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giovedì, Marzo 28, 2024

Vignola: “18 nuovi bus entro dicembre e 60 entro il 2020”. Solite chiacchiere?

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Incontro promettente col direttore dell’EAV bus Mariano Vignola per affrontare gli eterni problemi del trasporto terrestre ad Ischia Colpa dei sindaci: "Vignola ridicolizza i nostri primi cittadini: “Voi purtroppo, avete pure sei comuni - osserva il direttore - e non c’è nessuna volontà di unificare almeno gli sforzi per migliorare la situazione sulle strade. Le nostre lettere inviate ai sindaci restano inevase, le nostre proposte forse, non vengono neppure lette…”

Gianni Vuoso | Nel settore trasporti, l’ischitano che non sia proprio giovane, ricorderà i tempi d’oro dell’era paleo…democristiana con Franco Iacono, poi europarlamentare socialista, che aveva fatto del servizio pubblico gestito dalla allora Sepsa sull’isola, un vero e proprio fiore all’occhiello.

Ma da quell’era politica ad oggi, quant’acqua ha inondato l’isola? E soprattutto, c’è la speranza che il nuovo servizio dell’Eav-bus, nato nel 2008, possa rivivere quei fasti?

A giudicare dal bilancio della società, che nel 2011, chiuse con un disavanzo di ben 32 milioni di euro, bisognerebbe concludere che le prospettive non sarebbero assolutamente rosee. Ma contatti diretti con esponenti della società fanno presagire almeno la buona volontà di fare meglio e di più. Infatti, da un incontro promosso dalla Federconsumatori (rappresentata ad Ischia dall’avv. Adriano Mattera e da Nicola Lamonica, esponente di spicco dell’Autmare) col direttore generale dell’Eav MarianoVignola, pare che debbano sopraggiungere tempi migliori, essenziali per mettere fine alle giuste lamentele che provengono dalle scuole, dai dipendenti dell’Ospedale Rizzoli e dai numerosi utenti stufi di attendere anche un’ora per veder passare finalmente un bus, soprattutto nelle zone collinari dell’isola.

Gli interventi dei dirigenti delle scuole superiori dell’isola e dei dipendenti ospedalieri non si contano più. Si lamenta in particolare, il mancato raccordo fra trasporto marittimo e quello terrestre.
“Ma – obietta l’ing. Vignola – i nostri orari sono sempre gli stessi, forse sono cambiati gli altri. Comunque mi farò promotore di un incontro con le compagnie marittime e con le altre associazioni per tentare di concordare le coincidenze al fine di evitare disagi che certamente vanno a colpire i lavoratori e gli studenti”. E le altre buone notizie non mancano.

Entro il prossimo dicembre Ischia potrà usufruire di 18 nuovi bus ed almeno una sessantina di nuove macchine entro il 2020: “Tanto è vero che – continua Vignola – abbiamo pensato di promuovere un open day che possa permettere all’utenza di toccare con mano i cambiamenti, le prospettive e l’organizzazione concreta di un servizio migliore”.
E’ il caso di dire speriamo bene e vedremo. Una iniziativa comunque, l’open day, che darebbe la possibilità di sollecitare gli ischitani ad usare di più il trasporto pubblico. Ma ovviamente, se la società non è adeguatamente attrezzata, difficilmente potrà invitare gli utenti a lasciare la propria auto per un bus che arriva a singhiozzo, è affollato, è scomodo, non si raccorda al trasporto marittimo e che insomma, è meglio lasciar perdere. Una iniziativa che da sola, non riesce ad incidere sulla cultura della popolazione locale.

Sarebbe quindi, necessaria la collaborazione delle amministrazioni comunali, ma i sindaci sono completamente assenti e responsabili del caos traffico: “Voi purtroppo, avete pure sei comuni – osserva il direttore – e non c’è nessuna volontà di unificare almeno gli sforzi per migliorare la situazione sulle strade. Le nostre lettere inviate ai sindaci restano inevase, le nostre proposte forse, non vengono neppure lette…”.
Le difficoltà che hanno i bus di dare accesso ai disabili nascono anche dal fatto che i comuni non garantiscono gli spazi necessari alle fermate; la mancanza di pensiline è una carenza delle amministrazioni. “Fanno parte dell’arredo urbano” precisa il n. 2 dell’EAV Vignola. Sull’isola, solo a Serrara Fontana ci sono tre pensiline, altrove è una vergogna. A Forio, nei pressi della strada che va a Zaro, i gruppi di turisti si fermano con le spalle al muro, in attesa di un bus, sembrano deportati pronti per il plotone di esecuzione, una scena squallida. In ogni comune, col sole o con la pioggia devi arrangiarti. Nemmeno nella mitica Piazza degli Eroi gli amministratori ne hanno prevista una. Eppure c’è chi ha progettato il suo nuovo look. L’ennesimo progetto all’ischitana, che fa capo al sindaco green, capoticamente chiuso ad ogni proposta, incapace di dialogare, di riflettere sulle critiche, pronto solo ad esaltarsi con gli applausi dei suoi lacchè.

