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martedì, Aprile 23, 2024

Vincenzo Acunto: “Capitano, così si muore”

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auto sostaVincenzo Acunto | Gentile capitano Centrella: comandante la compagnia carabinieri di Ischia. Lei, in questo periodo, è particolarmente impegnato, con i suoi uomini, a far fronte, non solo a fenomeni di microcriminalità che, per la stagione registra una “fisiologica” impennata, ma anche ad altri eventi delittuosi che, purtroppo, appaiono in crescita nel vissuto dell’isola d’Ischia. Mi riferisco: alle morti da incidenti stradali, al non rispetto del codice della strada, all’abbandono dei rifiuti, agli scarichi a mare. E’ sicuramente vero che, per poter tenere sotto controllo un popolo sempre più indisciplinato, non è attività agevole e sarebbero necessari più uomini. Riduco pertanto la presente missiva alle sole vicende legate al traffico ed alle violazioni al codice della strada. All’atto del suo insediamento ad Ischia, fui favorevolmente impressionato, nel vedere, nelle notti del sabato e della domenica, l’isola presidiata dai suoi uomini, a prevenzione di incidenti da abuso di alcolici o di altre sostanze. Poi, evidentemente, l’esigenza è calata e i presidi non appaiono più così stringenti. La lobby dei “disconigth” è apparsa rinfrancata, mentre il clima all’interno delle famiglie si è ritensionato. La tensione si è ingigantita –sintetizzo- per l’assurdo incidente mortale che si è verificato sulla Succhivo/S.Angelo la sera del 13 agosto scorso. Giuseppe Manzilli, un giovane di Teramo appena 28enne, in vacanza sull’isola, è volato all’altro mondo perchè nel rettilineo di “Cava Grado” s’è trovato di fronte una signora che attraversava col cane e, per evitarla, si è infranto in un motociclo parcheggiato sul marciapiedi. Signor capitano, io non so se lei è, o meno, padre, ma, per un attimo, immagini la disperazione di quei genitori che, nella notte, sono stati raggiunti dalla telefonata che ha stravolto la loro vita gettandola nella disperazione più cupa. Immagini, per un attimo ancora, la disperazione di quell’altra famiglia che, sempre ad agosto dell’anno scorso, fu avvertita che la loro figlioletta era morta bruciata in un furgoncino al Cuotto di Forio o, di quell’altra, ancora, avvertita che loro figlioletta era stata messa sotto sulle strisce pedonali in Ischia vicino la clinica “S.Giovan Giuseppe”. Non aggiungo altri casi in quanto “il contesto” è sempre lo stesso: il disprezzo assoluto delle regole che disciplinano l’uso delle strade ischitane, sia nel transito che nella sosta che da parte dei pedoni. Della dinamica di Succhivo/S.Angelo ho detto. A Forio il furgoncino con due ragazzi a bordo, nella curva sotto il tabaccaio del Cuotto, si trovò di fronte la sagoma, impressionante, di un pulmann turistico che, in sorpasso, ad auto in sosta, lo obbligò a stringere a destra. La ruota posteriore urtò il marciapiedi, si rovesciò, prese fuoco ed il cielo spalancò le porte alla ragazzina. Ad Ischia, l’altra ragazzina mentre attraversava sulle strisce, che a stento si vedono perchè poco disegnate e occluse da auto in sosta, venne fulminata, da un auto e zacchete la morte si impossessò di lei. E’ vero che si può dire che, la velocità, il casco o altri arzigogoli contribuiscono a procurare l’evento; ma è altresì vero che se ognuno rispettasse, un po’, le regole poste dal codice della strada e fosse sanzionato quando non lo fa, tanti incidenti non si verificherebbero e nella collettività si concretizzerebbe il principio che “ chi sbaglia paga”. Gentilissimo comandante, io percorro tutti i giorni la strada da S.Angelo ad Ischia e potrei offrirle, metro per metro, una panoramica degli abusi che, ritengo, anche i suoi uomini vedono. Le dico, sintetizzando, che, il sangue del giovane di Teramo non era stato ancora lavato, che un furgone già parcheggiava tra il marciapiedi e la strada al lato mare (obbligando i pedoni a riversarsi sulla carreggiata) e, all’altro lato, un motociclo ed una macchina erano in bella mostra sull’altro marciapiedi. Non ritengo di essere il solo a transitare per quel posto come di non essere il solo a transitare per Via Mario D’Ambra a Panza divenuta a concreto pericolo di morte, essendo stata acquisita, come parcheggio, di autobus da una ditta locale e per le auto della clientela dell’MD che ha accesso in curva. Oppure al Cuotto ove, nella curva sotto il tabaccaio stazionano, perennemente, delle auto o allo Scentone ove morirono tre ragazzi in cui le auto non mancano mai a ridurre la carreggiata con obbligo per i veicoli a sormontare la striscia continua. Per non dire delle altre zone dell’isola, ove ognuno fa quello che vuole parcheggiando ovunque. Detto ciò e pur non pensando che il compito, primario, dell’arma dei carabinieri sia quello di disciplinare il traffico, in quanto dovrebbero pensarci i vigili urbani, rilevo il dato di fatto che quando succede un, qualsiasi, incidente i primi ad essere chiamati sono i carabinieri. Segno evidente che la cittadinanza considera, la presenza dei militari dell’arma, come garanzia primaria e non chiamano altri che, pur dovendo, non s’adoperano. Assodato ciò e non essendo necessaria una segnaletica per contravvenzionare o rimuovere forzatamente le auto che sostano sui marciapiedi, in curva, sui dossi o in prossimità di incroci, appare normale che, come ci si rivolge ai carabinieri quando si ha un problema, ci su rivolga ad essi anche per tutti quegli altri casi che pur determinando situazioni di pericolo grave e spesso la morte, non sono attenzionate da nessuno. Desidero, gentilissimo comandante, poterla accompagnare, con la mia auto, a fare un giro in incognito, per le strade dell’isola. Le farò prendere coscienza della veridicità di quanto scritto. Saremo armati del solo suo telefonino e degli indirizzi pec dei vari funzionari municipali. Se per ogni buca pericolosa o, per “schiere di auto” parcheggiate irregolarmente, si farà una foto e la si invia, seduta stante, al funzionario preposto, sollecitandone l’intervento (con l’avvertimento che, in mancanza, potrebbe scattare nei suoi confronti una denuncia per omissione in atti di ufficio), penso che dopo una settimana di terapia, l’isola apparirebbe già diversa. Lei avrebbe dato un contributo determinante, oltre a quanto già fa, per una viabilità più sicura, ricevendo in cambio la gratitudine di tante famiglie, in ansia costante per i loro figli, e quella di tutti noi “forzati” utilizzatori delle strade ischitane. O ritiene che sia una speranza eccessiva?.Con immutata Stima

