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Zuzzimma Ischitana

By Redazione Web

August 14, 2020

La spocchia del Sindaco Enzo Ferrandino deve essere evidenziata ad ogni occasione possibile. Solo così, infatti, possiamo costruire la vera dimensione in cui è sprofondato il comune di Ischia. Con la faccia tosta di chi dovrebbe avere la coscienza pulita, il sindaco e la sua maggioranza vuole farci credere che sono gli altri a sporcare.

Con la solita faccia da tolla, il comune di Ischia, ieri, ha reso noto che i vigili della Polizia Locale, coordinati dal Comandante Chiara Boccanfuso, hanno elevato 6 verbali da 200 euro per aver conferito in modo errato la spazzatura. I controlli sono avvenuti, in modo particolare, nella centralissima Via Battistessa; 4 dei 6 verbali sono stati elevati ad ischitani. Quella del sacchetto selvaggio è una piaga che affligge il territorio non solo nei mesi estivi. Incuranti dell’assenza dei cassonetti, sono ancora diverse le persone che, prive di senso civico, lasciano per strada la propria spazzatura senza rispettare le modalità di conferimento con giorni e orari stabiliti. Si invita, dunque, la cittadinanza tutta a rispettare i giorni e gli orari di conferimento e di contribuire a tenere il territorio pulito e accogliente perché se amo Ischia, la rispetto”

Letto così, sembra un comunicato di un’amministrazione che gestisce bene il territorio. Nella realtà, invece, è solo la mossa di un sindaco che ha fatto della mera propaganda elettorale una regola. Da diversi giorni, chi scrive, percorre le vie del comune di Ischia nelle prime ore del giorno ed è assurdo che un comune come quello di Ischia, che si vanta di essere stazione turistica non abbia previsto un servizio di raccolta rifiuti adatto alle esigenze, mutevoli, del territorio.

La vita notturna (al netto dell’inquinamento aucustico, ndr), la possibilità di godere un po’ di libertà alle prime ore del giorno richiederanno un’organizzazione ben diversa, almeno, nelle zone centrali del paese. E, invece, la Riva Destra e Corso Vittoria Colonna sono un vero e proprio letamaio. E, se la colpa è certamente di chi ha sporcato, c’è una responsabilità e una colpa ancora maggiore imputabile all’ente che, pur sapendo cosa accade, si gira dell’altro lato.Ma questo, sia chiaro, è il costo, altissimo, che deve pagare la cittadinanza: ovvero far gestire la partecipata ad un semplice 4° livello senza capacità, come certifica il giudice dell’Appello, promosso sesto livello in maniera discutibile e non conferma alla realtà dei fatti.