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venerdì, Aprile 19, 2024

Villa Mercede. Icaro alza le mani: nessun obbligo a garantire diritti di stabilizzazione

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Ida Trofa | La cooperativa affidataria dei servizi presso la RSA di Piazza Cavonera Grande ha chiarito il suo punto di vista legale in una nota all’indirizzo della UILTUCS – Regione Campania, alla Prefettura di Napoli ed alla ASL Napoli 2 Nord in persona del Direttore Generale Dott. Antonio D’Amore.

Ecco quanto rileva la ATI Icaro/KER in merito ad una precedente nota del sindacato UILTUC: «Faccio seguito alla corrispondenza intercorsa, non dimenticando di rilevare che la la presente viene trasmessa in nome e per conto della Consorzio Icaro società cooperativa corrente in Santa Maria C.V. alla via Gran Bretagna, complesso Lona, in forza di specifico mandato ricevuto dalla legale rappresentante pro-tempore dott.ssa Maria Grazia Gaudiano, ed in riscontro alla Vostra comunicazione rappresento quanto segue. La società mia assistita ha preso atto della Vostra comunicazione e seppur non si esimerà ad ogni ulteriore approfondimento, è necessario sin d ora rilevare le Vostre richieste si fondano su presupposto di fatti che non trovano affatto corrispondenza nelle comunicazioni ufficiali pervenute dall’ ASL Napoli 2 Nord».

Insomma il legale della COOP alza le mani e dichiara di non aver alcun obbligo datoriale. Ovvero “Corre l’obbligo di rilevare infatti che innanzitutto le soc. Cooperative costituenti l’ATI KER non aderiscono ad associazioni datoriale firmatarie del CCNL invocato, né applicano lo stesso ai propri rapporti di lavoro, ragion per cui non sussiste affatto alcun obbligo in tal senso di garantire eventuali diritti di stabilizzazione in caso di successione d’appalto. Fermo quanto sopra, non sussiste alcun obbligo legale di rilevare indiscriminatamente il personale precedentemente occupato sul servizio, eccezion fatta per gli obblighi derivanti dal disciplinare di gara e dalla c.d. clausola sociale ivi inclusa, nei limiti e con le peculiarità proprie della sua formulazione. Proprio in relazione a quanto sopra, la ASL NAPOLI 2 NORD non ha fornito alcun elenco di lavoratori precedentemente impiegato nel servizio per 1 quali ha invocato l’applicazione della clausola sociale, anzi, con comunicazione ha specificato che non sussistono i presupposti per l’adozione di procedure volte a garantire una successione nell’appalto atteso che “da Marzo a tutt’oggi (n.d.r. 8.02.2021) la stessa (n.d.r. Villa Merdede) risulta gestita con personale strutturato dell’ASL Napoli 2 Nord e che î vari servizi quali pulizia e lavanolo, mensa, smaltimento rifiuti e manutenzione sono stati affidati a ditte specializzate per estensione contrattuale e, di fatto, già affidatarie dei medesimi servizi presso codesta amministrazione”.

Insomma per lo studio Santoro è chiaro che che da tutto quanto sopra “consegue che il servizio affidato alla precedente società Cooperativa e/o ATI è cessato a Marzo 2020 senza che più nessun operatore fosse occupato nel servizio e ciò -evidentemente- per fatto attribuibile ad una scelta della gestione della Coop. Civita e della Coop. Nestore; che su questo ultimo punto non si può certamente aderire alla prospettazione della Coop. Civita (il riferimento è alla comunicazione del 17.02.2021) che pure sembra, in qualche, modo, confermare l’abbandono del servizio per motivazioni proprie e che in merito si resta in attesa di ulteriori chiarimenti da parte dell’ASL Napoli 2 Nord. Pertanto appare chiaro che in questa situazione non può riconoscersi alcun automatismo nell’utilizzo dei lavoratori Nel servizio affidato all’Ati Icaro/ KER, nella sussistenza del preteso diritto ad ottenere l’assunzione presso le cooperative che andranno ad espletare il servizio appaltato. “Senza alcun intento polemico- scrive il legale rappresentante della Icaro – Si precisa che la posizione delle mie rappresentate e tutt’altro che temeraria come infondatamente asserito e che la centralità della questione e tutta rimessa alla indicazione della stazione appaltante che, ad ogni modo, nella comunicazione ufficiale trasmessa anche al prefetto di Napoli ha rappresentato che sul servizio da marzo 2020 non opera alcun operatore delle suddette cooperative”. Insomma la contesa prosegue e sembra tutt’altro che vota verso una felice risoluzione per i lavoratori ed ex di Villa Mercede.

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