11 COMMENTS

  1. Penso che il capitano Centrella fornirà la giusta risposta al sig. Acunto, penso pure che fare un giro in macchina con l’estensore della lettera, non ruberebbe tempo al Capitano e nello stesso tempo, aiuterebbe la causa delle morti inutili.

  2. Sante parole e quello che è scritto va benissimo, ma mettiamo in condizione i cittadini di ricevere un minimo per poter parcheggiare e garantire quei diritti che dovrebbero essere la normalità, ma da noi la normalità significa parcheggiare sul marciapiede, fare gli slalom tra le buche e quant’altro. Ci lamentiamo delle troppe auto e a ferragosto sono sbarcate 1464 auto. Visto che tutte hanno la targa perchè non si fa un controllo presso le compagnie di navigazione e si determina se tutte avevano titolo a sbarcare? Per avere un Italia dove tutti i cittadini sono uguali, il divieto di circolazione dovrebbe valere per tutte le auto non residenti, mentre nel periodo da maggio a settembre limitare anche la circolazione dei residenti potenziando il trasporto pubblico e far diventare l’isola d’Ischia un luogo veramente verde e a dimensione d’uomo.

  3. Signor Acunto io non la conosco ma condivido tutto ciò che ha scritto. Certo i carabinieri come anche la polizia fanno tanto per noi. L’inverno scorso sopratutto noi genitori eravamo tutti un po tranquilli sapendo che all’uscita delle discoteche ci stavano le pattuglie dei carabinieri che facevano A tutti l’alcool test. Anche i ragazzi si erano imparati e alla guida mettevano sempre chi non aveva bevuto oppure si facevano venire a prendere da noi genitori.io spesso dico che è Ischia ci vorrebbe l’esercito …solo così noi ischitani ..popolo sempre più maleducato ….capiremmo il rispetto delle regole….a volte vedo se su una strada per alcuni giorni i vigili sono presenti multando chi sta in divieto…all’improvviso le auto spariscono….cosa cui dire? Che purtroppo ci vuole sempre chi controlla …GraZie per l’appello fatto al comandante dei carabinieri che credo accoglierà sicuramente

    • Ecco “all’improvviso le auto spariscono”… molte volte anche io vedo che quando mettono un divieto per rifacimento segnaletica, pulizie, manifestazioni ecc. le strade miracolosamente sono libere di auto. Dove le mettono in queste occasioni??? E perchè non le mettono lì anche nei giorni “normali”? Centinaia e centinaia di auto miracolosamente sparite?

