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venerdì, Marzo 29, 2024

Volontari del WWF: dove eravate quando il parassita uccideva i nostri pini?

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Antonio BUONO* | Nella già tanto martoriata Casamicciola, osservando i pini del bosco della Maddalena, viene da pensare a Dante Alighieri ed ai suoi spaventosi gironi infernali.
Vedere tanti alberi distrutti dalla malattia fa male al cuore!
E da qui, viene spontaneo chiedersi per quale ragione gente che non sa nulla dei nostri luoghi, delle nostre tradizioni, dei nostri valori, debba venire oggi e, non ieri, (quando magari poteva essere più che opportuno) a darci una lezione di botanica prendendosi l’onere di indicarci il da fare, quali siano i pericoli che corriamo e come dobbiamo comportarci.
Certo, il WWF si interessa di tante cose che riguardano “l’ambiente”, a quanto pare anche dei bracconieri, che guarda caso, non rispettano le leggi.
Bene, ottime iniziative per dei volontari…

Però, qui il dubbio sorge spontaneo e la domanda più che opportuna: scusate, ma voi quando l’incuria e la strafottenza di chi avrebbe dovuto fermare “l’epidemia” di quei pini era in tutt’altre faccende affaccendato, dove eravate?
Non potevate dare il vostro contributo, qualificato e competente, per la disinfestazione con eventuale elicottero dell’intera montagna?
Che peccato, eravate altrove, purtroppo da quelle parti e come ben sapete, adesso regna uno scenario apocalittico: la morte di migliaia di alberi che potevano tranquillamente essere salvati.
Eh no, così non va bene, non ci si può interessare solo di bracconaggio, così come fatto nei giorni scorsi, a “decantar l’impegno e le lodevoli gesta” in un giorno di caccia aperta ed in un luogo dimenticato perfino dal padreterno, laddove le quaglie (oramai estinte sull’isola) raramente se ne poteva trovare qualcuna non meno di quarant’anni fa!
E ancora una volta: scusate, ma voi cosa venite a fare sulla nostra isola? Ma siete certi che non possa bastare l’encomiabile servizio dei Carabinieri, della Polizia, dei Carabinieri Forestali e di tutte le forze dell’ordine già presenti sul territorio?

Ma siete certi che continuando a raccontare cose non veritiere, così come poi “erroneamente” evidenziate sui canali Rai dell’andare a caccia nei giorni successivi alla tragica frana sia cosa buona e giusta?
Ebbene, sappiate che in merito, pur essendovi caccia aperta, in quei luoghi spaventosi era umanamente e doverosamente opportuno rispettare il dolore nei confronti dell’immane disgrazia.
Sappiate che tanti cacciatori in quei giorni erano a spalare fango e macerie nella speranza di trovare ancora qualcuno in vita…sappiatelo!
Andare a caccia significa condividere momenti di gioia,
in quei giorni, l’unica cosa da fare poteva essere solo quella di pregare.
Certe inopportune illazioni, evidenziate anche a Rai 3, lasciano il tempo che trovano!
Sappiate che c’è tristezza nei pensieri di noi Ischitani!
C’è un’isola che stenta a tirarsi fuori dalle sciagure e dai dolori, un’isola che vorrebbe “riemergere” al più presto e ad ogni costo, quest’isola non ha affatto bisogno di gente che tende la propria mano per salvarla dal peggiore dei mali: il fantomatico bracconaggio.

Si sappia in ogni dove, anche nei talk show, che abbiamo seri problemi, che abbiamo altro a cui pensare, la nostra è l’isola più bella del mondo che vive turismo, che ama i suoi ospiti offrendo gentilezza e tranquillità, le cose buone della nostra terra, sempre aperti al dialogo ed alla disponibilità, il sorriso è il nostro biglietto da visita, sappiamo fare il nostro lavoro e non desideriamo consigli su problematiche inesistenti.
Infine desideriamo informarvi che anche noi, come certamente voi, abbiamo bollette da pagare e non poche difficoltà a mettere il “piatto in tavola”. Se è proprio necessaria la vostra presenza sulla nostra amata e quanto martoriata isola, per cortesia, venite “armati” di buona volontà… grazie!

*cacciatore a vita

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