Ugo De Rosa | E’ iniziato un nuovo anno scolastico e a Forio si ripropone la questione mensa. Un servizio di cui il Comune si disinteressa dall’insediamento della prima Amministrazione Del Deo e di cui devono farsi carico i genitori. L’ennesimo problema irrisolto. Dalle casse comunali non esce un centesimo per aiutare le famiglie in difficoltà, a fronte di tanti sprechi di cui sono responsabili gli amministratori.
Adesso sul problema interviene Vito Iacono, che affronta il discorso in maniera ancora più ampia: «E’ il tempo di una mensa comunale; è il tempo di un tavolo medico e scientifico con i pediatri ed il mondo dell’università per definire la dieta e monitorare crescita e patologie; è il tempo di una mensa accessibile a tutti, non solo dal punto di vista economico; è il tempo che la pubblica amministrazione non deleghi proprie specifiche competenze e responsabilità.
Non è il tempo di vedere file interminabili per acquistare i ticket della mensa. E’ il tempo delle scuse alle famiglie ed ai nostri bimbi. E’ tempo di cambiare!!! E sono convinto che con il mondo della scuola si possa intraprendere un percorso virtuoso che vada nella giusta direzione. Una questione di Civiltà, anche a Forio!».
Quindi ritorna sul disinteresse mostrato dall’Amministrazione comunale: «Come esiste una faccia della medaglia, allo stesso qual modo esiste anche l’altra faccia. Io non mi faccio problemi nell’espormi, soprattutto per quanto riguarda la questione dei rifiuti e la creazione di una mensa pubblica, cosa cui l’amministrazione non è stata in grado di adempiere in nove anni di attività».
Le soluzioni esistono, basta impegnarsi. Solo che finora questi amministratori si sono completamente dimenticati del problema, o forse è meglio dire che hanno finto di ignorarlo. E Vito Iacono spiega meglio il concetto, partendo dalla situazione attuale e avanzando una proposta più che ragionevole: «Io credo che la ditta privata, ora non voglio sponsorizzare nessuno, stia comunque svolgendo un buon lavoro, almeno nei limiti di quello che può. Quindi mi chiedo perché non si incentivi il servizio, magari fornendo più liquidità. Esistono numerosi servizi rivolti al cittadino, che comunque funzionano bene, tipo il trasporto pubblico con bus privati. A scanso di equivoci, la mia è solo una proposta che lamenta, in generale, il fallimento delle amministrazioni. Ad ogni modo credo che comunque si debba investire di più sulla risorsa scuola e cultura. In parole povere, come esiste lo scuolabus gestito da privati ma patrocinato dal Comune, cosa ci vuole nell’investire un po’ di più e permettere la creazione di una mensa pubblica?».
Una domanda a cui è Del Deo a dover dare una risposta…