  4. Caro Vincenzo ad Ischia credono di saper guidare ma non lo sanno fare per niente poveri noi nessuno prende provvedimenti su nulla. Oltre alle strade mortali abbiamo anche gente che la macchina dovrebbe lasciarla a casa.
    Parole tue che verranno messe da parte.
    Un saluto Papaleor

    • Caro Vincenzo e tutto giusto quello che dici, basterebbe un poliziotto o un carabiniere per ogni rotatoria con un distruggi documenti e sai quanti guidatori in meno avremmo sull’isola? Ma diciamo anche che c’è tanto menefreghismo a partire dalla strada fuori a l’ospedale che è un tappeto di macchine immaginate l’ambulanza che difficoltà trova e i carabinieri ci passano ma pensano che devono intervenire i vigili, guardate quello scempio sulla litoranea lacco casamicciola, con quelle strisce che hanno fatto e in più parcheggiano anche dove era in costruzione il benzinaio, io vado a correre la sera ed è pericolosissimo ho incontrato 2 vigili a casamicciola gli ho fatto presente la cosa mi hanno risposto che loro sono solo 2 e dovevo chiamare i carabinieri. Non parliamo poi del MD e terribile quello che fanno ..

  5. Carissimo Vincenzo grazie per il suo articolo,sarebbe ora che anche gli amministratori si facessero di certe problematiche.Due zone molto pericolose via provinciale dallo scentone a panza
    saluti e grazie

  6. Siamo gli incivili che siamo!! E come nell’analisi dell’avv.to Acunto senza controllo, regole e sanzioni siamo capaci di procurare danni letali.
    Non venite poi a dare la colpa ai pochi parcheggi…. perché ritengo che la maggior parte degli ischitani che in passato hanno costruito x se o per le propie famiglie le tanto agognate, meritate e sudatissime casa beh!!!! perché mai non hanno pensato o previsto anche un posto auto …. che so un locale adibito a garage e non ad abitazione da affittare …….
    E poi scusatemi tanto….. ma in inverno tutta la fila di auto parcheggiate dalla zona Cuotto a/silo suore vso Forio a chi appartengono… Troppi morti sulle strade di quest’isola!!!!!!!

    • Brava ma non solo le case ma anche gli alberghi costruiscono sempre stanze in più ma mai posti auto ne per i clienti ne per il personale

  7. Avv.Acunto lei hai fatto un esame correttissimo della situazione stradale dell’isola però si è dimenticato di dire che i primi responsabili di tutti questi incidenti e morti assurde sono i sindaci e le amministrazioni comunali che oltre a non farle rispettare, appongono nella maggior parte dei casi segnaletiche errate e in pieno contrasto con i dettami del Nuovo Codice della Strada nel quale come voi certamente saprete, è scritto dettagliatamente tutto ciò che che riguarda le strade ed il loro utilizzo, partendo dalla costruzione ovvero la misura minima e max delle corsie carreggiate marcepiedi rotatorie ecc. fino all’apposizione della segnaletica orizzontale e verticale e quindi delle distanze minime dove mettere i segnali della loro visibiltà e manutenzione. Tutto questo purtroppo sull’isola non viene rispettato minimamente si pensa solo a fare cassa con le strisce blu che sono si un valido strumento per recuperare risorse da reinvestire per la manutenzione stradale ma che molto spesso vengono disegnate in modo tale da creare i presupposti per incidenti. Un esempio può essere via Alfredo de Luca ad Ischia dove le strisce blu restringono talmente la carreggiata che due veicoli nei sensi opposti di marcia a stento passano e non ne parliamo poi quando si incotrano mezzi pesanti i Bus. Eppure il codice dice che la misura minima che può essere una corsia in una strada a doppio senso e di mt 2,80. Quindi una strada per avere un’area di parcheggio (bianca o blu che sia) dovrebbe essere larga almeno 6,40 metri. Credo che ad Ischia una misura simile la possiamo trovare solo in alcuni tratti della ss270. Un’ultima considerazione sono gli attraversamenti pedonali e le fermate degli autobus di linea, non si posso disegnare subito gli stalli delle strisce blu o nelle curve (es. Scuole elementari di Cartaromana) o sugli incroci senza ripettare i limiti di distanza e di visibilità. Penso alla ragazza morta sulle strisce nei pressi della clinica di san G.Giuseppe se le strisce non erano nascoste in mezzo alle macchine parcheggiate sulle strisce blu forse il ragazzo che la investì avrebbe avuto più tempo per vederla e frenare, e forse si sarebbe evitata la morte.
    Io non so quante persone leggeranno questo commento ma spero che i giornali e lei avvocato insieme al capitano Centrella facciate una riflessione su quello che ho scritto e si possa aprire un confronto con le ammistrazioni affinchè possa partire il ripristino graduale della sicurezza stradale.

  8. Tutto abbastanza giusto…peccato che quando si tratta di multe… Devono essere fatte, ma agli altri… Chissà quanti dei commentatori quotidianamente parcheggiano in modo errato??? Ma se ricevono una multa.. Apriti cieli. E poi troppo spesso le multe vengono elevate, ma ad Ischia gli avvocaticchi sono troppi… E pur di raccimolare pochi centesimi… Sono sempre pronti a ricorrere con la compiacenza dei giudici di pace… Molti dei quali sarebbero da arrestare subito. Una multa non pagata per un ricorso artatamente vinto autorizza a credersi impunibile. Il problema è serio… Questa nazione è da rifare… Ischia non ne parliamo nemmeno!

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