Questi amministratori non prediligono il trasporto pubblico. E si vede.
La trovata di Zizì e la sceneggiata della domenica ecologica la dicono lunga. La realtà vera è il caos del traffico che quotidianamente blocca il paese, crea enormi disagi col black out delle uscite degli alunni dalle scuole, con gli incroci infernali privi di un semaforo, con le strade a doppio senso che rendono pericolosa la viabilità, con le carreggiate ristrette dalle strisce blu che rendono illegali tutte le strade, pur di rendere favori a qualcuno. Spettacoli indegni di una società civile, di un paese che vive di turismo. Tutto perché non c’è la volontà ma soprattutto, la capacità di programmare. Tutto perché prima di tutto, ci sono gli equilibri politici, gli interessi dei gruppi e delle famiglie.Il caos traffico ha raggiunto vette assurde, rende sempre più difficile e pericoloso il lavoro degli autisti dei bus. Un turista torinese ha detto che bisognerebbe indire un premio speciale per questi lavoratori perché guidare ad Ischia è un lavoro eroico. Un lavoro estremamente usurante.

Qualcuno denuncia che fra di loro ci sono autisti che hanno problemi cardiaci: “Ogni volta che devi fermarti è un problema, un rischio, per gli spazi, per chi ti sfreccia davanti, per la mancanza di ogni controllo e perché tutto è affidato alla tua personale capacità di autocontrollarti”.
Ultima segnalazione quella relativa al servizio che sarebbe pessimo nelle zone collinari: “Io prendo il bus – dice Mery Di Costanzo – perché pur avendo un’auto storica, preferisco il mezzo pubblico e viaggio anche di notte ma sono spesso costretta ad aspettare anche un’ora, perché in più occasioni qualche dipendente ha accusato malori all’improvviso”.
Ma qui è stata pronta la risposta sia di Vignola che di Pasquale Di Massa, factotum della società ischitana: “Non ci sono più furbetti. Negli anni scorsi abbiamo avuto 12 licenziati e di questi uno solo riammesso al lavoro”. Un ultimo strumento di bordo, il misuratore di tempo, controlla i tempi di percorrenza e anche questo stratagemma serve a controllare il buon funzionamento del servizio. Forse, bisognerebbe controllare maggiormente i furbetti del biglietto: “Nei mesi scorsi – precisano all’EAV – abbiamo registrato appena il 15% di evasori, una buona media”.

Ultima cosa: bisogna solo sperare che la nuova ditta Credentino, che ha vinto il bando per la gestione tecnica dei bus, assicuri il migliore funzionamento dei bus, tutti a diesel. Infatti, sarebbe utile una buona centralina per il metano.
Potrebbe servire i bus ed i privati. Insomma, un futuro destinato a risolvere gran parte dei problemi del trasporto terrestre? Le risorse ci sono. Oltre il n. 2 Vignola, da più parti si nota la particolare attenzione che il n. 3 dell’azienda, il direttore Nunzio Cozzolino, sta dedicando al servizio isolano. Non ci resta che attendere. Anche Pasquale Di Massa è pronto ad informarci sulle sollecitazioni che l’azienda muove alle amministrazioni: è sufficiente una semplice segnalazione da parte di un autista e immediatamente parte la nota destinata agli amministratori comunali. Poi purtroppo, le carte si perdono e i problemi restano insoluti.

2 COMMENTS

  1. Grandissimo ing, faccio presente, da automobilista, che ogni qualvolta capito dietro un bus eav presso qualsiasi comune dell isola d ischia le mie imprecazioni giungono a tutti i santi in paradiso questo perché il traffico lo crea lei ed i suoi mezzi inadeguati per grandezza e lentezza alle esigenze di strade ristrette. Spero che questo semplice concetto ossia : ISCHIA È PIÙ PICCOLA DI NAPOLI = HA STRADE DI LARGHEZZA RIDOTTA ! Le entri bene nel cervello.
    Speriamo di aver fatto 1 passo avanti avendo appurato ciò le auguro buon lavoro.

  2. Serrara Fontana non ha tre pensiline ma bensi’ 7, una in ogni frazione più due dislocate lontano dal centro nel frazione di Serrara, una all’inizio di via Lorenzo Fiore ovvero inizio della via del cimitero e una alla prima trav.via ciglio, ovvero un po’ più giù dell’agenzia funebre Mattera.

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