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martedì, Aprile 23, 2024

Vie del mare e aumenti dei ticket, la Regione ci vuole vedere chiaro

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IDA TROFA |  Al vaglio da parte della Regione Campania le richieste di aumento delle tariffe per il trasporto marittimo avanzate dagli armatori del Golfo. Allo stato si tratta di una delibera ancora allo studio. L’aumento riguarderebbe solo i non residenti e l’adeguamento ISTAT. Non saranno toccate le fasce residenti e pendolari, invariati anche gli abbonamenti. Lo ripetiamo si tratta solo di una prima ipotesi, i vari vertici che si stanno susseguendo potrebbero rivoluzionare il tutto.
Per le corse regionali campane non esiste più la differenziazione tra minime, aggiuntive e residuali che prima davano un ampio raggio di interpretazioni agli armatori anche sul piano delle tariffe . Ad oggi esistono solo corse autorizzate dalla Regione Campania sul quadro accosti, la regolamentazione tariffaria è quindi esclusivamente in capo all’ente regionale e le compagnie pur operando in regime di libero mercato (eccetto Caremar si intende che ha un regolare contratto di servizio) muovendosi sempre nei limiti imposti dalla regione hanno piena autonomia nelle imposizioni delle tariffe minime e massime, si badi bene, fissate sempre dalla Regione ed approvate con le corse autorizzate regionali.
Da Lunedi è previsto lo studio dei nuovi aumenti di cui dicevamo. In questi giorni si sono tenuti una serie di incontri al centro direzionale con tavoli tecnici tra dirigenti ed armatori, al fine di addivenire all’adeguamento tariffario in ossequio ai dati dell’Istituto nazionale di statistica, e le approvazioni, dovute, della stessa regione.
In riferimento ogni aumento adottato sin qui, qualora vi fosse stato, sarebbe avvenuto in maniera pedissequa ed illegittima, anche se solo dell’ordine di pochi centesimi. A prescindere dunque, dall’importo adottato dalle compagnie. Nello specifico nella bufera erano finite le segnalazioni sui prezzi delle corse straordinarie per i residenti, la cosi detta alta stagione praticate da alcune compagnie di traghetti e l’aumento di 10 centesimi adottato dalla Caremar e su alcune residuali. In questi casi abbiamo provato a fare chiarezza.

CAREMAR FUORI
DAL LIBERO MERCATO
La Caremar a differenza delle altre compagnie che operando in regime di libero mercato, detto tra virgolette, possono fare come vogliono, ha un contratto di servizio con la regione Campania che ne ha approvato il piano tariffario anche per i veicoli.

I VEICOLI
Mentre la regione ha trattato per tutte le compagnie la questione dei biglietti passeggeri solo per l’imbarco veicoli non ha mai delineato un prospetto ritenendo che le compagnie tutte grosso modo si allineino ai prezzi Caremar.

CORSE STRAORDINARIE
E’ legittima la vendita dei biglietti a prezzo ordinario, senza lo sconto residenti applicato in alcuni casi sul cosi dette “corse straordinarie”. Trattasi di corse non regolamentate con decreto ma fuori programma chiesti alle autorità preposte ed ottenuti dall’armatore in casi particolari, fuori regime, non propriamente inquadrati che esulano dalle tariffe imposte per le corse autorizzate.Solo sulle corse autorizzate esiste la tariffa residenti e non residenti.

PREZZO MAX E MIN A DARE UN NUOVO NOME ALLA STAGIONALITA’
Sono legittimi i cambi di prezzo nell’ambito delle tariffe minime e massime praticabili che lo stesso armatore intende fissare nel vendere cosi dette corse a prezzo inferiore e vicino al minimo tariffa imposto o che si voglia dire di bassa stagione ed ancora nei periodi di maggiore afflusso e di richiamo turistico, avvicinandosi alla tariffa massima imposta (senza mai superarla) venda biglietti che voglia idre di alta stagione.
Per l’adeguamento ISTAT trattasi di prassi consolidata.
In altri casi e dinanzi ad utenti sconsiderati e difformi dai tariffari regionali si tratterebbe di pratiche arbitrarie non riconosciute dalla stessa regione Campania.
Il prossimo tavolo tecnico sarà oggetto della questione. Saranno i vertici di Palazzo Santa Lucia a dirimere la faccenda. Intanto già per la prossima settimana, salvo complicazioni è attesa la prevista approvazione degli aumenti tanto richiesti ed avocati dagli armatori del golfo di Napoli.
A Capri gli amministratori locali hanno istituito la Tassa di Sbarco incontrando le doglianze degli armatori che si sono detti gravemente danneggiati dall’istituto. Al momento ad Ischia non se ne parla benchè potrebbe rappresentare.
www.ildispari.it

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