grande sagacia la “cosa” marittima. Se la Gestur tirasse davvero i remi in barca a Procida (anzi nel porto di Pozzuoli) ancor prima di settembre sarebbe però una clamorosa sconfitta anche per la Regione che, per l’ennesima volta, ci avrebbe venduto la fontana di Trevi con archeolinee e corse by night inutili e proprio nell’anno di Procida capitale della Cultura subirebbe un terribile smacco. A dire il vero però lo schiaffo in faccia De Luca, Cascone, la Iasuozzo ed i funzionari regionali dell’assessorato ai trasporti se lo sono tirati da soli, non è certo colpa della signora Loz.

Soldi per i turisti, schiaffi in faccia a bancari e pendolari

Sono loro che ancora qualche giorno fa ci raccontavano i grandiosi successi della mirabolante linea fatta con una motonave del giro dell’isola che unisce le perle del golfo di Napoli con la città gioiello di Josi (Della Ragione non delle Querce) mentre da domani i bancari e la frutta e verdura arriveranno in ritardo a Procida e gli toccherà chiedere di nuovo il favore a Caremar e Medmar di metterci una pezza: perché sarà pure vero che la cultura non isola ma le chiacchiere invece si.

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